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Il consiglio comunale di Molfetta approva una transazione milionaria con l’Asi e a pagare ora tocca ai cittadini
02 dicembre 2022

 MOLFETTA - Molti sono stati gli argomenti all’ordine del giorno trattati dalla massima assise cittadina durante il consiglio comunale del 29 novembre. Il primo punto era stato già trattato nello scorso consiglio comunale (14 novembre) e riguardava l’approvazione di una transazione milionaria (1,4 milioni di euro) con l’Asi dove il Comune è debitore a seguito di una condanna in sede civile. Nel consiglio del 14 l’avv. Pietro Mastropasqua chiedeva il ritiro del punto per motivi di legittimità ed il Sindaco Minervini correva ai ripari chiedendo una sospensione.

Lo stesso Minervini, sul punto nel consiglio del 29 novembre, presentava una decina di emendamenti al testo originario della delibera in sostanziale accoglimento della mozione del Consigliere Mastropasqua, che veniva ringraziato dal primo cittadino per il contributo dato per aver “migliorato” decisamente il testo in favore dell’Ente. Aggiungiamo noi, per aver salvato il consiglio comunale e l’amministrazione da un voto su provvedimento palesemente problematico o illegittimo almeno secondo l’opposizione di centrodestra.

Nonostante l’eliminazione dei vizi di legittimità da parte dell’Amministrazione sul provvedimento, l’avv. Mastropasqua e gli altri consiglieri di centrodestra esprimevano riserve sulla inopportunità nel merito e sulla poca convenienza di questa transazione per l’Ente. In particolare, Logrieco interveniva duramente in sede di dichiarazione di voto contro l’amministrazione Minervini e le sue scelte.

Anche l’opposizione di centro sinistra, Gagliardi e Spaccavento su tutti, intervenivano con dure reprimende verso Minervini e si attestavano sulle medesime posizioni dell’altra opposizione. Muto il consigliere Infante, che votava contro il provvedimento.

Simpatico e “duro” siparietto avveniva, al momento del voto, tra il Consigliere Mastropasqua e il Presidente dei revisori dei conti del Comune in ordine al parere in atti; Mastropasqua lamentava la mancanza di un chiaro parere da parte dell’organismo di revisione sulla convenienza e utilità della transazione e sul debito fuori bilancio, il dott. Cea, in evidente difficoltà, decideva di riportarsi al proprio parere e a quello degli uffici senza nulla aggiungere.   

La maggioranza (Poli e Paparella intervenivano a sostegno del provvedimento) approvava compatta questo debito fuori bilancio su indicazione del Sindaco, che difendeva a spada tratta il provvedimento evidenziandone le difficoltà anche finanziarie in caso di mancata approvazione.

A sorprendere tutti è ancora una volta la consigliera Petruzzelli (Gruppo Tammacco), la quale interveniva con veemenza sulla questione transazione attaccando l’Asi e chiedendo polemicamente al Sindaco di intervenire sulla questione di alcuni finanziamenti persi, pare nel 2019, dal consorzio in danno della citta di Molfetta e delle sue aziende.

L’intento della Petruzzelli appariva un vero e proprio rimprovero nei confronti del Sindaco Minervini che amministra dal 2017 la Città (forse accusato di immobilismo? Ulteriore crepa nella maggioranza?) che rispondeva tentando di difendersi alla meglio, citando le conferenze di servizi convocate.

La stessa Petruzzelli lamentava - sempre rivolgendosi al Sindaco - l’esclusione di Molfetta dal cda Asi, incolpando l’ex Sindaco Natalicchio; Minervini rimandava le responsabilità alla politica barese (Sindaco De Caro, evidentemente) rilevando che la città di Bari ha due esponenti.

Plausi all’intervento della Petruzzelli arrivavano dal centro destra e, in particolare, dal consigliere Mastropasqua, che annuiva ripetutamente durante il discorso e comunicava il proprio pieno assenso all’esito della dichiarazione della stessa con un gesti inequivocabili.

