I programmi del Rotary di Molfetta per i giovani, garanzia per un futuro migliore
Il tema dell'ultimo incontro del Rotary, al fianco del Rotaract e dell'Interact, è stato l' ampliamento culturale giovanile, attraverso esperienze altamente formative organizzate dal Club molfettese, per favorire la crescita delle nuove generazioni
MOLFETTA - Nuovo interclub per il Rotary di Molfetta che, al fianco del Rotaract e dell’Interact, ha dedicato un’intera serata al mondo dei giovani ed alle possibilità che il più grande “gruppo di amici” del mondo offre a loro.
Ospite della serata l’architetto Paolo Piccinno, presidente della Sottocommissione Distrettuale Gruppi di Studio, che con molta chiarezza ed esaustività, ha parlato di tutti quelli che sono i programmi del Rotary che consentono ai giovani di ampliare il loro orizzonte culturale, attraverso esperienze altamente formative e viaggi studio. Il tutto è stato reso ancora più accattivante da una serie di slide che sono state proiettate al fianco di frammenti video e documenti.
Prima puntualizzazione della serata è stata la distinzione tra il Rotary International e laRotary Foundation. È proprio quest’ultima infatti che, attraverso sovvenzioni e programmi di volta in volta protesi verso un obbiettivo o l’altro, promuove iniziative legate tra l’altro all’istruzione, alla lotta alla povertà, al miglioramento delle condizioni sanitarie, alla comprensione internazionale, ecc.
A questo punto poi, è partito un elogio/presentazione dei due club più giovani, Rotaract ed Interact, con tutte le loro peculiarità, le loro doti e la loro voglia di crescere all’interno dello spirito rotariano. Quella giovanile è difatti una realtà in continua crescita, la linfa vitale per un’organizzazione che ha voglia di lanciare le sue basi nel futuro e una risorsa fondamentale per la società.
Più noto tra tutti è sicuramente il Ryla (Rotary Youth Leadership Awards), programma rivolto ai ragazzi, dai 14 ai 18 e dai 19 ai 30 anni, che ha come obbiettivo quello di far sviluppare nei fruitori di questo programma qualità di leadership e senso di responsabilità civica.
Programma della durata di una settimana circa, a differenza di altri programmi della durata di uno o più mesi fino ad arrivare a permanenze di un anno intero in casa di rotariani ospitanti che poi vengono ringraziati dell’ospitalità venendo accolti a loro volta a casa di quelli che sono stati i loro ospiti.
Poi si è parlato dello Scambio Giovani (Youth Exchange), programma dedicato agli studenti
della scuola secondaria che impone l’obbligo di seguire lezioni presso scuole ed università locali.
Un altro programma citato è lo Scambio di Gruppi di Studio (GSE – Group Study Exchange),
in cui è previsto uno scambio di ospitalità con il distretto di un paese estero, ed è rivolto a giovani imprenditori e professionisti compresi tra i 25 e i 40 anni di età. In questo periodo vengono esaminate istituzioni, usi, costumi e caratteristiche del paese ospitante attraverso visite presso aziende, uffici governativi, organizzazioni comunitarie, siti turistici e culturali, col fine di ampliare le capacità culturali, linguistiche e le competenze lavorative del gruppo costituito in genere da 4-6 membri non rotariani guidati da un capogruppo rotariano.
Non mancano inoltre programmi legati prettamente agli universitari e programmi legati ai figli dei rotariani, pur se non rotariani a loro volta.
Insomma, la volontà di aiutare i giovani da parte del Rotary sono molte, l’importante è riuscire a sfruttarle appieno, cosa che il Presidente Facchini ha sempre avuto a cuore e che sta facendo con tutte le risorse che ha a disposizione. Presenti in sala anche Luca Gallo, Danilo De Cicco, assistente del Governatore, Daniele Pio Caldarola, presidente del Rotaract e Margherita Nappi presidente dell’Interact .