Il Comune a caccia dei fondi europei
Prime iniziative della nuova giunta per zona artigianale e porto
Neanche il tempo d’insediarsi e subito la nuova giunta comunale si è messa alla caccia dei fondi europei di Agenda 2000, che la Regione Puglia cercherà di erogare fino al 2006, attraverso lo strumento dei Por (Piani operativi regionali), comprendenti sei Assi prioritari, i cui singoli progetti di finanziamento vengono denominati “Misure”.
Questo primo tentativo di aggancio “all’Europa” passa per il bando della “Misura 4.2” avente oggetto “Interventi i completamento e miglioramento delle infrastrutture di sviluppo e qualificazione dei bacini logistici dei sistemi produttivi locali”. Per questa misura è possibile presentare progetti entro il 31 maggio di ogni anno fino al 2006. In extremis la Giunta comunale il 30 maggio ha deliberato l’approvazione di due progetti riguardanti la Zona artigianale e il Porto. Per la verità la Giunta non si è sforzata più di tanto, ha tirato fuori dai cassetti progetti approntati dalla passata amministrazione in vista proprio di Agenda 2000, inseriti poi dal Commissario prefettizio nel programma triennale delle opere pubbliche.
Zona artigianale
Un miliardo e 108 milioni è il costo stimato per la realizzazione di alcune opere che attengono al Nuovo mercato ortofrutticolo. Il progetto prevede parcheggio, strada di accesso all’area dei magazzini, impianti idrici, fognanti, elettrici e di sicurezza, cisterna, piantumazione di alberi e illuminazione esterna. Nella delibera (n° 3 del 30.05.2001) si legge che il Comune si fa carico del cofinanziamento del 30%, con un mutuo di 332 milioni, già inserito nel bilancio 2002.
Porto
“Progetto di miglioramento delle infrastrutture del Porto di Molfetta”, è l’oggetto della delibera di Giunta n° 4 del 30.05.2001. Per un costo complessivo di due miliardi e cento milioni, il progetto prevede opere per aumentare il pescaggio della banchina “S. Domenico”, attualmente in gran parte inutilizzata dai pescherecci per la scarsità profondità dei fondali, inoltre sono previsti impianti idrici e antincendio per lo scalo di alaggio e banchina “Seminario”.
Anche per questo progetto il Comune ha stabilito un cofinanziamento del 30% coperto da un mutuo di 421 milioni sul bilancio 2002 e un altro di 208 milioni sul bilancio 2003.
Registriamo quindi la tempestiva attività della nuova Amministrazione comunale, nel voler utilizzare tutte le opportunità per accedere ai finanziamenti, cosa per certe aspetti ovvia. E’ chiaro che non basta “chiedere” per “ottenere”. I bandi comunitari sono strumenti di tipo concorsuale e quindi molto dipende dalla capacità di saper concorrere nel rispetto delle procedure. Naturalmente il centro-destra conta molto sull’effetto “governo a rete”, e pensa che l’appartenenza alla stessa parte politica del governo regionale, sia sufficiente per partecipare al banchetto di fondi dell’Ue. Staremo a vedere.
Francesco del Rosso