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Il Ferraris di Molfetta a Lisbona al meeting sui flussi migratori
19 febbraio 2020

MOLFETTA - Si è svolto dall’11 al 14 febbraio a Lisbona il primo Meeting del partenariato   KA229 “Living in the age of migration - knocking on doors, knocking down prejudices”  - Partenariati  per  scambi tra scuole del Programma Erasmus+.

Al progetto, che intende analizzare il problema dei flussi migratori di massa in Europa e le loro implicazioni, partecipano, oltre all’IISS “G. Ferraris” di Molfetta, la StädtischeAdolf-Reichwein-Gesamtschule diLüdenscheid (che ne è l’Istituto Coordinatore), l’Escola Secundária Rainha Dona Amélia di Lisbona e l’Ekonomska i trgovackaskola di Dubrovnik.

Beneficiari delle Mobilità previste per il Meeting di Lisbona sono stati gli alunni Alessio Messina, Pierluigi De Palo, Elisabetta Annese e Sofia Natalicchio.

Docenti accompagnatori dei predetti alunni sono stati il prof.  Francesco del Vescovo, docente di contatto del Partenariato e il prof. Vincenzo Russo, docente che ha, tra le altre cose, creato il sito web del progetto (www.livingindiversity.altervista.org).

Nel corso della prima giornata del Meetingè stata effettuata la presentazione delle nazioni e/o delle regioni, delle città e delle scuole Partner e successivamente un workshop con una rappresentante del Comitato dei Profughi Portoghesi.

Per finire è   stata organizzata, con la collaborazione dei genitori degli studenti dell’Istituto portoghese, una serata di socializzazione nel corso della quale sono stati presentati cibi tipici dei Partner nonché un piccolo saggio delle note melanconiche del fado da parte di una studentessa portoghese.

La seconda giornata è stata dedicata ad una visita al monumento emblema dell’eclettismo e della vocazione alla multiculturalità del Portogallo: Palazzo de La Pena di Sintra, Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Durante la terza giornata gli studenti hanno presentato un excursus storico del fenomeno immigrazione/emigrazione nei propri paesi e hanno visitato Lisbona e i luoghi della sua anima multiculturale, quelli in cui dove vivono molti cittadini africani, provenienti in particolare da ex colonie portoghesi.

Nel corso dell’ultima giornata gli studenti hanno imparato a utilizzare la piattaforma etwinning, attraverso la quale potranno svolgere le attività di documentazione e comunicazione del progetto. Nel pomeriggio si è svolto infine un incontro con i rappresentanti locali di Amnesty International sui diritti dei profughi.

Sono queste solo le premesse per l’acquisizione di competenze formali e non formali che saranno attestate in favore degli studenti   beneficiari delle Mobilità alla fine del progetto. 

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