Tutto condivisibile, certo, anche se ci permettiamo di rilevare che la Petruzzelli forse dimentica che il suo “capo” è attualmente il capogruppo regionale di un gruppo consiliare che sostiene Emiliano.

Successivamente, poi, il consiglio comunale dedicava un momento di riflessione per celebrare la “Giornata per l’eliminazione della violenza contro le Donne”. Intervenivano la Presidente della Consulta femminile dott.ssa Marta Vilardi, e la Vicepresidente Marta Pisani della Commissione pari opportunità, oltre al Sindaco e a diversi consiglieri comunali.

Dopo la parentesi celebrativa, veniva approvato all’unanimità il punto relativo al diritto allo studio e ai relativi finanziamenti.

 Infine, venivano sottoposte al vaglio del Consiglio comunale una serie di variazioni di bilancio necessarie in quanto il Comune di Molfetta è destinatario di finanziamenti ministeriali per il completamento del nuovo Porto (Pac) e nuovi finanziamenti PNRR per la ristrutturazione dell’attuale piscina comunale.

Sul punto, l’opposizione di centro sinistra richiedeva moltissimi chiarimenti (tutti puntualmente riscontrati dagli uffici) ed esprimeva il proprio dissenso, con voto contrario, ritenendo i conti comunali non in ordine (Domenico Gagliardi), contestando le tante variazioni di bilancio degli ultimi tempi (Felice Spaccavento) e la programmazione delle opere pubbliche (Annamaria Gagliardi).

L’opposizione di centrodestra, invece, votava contro ma esprimeva il proprio favore verso i nuovi stanziamenti del Governo per il porto con l’intervento di capitali privati (consigliere Mastropasqua in sede di chiarimenti e Binetti in discussione); invece, contestava duramente la ristrutturazione della vecchia piscina comunale in disuso (Binetti e Logrieco).

Le perplessità dei consiglieri Mastropasqua, Binetti, Logrieco e Germinario apparivano legate innanzitutto ai costi dell’opera, che schizzano dai 2 milioni euro del 2019 ai € 3,150 milioni (oltre ai 490mila euro per le opere esterne) del 2022. Altre perplessità venivano mostrate per l’operazione di escussione parziale di una polizza fideiussoria da parte del comune con una rinuncia molto alta. Infine, si segnalava l’inopportunità di usare ingenti somme per la vecchia piscina comunale non dotata neppure di un parcheggio. Gli stessi consiglieri, poi, lamentavano che le tante opere pubbliche bloccate e i connessi costi aumentati a dismisura. Si registrava, a tal proposito, un intervento molto duro del consigliere Mauro Binetti che attaccava frontalmente il Sindaco e lo accusava di amministrare con “la cassa in mano” quasi fosse negli anni 80’, dimenticando tutte le emergenze cittadine (sicurezza, commercio, imprese ecc.) e pensando solo alle opre pubbliche.

Infine, le due opposizioni di destra e sinistra sulla base di una allarmante relazione a firma del dott. de Gennaro del 6 settembre 2022 (dirigente ragioneria), esprimevano preoccupazione per la gestione dei conti pubblici, temendo disastri economici, e lamentando il ricorso continuo alla cassa vincolata comunale (Logrieco e Gagliardi) per la copertura di spese differenti da quelle destinate.

Per la maggioranza intervenivano: il Consigliere Ancona, che difendeva l’operato della amministrazione ed elogiava i tanti fondi intercettati; e la Consigliera Amato che attaccava Antonio Azzollini (pur non nominandolo) sostenendo la buona salute delle casse comunali; il Consigliere Lanza che annunciava il voto favorevole solo per motivi politici (mal di pancia politico? Crepe interne?), non avendo partecipato alla formazione del bilancio.

© Riproduzione riservata

Autore: Daniela Bufo
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