Il cuore di Molfetta ha i colori dell’arcobaleno stampati sulle mascherine
MOLFETTA - Ormai è una gara di solidarietà tra gli imprenditori locali del settore tessile impegnati nella realizzazione e distribuzione gratuita di mascherine. Al tempo del Coronavirus Molfetta esprime le sue energie migliori con la speranza di “attivare” tutte le energie positive anche degli altri imprenditori delle città a fare la stessa cosa.
E allora alle mascherine della solidarietà, realizzate da Laeffe, più di mille pezzi donate agli operatori del volontariato impegnati nell’emergenza COVID-19, si aggiungono le mascherine arcobaleno, realizzate dal Gruppo Stile De Virgilio. Mascherine coloratissime con un messaggio beneaugurale “Andrà tutto bene”, donate al Comune per gli agenti della polizia locale e per quanti sono in prima linea nel fronteggiare l’emergenza.
Le mascherine arcobaleno, realizzate in cotone sanforizzato multistrato, lavabile e disinfettabile riportano i colori della bandiera della pace. Sono frutto di una geniale intuizione delle titolari del Gruppo Stile De Virgilio che hanno affidato alla forza del colore un messaggio di speranza, e che si stanno sobbarcando di ogni onere confidando in eventuali donazioni di tessuto per poter continuare nella realizzazione di altre mascherine. L’idea sarà presto replicata da altre aziende del settore che operano su scala regionale e nazionale.
Le mascherine, una prima parte, sono state consegnate da qualche ora nelle mani del sindaco che ha già provveduto a far pervenire al Gruppo Stile una nota di compiacimento. Ringraziamenti che si terranno in forma pubblica, anche per tutte le altre aziende, subito dopo l’emergenza.
«Ci auguriamo che lo slancio e la felice intuizione di queste giovani e talentuose imprenditrici – ha sottolineato il sindaco Minervini - possa essere replicato così da poter inondare le nostre città di messaggi di speranza. Ringrazio loro e tutti coloro che oggi sono al servizio degli altri. Sappiamo anche di analoghe iniziative di altre imprenditrici del settore. E questo ci inorgoglisce».