Il consiglio comunale dà il via al Regolamento Edilizio. Voto trasversale. Spaccata FI
Il Regolamento Edilizio Comunale venne approvato nella seduta di Consiglio dello scorso 12 novembre. Ampia e articolata la discussione che portò al voto favorevole dei 15 consiglieri di maggioranza di centrodestra presenti, l’astensione di Carmela Minuto, Sara Castriotta e Antonello Pisani (F.I.) e il voto contrario da parte di Antonello Zaza, Gianni Porta (Rifondazione), Isa De Bari (F.I.) e Pino Amato (Udc). Un voto trasversale, insomma. Il regolamento edilizio è uno strumento tecnico importante perché disciplina qualsiasi attività a cui consegua una trasformazione urbanistica o edilizia del territorio comunale e quindi regola gli aspetti igienici, tecnico – estetici, di sicurezza e di vivibilità in generale delle costruzioni e delle loro pertinenze. Ecco spiegato il lungo dibattito in consiglio, nel corso del quale vennero analizzate le oltre 30 osservazioni proposte da Legambiente e dal Laboratorio di Urbanistica Partecipata (LUP). In realtà, vennero accolte solo alcune di quelle osservazioni, dopo essere state emendate con adeguamenti proposti dai tecnici comunali. Varie le motivazioni addotte. Molte osservazioni non vennero prese in considerazione perché ritenute ridondanti rispetto a quanto già inserito nella normativa (ad esempio, la continuità dei passaggi pedonali o l’abbattimento delle barriere architettoniche, già previste nell’ambito della buona progettazione e soggette a normative nazionali) o, ancora, perché gli interventi andrebbero valutati caso per caso. Ad esempio, l’uso di materiale fonoassorbente comporterebbe un eccessivo incremento di costi mentre per quanto concerne l’uso dei materiali drenanti, venne evidenziato come la normativa non consentisse l’utilizzo di materiali permeabili laddove ci fosse il rischio di sversamento di materiali inquinanti.
Un’altra osservazione approvata parzialmente fu quella che prevedeva la dotazione di idonee aree a verde con piantumazione di un albero per ogni posto auto nei piani di comparto da approvare: si ritenne opportuno ridurre il numero di alberi per consentire una loro migliore crescita. In fase di dichiarazione di voto il consigliere Gianni Porta (Rifondazione) motivò il parere negativo per l’accoglimento, a suo avviso, di una piccola parte delle osservazioni (molte delle quali rielaborate dagli uffici comunali) il cui intento «era quello di raccogliere i suggerimenti giunti da associazioni, proponendo delle prescrizioni, delle regole, soprattutto in prospettive future, tese a una nuova tecnica edilizia, alla ciclabilità, alla gestione dei rifiuti, alla sostenibilità amministrativa». Di diverso avviso la consigliera Isabella De Bari (F.I.) che espresse comunque un voto contrario. A suo avviso il Regolamento Edilizio «intrappola tutte le legittime aspettative del territorio appesantendone le procedure». La consigliera di opposizione contestò Agenda21, chiedendosi se, in fase di rinnovo, con un nuovo organismo si dovessero poi cambiare le regole e quanto questo forum potesse essere influenzato dall’orientamento del suo presidente, inficiando le scelte politiche dell’Amministrazione. Di parere opposto i consiglieri di maggioranza: Dario De Robertis (Lista civica La Molfetta in più) evidenziò l’impegnativo lavoro profuso per giungere all’approvazione del provvedimento, che concludeva un iter avviato nel novembre 2017, ringraziando Legambiente e il LUP per i suggerimenti proposti mentre il consigliere Giovanni Facchini (PD) rimarcò come tecnici e città avessero «a disposizione uno strumento che unifica le regole sul territorio nazionale. Arriviamo a questo provvedimento, in un anno, siamo riusciti a estrapolare una materia abbastanza complessa qual è quella dell’edilizia. Qualcuno ci ha criticati perché l’approvazione è stata troppo frettolosa. Noi siamo convinti che questi adeguamenti siano urgenti perché la città deve ricominciare a marciare. Abbiamo accolto, anche se alcuni modificati, 15 emendamenti. Abbiamo ascoltato la voce della città, abbiamo unificato le idee con la gente, con i cittadini e con le strutture. Gli emendamenti respinti non vengono respinti per motivi particolari ma perché avrebbero appesantito il regolamento non consentendo ai tecnici di utilizzarlo». Di sicuro il regolamento è uno strumento fondamentale che prevede importanti prescrizioni nella progettazione dei futuri quartieri, dalla presenza di rastrelliere per le biciclette a parcheggi alberati, dalla realizzazione di spazi per il posizionamento dei carrellati per la differenziata (fissando anche i criteri che dovranno essere osservati) ma, al tempo stesso, lascia in sospeso molte altre questioni perché dovrebbero essere armonizzate ad altri regolamenti comunali.