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Il Comune di Molfetta conferisce l'encomio solenne al Maggiore Vito Ingrosso Al comando della Compagnia Carabinieri Molfetta subentra il cApitano Francesco Iodice
10 settembre 2019

MOLFETTA – Cambio della guardia al vertice della Compagnia Carabinieri di Molfetta. Il Capitano Francesco Iodice subentra al Maggiore Vito Ingrosso, da oggi in servizio a Roma.

La città di Molfetta ha voluto rendere omaggio al comandante uscente, conferendogli, nel corso della celebrazione del Molfetta Day, un encomio solenne quale «esempio di efficace monitoraggio e controllo del territorio con alta capacità di infondere nella comunità locale il senso collettivo di sicurezza e di fiducia nelle Forze dell’Ordine».

«Sono stati cinque anni fruttuosi, intensi» ha sottolineato il sindaco Tommaso Minervini, dando lettura del provvedimento, documento nel quale si pone in evidenza che: «Il Comune di Molfetta ha sempre mantenuto un rapporto sinergico di collaborazione con il Comando della Compagnia dei Carabinieri che insiste sul territorio locale unitamente al Comando della Stazione Carabinieri, realizzando un rafforzamento del controllo della Città come forma principale di prevenzione e una tempestiva azione repressiva come ampiamente dimostrato in questi anni nel corso delle innumerevoli operazioni dirette dal Maggiore Vito Ingrosso, Comandante della Compagnia CC di Molfetta da aprile 2014».

È seguita l’elencazione di numerose operazioni che il Comandante Ingrosso e i suoi collaboratori (come egli stesso ha tenuto a precisare) hanno portato fruttuosamente a termine. Nel documento, infatti, si legge: il Maggiore  Vito Ingrosso dopo solo due mesi dal suo insediamento balza agli onori della cronaca per due arresti effettuati in seguito ad  una sparatoria in un bar di Molfetta, a cui fanno seguito, sino ad oggi,  5 arresti per omicidio a Giovinazzo; 7 arresti per un duello nel centro di Terlizzi; la cattura di un pericoloso latitante, ricercato in campo internazionale; l’arresto dei rapinatori che avevano effettuato un assalto ad una tabaccheria di Molfetta; 16 arresti tra i componenti di un clan che gestisce il traffico di droga nel Nord barese; l’arresto  del boss di un clan locale; l’arresto di due baresi, autori di una rissa in discoteca; l’arresto a Molfetta di un omicida; l’arresto di una banda di quattro rapinatori di un TIR; il fermo di quattro componenti di una  banda specializzata in furti di rame a Bitonto; il blitz  con sette arresti di componenti di un clan  specializzato in traffico di droga; il fermo di un 68enne che aveva accoltellato un automobilista; il fermo di tutti i protagonisti di una rissa  che, durante la Festa Patronale di Molfetta,  aveva prodotto panico e terrore tra la folla; diciassette arresti per tentato omicidio e traffico di droga con ordinanze di custodia cautelare nei confronti di indagati che operavano tra Molfetta, Giovinazzo, Bitonto e Trani;  tre arresti tra i componenti di un clan mafioso; provvedimenti cautelari nei confronti di 20 persone per spaccio di droga tra Trani e Palo del Colle; arresto dei presunti responsabili dell’omicidio di una anziana donna di Bitonto che si trova coinvolta in una  azione delittuosa tra esponenti di gruppi criminali in contrasto per il controllo delle attività di spaccio locale; l’arresto di un pensionato che coltivava centinaia di piante di marijuana; l’arresto del boss che ordinò l’omicidio del componente del clan rivale che costò la vita ad una anziana donna; capitata per caso nei luoghi dell’azione criminosa; 104 arresti per l'infiltrazione dei clan nell'economia; arresto di  tre pregiudicati fra Giovinazzo e Terlizzi che  nascondevano droga in un trullo;  tre arresti per agguato tra clan rivali; arresto di un 22enne per rissa e spari in piazza a Molfetta; arresti a Molfetta per camorra barese infiltrata in Veneto; arresto di un omicida che si è costituito ai Carabinieri di Molfetta poche ore dopo il delitto; cattura dell’aggressore, originario di Bitonto, di una donna a Terlizzi; in ultimo due arresti per fatti risalenti a gennaio/febbraio 2019 per attentati dinamitardi a danno di un pregiudicato locale e quattro arresti per estorsione nei confronti di imprenditori locali.

Numerosi i ringraziamenti e le attestazioni di stima che i consiglieri comunali hanno voluto esprimere, a partire dalla consigliera Isa De Bari che ha messo in evidenza la capacità del Comandante di svolgere il proprio servizio «con competenza, impegno coraggioso e generosità, ossia con la capacità di sopperire alle lacune delle istituzioni e a quelle logistiche».

L’ex sindaco e consigliera di opposizione Paola Natalicchio ha posto l’accento sulla capacità di rispettare la dialettica democratica e la partecipazione.

Come non ricordare la complessa macchina organizzativa messa in atto in occasione della visita di Papa Francesco a Molfetta? È l’ex assessore alla sicurezza, oggi consigliere di maggioranza, Pasquale Mancini a sottolineare la quotidiana azione di prevenzione, intesa totale, assoluta, accentuata proprio per la realizzazione di quel modello di accoglienza.

Di figura molto presente ha parlato la senatrice Carmela Minuto, ringraziando il comandante Ingrosso. Nel suo intervento, il presidente del Consiglio Comunale Nicola Piergiovanni ha ricordato anche la carenza di organico, rispetto alla vastità del territorio, rapporti istituzionali di collaborazione non solo di prevenzione (concerti, feste patronali, visita del Santo Padre) ma anche nel rispondere alla richiesta di sicurezza che viene dai cittadini e, a nome della massima assise cittadina, ha donato al Maggiore Ingrosso il dizionario italiano-molfettese di Rosaria Scardigno e una immagine della città.

La presidente dell’Associazione Molfettesi nel Mondo, Angela Amato, ha ripercorso gli incontri con le comunità molfettesi all’estero, ai quali ha preso parte anche il comandante uscente.

Palesemente commosso il maggiore Vito Ingrosso, schivo come bene si addice agli appartenenti alle forze dell’ordine, ha ribadito come gli uomini in divisa girino l’Italia, si rechino ovunque il servizio li chiami, facendo tesoro di tutto ciò che incontrano. Ha, quindi, sottolineato come «la formazione personale abbia avuto degli influssi notevoli da tutte le comunità visitate e con cui il lavoro portava a interagire». Metro fondamentale dell’agire diventa il «credere in quello che si fa» «Noi siamo in mezzo alla gente, con la gente, per la gente, noi siamo la gente» ha concluso il Maggiore.

Il sindaco Minervini ha, quindi, espresso il benvenuto a nome della Città, al neocomandante Francesco Iodice (originario di Caserta) che ha assunto la guida della Compagnia Carabinieri Molfetta, compito non semplice (basti pensare che la giurisdizione si estende sino ai comuni di Bitonto e di Palo del Colle) ma che, sicuramente, saprà affrontare con competenza e determinazione.

Vale la pena ricordare, però, che è sempre fondamentale la vicinanza e la collaborazione da parte dei cittadini.

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Autore: Isabella de Pinto
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