Il consiglio comunale dice “no alla guerra”
Approvato all'unanimità un ordine del giorno
Il Consiglio Comunale di Molfetta, con voto unanime, ha approvato un ordine del giorno di chiaro dissenso sulla guerra all'Iraq. Il Consiglio Comunale ha dato così voce al "no alla guerra” che da più parti si è levata anche nella nostra città (le bandiere-arcobaleno della pace, movimenti, associazioni, comunità religiose, partiti, ...). Nonostante le titubanze manifestate soprattutto da Forza Italia, grazie alla determinazione dei rappresentanti del centro-sinistra, è stato approvato un documento di grande valore morale e politico.
Un ordine del giorno potrà anche non cambiare il corso degli eventi di questi giorni, ma - come ha detto la consigliera della Margherita Maria Sasso - ora anche noi "insieme a tanti altri Comuni italiani potremo mandare la nostra 'pretesa' di pace al Presidente del Consiglio e ai nostri parlamentari".
Nell'ordine del giorno si esprime un deciso NO alla guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali sollecitando immediate opportune iniziative diplomatiche e pressioni internazionali che producano un reale e totale disarmo e conseguente inoffensività del regime Iracheno; si chiede ai Parlamentari Europei e a tutte le istituzioni europee una chiara e unitaria posizione per intensificare l'opera di mediazione tra le parti e scongiurare il conflitto; ai Parlamentari della nostra Repubblica di dichiarare il proprio dissenso al coinvolgimento dell'Italia in questo conflitto esercitando nell'ONU (Istituzione di garanzia e di riferimento per l'ordine e la Pace mondiale) le necessarie iniziative per far prevalere la diplomazia alla forza;ai Parlamentari eletti nel collegio di farsi carico del proprio ruolo di rappresentanti di questa comunità riportando in tutte le sedi istituzionali il contenuto di questo o.d.g.; alla Giunta di comunicare con urgenza il presente o.d.g. alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alle Presidenze dei due rami del Parlamento, alla Presidenza della Commissione Europea, al Presidente della Regione Puglia e al Presidente della Provincia di Bari.