Il “Molfetta calcio” cade e si rialza
CALCIO - Uno sport all’insegna della mediocrità
A due gare dalla fine dei gironi d’andata, il calcio molfettese continua a vivacchiare nella mediocrità in cui versa da alcuni anni. Nei vari tornei dilettantistici nessuna squadra nostrana è salita agli onori della cronaca, anzi per alcune sembra che il peggio debba ancora arrivare. Infatti 2 squadre su 4 si ritrovano in fondo alla classifica e per quello che hanno mostrato finora, appare più che fondata la prospettiva che ci rimangono a lungo.
In Promozione il “Molfetta calcio” stava per cadere nella “tradizione”, nel senso di smarrirsi con il divenire del clima freddo. Negli anni scorsi la società nei mesi freddi ha sempre collezionato brutte prestazioni e scarsi risultati. Quest’anno invece riscontriamo un’inversione di tendenza. Infatti nelle ultime 5 gare, dopo le sconfitte contro S.G. Rotondo (0-1), Canosa (0-1) e S. Paolo Bari (0-2), sono arrivate le vittorie scacciacrisi contro D.U. Bisceglie (1-0) e Corato (1-0). A conti fatti la squadra è migliorata rispetto l’anno scorso quando concluse il girone d’andata a 17 punti.
Quest’anno siamo già a 18 punti con due gare in meno, frutto di 5 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, con 7 gol fatti e 8 subiti. Numeri che esprimono significative caratteristiche: attacco poco prolifico, ma difesa quadrata e quindi una squadra che riesce a capitalizzare al massimo le poche realizzazioni. La mancanza di una punta di peso, nonostante la buona lena di Cesario e Mastrandrea, aveva spinto il tecnico a sacrificare un centrale come Buccheri, in favore di Modesto per avere una spinta sulla fascia destra. Ma l’ex potentino non si è rivelato all’altezza della situazione, al punto che forse andrà via, e quindi il tecnico Di Giovanni ha riproposto Buccheri a centrocampo, un giocatore che nelle ultime gare, per grinta e capacità, sta dimostrando di essere indispensabile.
Altra novità è stata l’arrivo di Brattoli, un attaccante con stazza da corazziere, che pur non al meglio della condizione fisica, ha già una rete all’attivo e in sole 3 gare, è diventato il punto di riferimento in avanti. Della nuova situazione tattica, dovrebbe giovarsi Cesario che, agendo da seconda punta, potrà esprimere al meglio le proprie qualità di uomo-gol e uomo-assist.
Nell’analizzare le 13 gare giocate finora, il tecnico Di Giovanni è soddisfatto del cammino della squadra: “Stiamo rispettando gli obiettivi consapevoli di avere dei limiti, soprattutto in avanti, ma sono fiducioso perché la squadra ha buoni margini di miglioramento. Con l’innesto di Brattoli abbiamo guadagnato peso in avanti. Nell’ultimo mese abbiamo subìto un normale calo fisico, per questo utilizzeremo la sosta natalizia, per riprendere alcuni aspetti della preparazione”. Insomma è il caso di dire che i gialloblu molfettesi quest’anno si sono ampiamente meritati il panettone.
Ecco i prossimi impegni: Castellaneta (19/12) e Acquavia (9/1) in casa.
Il “Levante” arranca
In Prima categoria il “Levante” continua a procrastinare ogni ipotesi di ripresa. In 13 gare i molfettesi hanno racimolato 12 punti in virtù di 3 vittorie (una a tavolino per la mancata presentazione dell’Apricena) e 3 pareggi, con 17 gol fatti e 29 subiti. Anche se il tecnico Giancaspro continua a credere in un’imminente ripresa, la realtà dimostra che ci troviamo di fronte ad una delusione.
La “Polisportiva” avanza
In Seconda Categoria la “Polisportiva” a 19 punti, a ridosso dell’alta classifica, sta disputando un buon campionato.
Le 5 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte, 25 gol fatti e 17 subiti, dimostrano che la compagine del tecnico Auricchio è una realtà del campionato che può riservare altre piacevoli sorprese.
La “Mazzola” respira
Non si può dire altrettanto della “V. Mazzola” che con soli 11 punti stenta a risalire la classifica. Ai giovani granata molfettesi servirebbe una serie di risultati positivi per giocare con più tranquillità.
Certamente la situazione non è critica e quindi rimediabile, anche perché i distacchi dalle altre squadre sono ancora minimi.
F. d. R.