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Il centrosinistra si prepara al ballottaggio Intanto i vertici regionali della coalizione fanno sapere: “Uniti si vince”
31 maggio 2006

MOLFETTA - Dopo la sbornia elettorale degli ultimi due giorni, le coalizioni di centrodestra e centrosinistra iniziano ad affilare le armi in vista del turno di ballottaggio (fissato per il prossimo 11 e 12 giugno) che deciderà chi, tra Lillino Di Gioia (nella foto), candidato dell'Unione, e Antonio Azzollini, candidato della Casa delle Libertà, sarà il sindaco della città per i prossimi cinque anni. Ma se il centrodestra vive una situazione abbastanza tranquilla, la questione al centro dell'attenzione, al momento, è l'eventualità di una riunificazione di tutto il centrosinistra sotto le insegne dell'Unione. Come noto, infatti, al primo turno la coalizione di centrosinistra si è presentata sostanzialmente spaccata a metà con, da un lato, Lillino Di Gioia, sostenuto dalle principali forze politiche della coalizione (Ds, Margherita, Rifondazione Comunista, Verdi e IdV) e, dall'altra, Tommaso Minervini, appoggiato dall'area laica e socialista dell'Unione rappresentata da Rosa nel Pugno, I Socialisti e Psdi. Il risultato delle urne ha dimostrato che questi due schieramenti erano sostanzialmente equivalenti visto che Lillino Di Gioia ha prevalso sull'ex sindaco della città solo per una manciata di voti, e quindi in queste ore i dirigenti locali del centrosinistra starebbero valutando la praticabilità di un accordo politico (l'idea di un apparentamento formale sembra esclusa per ragioni tecniche) che consenta alla coalizione di presentarsi compatta al secondo turno contro il candidato della Casa delle Libertà. Prospettiva al momento irta di ostacoli e difficoltà sebbene non occorre dimenticare che complessivamente le forze politiche dell'Unione, al primo turno, hanno raccolto il 52% dei consensi a fronte del 37% della Casa delle Libertà a testimonianza di come il centrosinistra, se unito, possa essere nelle condizioni di imporsi il prossimo 11 e 12 giugno. In questo senso il consigliere regionale della Rosa nel Pugno, Franco Visaggio, già nella serata di lunedì scorso, a scrutinio ancora in corso e quando ancora non era certo chi sarebbe andato al ballottaggio tra Di Gioia e Minervini, parlava esplicitamente della “necessità di un accordo politico che ricomponga il quadro del centrosinistra in questa città in modo da sconfiggere la destra ed il suo candidato, Azzollini”. Nella stessa direzione si sono espressi, nella serata di ieri, i segretari regionali dei partiti dell'Unione, riunitisi per commentare il dato delle elezioni amministrative. “Il coordinamento regionale dei partiti di centrosinistra – si legge nel documento approvato – esprime grande soddisfazione per il risultato elettorale conseguito dalla coalizione nell'ultima tornata elettorale del 28 e 29 maggio che ha confermato il valore e la credibilità dei gruppi dirigenti locali. Tale risultato – prosegue la nota – è possibile, ovviamente, incrementarlo nei ballottaggi del prossimo 11 giugno, a condizione che i candidati e le coalizioni ancora impegnate si adoperino a rilanciare il tema dell'unità, quale condizione insostituibile di buon governo e successo. Così facendo è ampiamente probabile che il risultato finale di questa tornata elettorale si trasformerà nel più sonoro ribaltamento del quadro politico di governo in comuni amministrati, sinora, dal centrodestra, coalizione ormai non più in grado di spendere programmi ed uomini credibili”. Come si evince dal documento, i vertici regionali dei partiti di centrosinistra, pur non citando il caso di Molfetta, sarebbero intenzionati a lavorare per una ricomposizione nella nostra città del quadro all'interno della coalizione, in modo da renderla omogenea rispetto alla maggioranza a sostegno del Presidente della Regione, Nichi Vendola che si porrebbe come “garante istituzionale” di un ipotetico accordo. Difficile dire come andrà a finire questa partita anche perché all'interno del centrosinistra locale permarrebbero delle forti resistenze ad ogni ipotesi di intesa con l'ex sindaco Tommaso Minervini e le forze politiche di centrosinistra che lo hanno sostenuto in questa campagna elettorale. Di sicuro tutti convengono sulla necessità di chiudere in tempi rapidissimi questa questione in modo da potersi dedicare esclusivamente, in questi ultimi dodici giorni, alla campagna elettorale.
Autore: Giulio Calvani
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