I rischi dei petardi: giovedì 28 novembre conferenza informativa all’IISS Mons. Antonio Bello di Molfetta
E’ il tema del Progetto “Petardi No” dell’ANVCG in collaborazione con il nucleo Artificieri della Polizia di Stato e l’Unità Operativa di Chirurgia Plastica del Policlinico di Bari
MOLFETTA - Le festività natalizie e di Capodanno si avvicinano e, con loro l’acquisto indiscriminato di petardi che ancora oggi mietono vittime, spesso tra i più giovani, in barba alle ordinanze comunali che ne vietano sistematicamente l’utilizzo. Ogni anno in tutta Italia si registrano centinaia di accessi al pronto soccorso per traumi da scoppio di petardi che comportano danni irreversibili, di entità variabile dalla perdita di qualche dito fino all’amputazione della mano e, in alcuni casi addirittura la morte.
Informare i più giovani sui rischi connessi all’uso incongruo dei petardi, botti e altri giochi pirotecnici. E’ questo l’obiettivo del progetto “Petardi No” ideato dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, con la partecipazione del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Bari e dell’U.O.C. di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni del Policlinico di Bari.
La campagna informativa ha avuto inizio il 4 novembre, toccando diversi Istituti Scolastici di Bari e provincia e vedrà la prossima manifestazione giovedì 28 novembre, alle ore 10, presso l’auditorium dell’IISS Mons. Antonio Bello in Viale 25 aprile a Molfetta.
Introdurranno l’evento il Dirigente Scolastico Luigi Giulio Domenico Piliero, l’Assessore alla Polizia Locale del Comune di Molfetta Caterina Roselli e il Dott. Vincenzo Potenza dell’ANVCG. Successivamente ai ragazzi sarà prima spiegata la normativa che disciplina l’uso dei petardi dal nucleo Artificieri della Polizia di Stato e da alcuni esponenti del Comando Vigili del Fuoco che illustreranno come evitare situazioni di pericolo causate da un’improvvisa esplosione.
Seguirà il contributo dei Medici Specialisti del Dipartimento di Chirurgia plastica della mano del Policlinico di Bari che, con alcune slide, illustreranno agli alunni i danni anatomici che l’esplosione di un petardo può determinare e i difficoltosi interventi di recupero.