Il coraggio di dire “no” alla mafia
Ancora una volta, il progetto: “Restiamo Umani” avviato dall’ I.I.S.S “Galileo Ferraris”, ha saputo sorprendere in maniera del tutto innovativa, i partecipanti alla conferenza che ha visto come protagonista il giovanissimo scrittore e sceneggiatore Andrea Martina, autore del libro: “C’è chi dice no”. Nell’introduzione il dirigente scolastico Luigi Melpignano che ha reso nota la necessità di favorire incontri su argomenti diversi, oltre ad esprimere la volontà di confrontarsi su tematiche che hanno come fulcro il “Restare Umani”, presentando il libro ha anticipato e sottolineato lo stile del tutto originale dell’incontro, caratterizzato da un “Reading Musicale”. I protagonisti di questa nuova tecnica narrativa sono stati lo stesso Andrea Martina e il musicista Vincenzo Stallone, in arte Junior-V che ha accompagnato la lettura di brani del libro con la chitarra. Successivamente lo scrittore ha illustrato l’intreccio della sua pubblicazione descrivendo in quale modo la mafia agisce e come è possibile combatterla: POTERE questa la parola che più volte l’autore ha sottolineato e questo perché “Siamo noi a dare potere alle organizzazioni malavitose e solo insieme possiamo sconfiggerle” ha sottolineato Martina. “Dobbiamo impedire che intervengano sulla realtà per cambiarla”, ha continuato. Un’altra parola chiave è: “Curiosità”. L’autore deve essere capace di catturare l’attenzione del pubblico e il modo più semplice è la stesura di un romanzo, che permette di vivere altre vite. Con questa affermazione, lo scrittore ha voluto coinvolgere i giovani studenti in una lettura più interessante e interessata in modo da rendere più facile informarsi e riuscire a identificare ciò che è sbagliato nella società al fine di diventarne parte attiva. Alle vicende di mafia, alla sovrapposizione fra il bene e il male, fra ciò che è giusto e ciò che non lo è si è affiancato l’intreccio amoroso che diventa simbolo di forza, in quanto affrontare la realtà con chi si sta bene, risulta essere l’unico antidoto alla paura. Il problema comune, è la facilità con cui si indossano maschere, per fingere di essere chi non si è. L’unico modo per liberarsi dalle stesse maschere, sostiene il regista, è avere il coraggio di dire no.
Autore: Patrizia Calò