I misteri della Multiservizi
Fra tutte le strutture comunali e partecipate del Comune di Molfetta, quella che resta il regno dei misteri è la Multiservizi. Sfugge perfino alla regole di trasparenza della gestione Natalicchio. Contrariamente all’altra partecipata, l’Asm, dove il nuovo presidente Antonello Zaza ha subito fatto chiarezza, con una conferenza stampa in cui ha denunciato la disastrosa situazione finanziaria e gestionale dell’era Azzollini, ma anche dei vari presidenti fantocci che si sono susseguiti al vertice provocando solo debiti, sulla Multiservizi resta il silenzio. Eppure il nuovo presidente Piero De Nicolo, politico trasversale, nato socialista e poi passato da una serie di esperienze in cui non è mancato anche qualche ramo di centrodestra per approdare infine al Pd, ritornando socialista “tedesco”, ci aveva annunciato la denuncia di gravi anomalie nelle precedenti gestioni. Per capirlo abbiamo chiesto più volte un’intervista allo stesso neo presidente De Nicolo, che però, dopo averci dato appuntamento, poi si è più volte negato, con scuse varie. A oltre due mesi dal suo insediamento sappiamo solo che, anche qui la gestione Azzollini ha lasciato debiti che il presidente precedente Maurizio Solimini del Pdl e l’ex consiglio di amministrazione, come ha dichiarato a “Quindici” il 15 ottobre scorso lo stesso neo presidente De Nicolo, non sono riusciti a sanare: il 2012 si è chiuso con una perdita di settore pari 49.540 euro, rispetto ad un fatturato complessivo di circa 2.365.000 euro di cui 2.315.000 circa conseguiti in seguito a commesse del Comune di Molfetta. Quali sono i conti della Multiservizi? Qual è il programma del nuovo presidente? Come intende muoversi anche con i dirigenti della società partecipata (nominati dalla precedente amministrazione di centrodestra) che, a leggere i risultati, non hanno dato buona prova di gestione? Quali rapporti con il socio privato? A questo punto, vista la “fuga” del presidente De Nicolo, ci auguriamo che sia direttamente il sindaco Paola Natalicchio, in nome della trasparenza, ad aprire le porte e le finestre della Multiservizi, che è sempre rimasta un oggetto misterioso, e a far uscire l’aria cattiva che probabilmente si nasconde al suo interno.