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I giovani del Pd di Molfetta attaccano il segretario e lui convoca un'assemblea per questa sera e affida alle veline la replica: “risponderò in quella sede”. E l'ex sindaco Natalicchio plaude al coraggio dei GD
13 settembre 2016

MOLFETTA – Dopo l’attacco da parte dei Giovani Democratici, il segretario del Pd Piero de Nicolo (foto) ha affidato una replica con la velina passata al solito sito di riferimento, annunciando che parlerà all’assemblea di partito convocata per questa sera.

Sicuramente sarà una riunione “bollente” e il segretario De Nicolo dovrà sfoderare tutto il suo istrionismo politico per rispondere ai GD e soprattutto per evitare la spaccatura interna di un partito ormai alla deriva. Non sappiamo se, coscientemente, il segretario darà le proprie dimissioni reali, sempre annunciate, ma mai formalizzate, dopo gli insuccessi politici ed elettorali (regionali). Anche perché ora è anche stato sfiduciato di fatto da una parte del Pd. Un bilancio sempre più negativo, insomma. Dalle veline, che piacciono tanto al segretario, scopriamo che il congresso del Pd locale si dovrebbe tenere a metà ottobre.

Malgrado la situazione di un Pd a pezzi (c’è chi dice che si contino addirittura 9 correnti: due persone per parte, tenuto conto del numero totale degli iscritti, pur gonfiato con le tessere), il segretario provinciale Ubaldo Pagano ha deciso di celebrare la festa provinciale dell’Unità a Molfetta il 25 settembre, quasi a sancire il… “successo” della demolizione della propria amministrazione comunale, nella quale aveva la maggioranza (Come cambia la politica!). Del resto il partito ha anche assolto i consiglieri Altomare, La Grasta, De Pinto (e De Ceglia no?) dall’accusa di aver fatto cadere l’amministrazione di centrosinistra: che si vuole di più da questi politici dalle facce di bronzo?
Sembra che la concessione della celebrazione della festa provinciale del partito costituisca un premio per aver fatto cadere la propria amministrazione (roba da matti).

Intanto l’ex sindaco Paola Natalicchio plaude al coraggio dei Giovani Democratici: «In modo forte, chiaro e senza giri di parole i Giovani Democratici di Molfetta dicono finalmente ciò che per mesi nessun dirigente o altro militante del partito ha avuto il coraggio di scandire. Il Pd di Molfetta non ha mai svolto un congresso annunciato per mesi e mesi e sempre rimandato: perché?
Il segretario Pd di Molfetta che ha chiesto pubblicamente a me e alla mia squadra di governo "chiarezza, condivisione, democrazia" non riuniva né direttivi né assemblee: perché? Le tessere del Pd di Molfetta sono numerosissime ma non corrispondenti a una reale militanza e partecipazione: perché?
A fronte di un partito ufficialmente in buono stato di salute, la sede di Corso Margherita è chiusa e a luci spente: perché? Nonostante il terremoto politico di fine aprile, il Pd non ha preso provvedimenti disciplinari verso i consiglieri comunali che hanno fatto cadere l'amministrazione generando instabilità politica costante: perché?
Il Pd d'altronde non votò con il sindaco l'ordine del giorno in difesa del nostro ospedale: perché?
Il Pd sfiduciò i suoi stessi assessori in giunta, sostenendo che il bilancio votato in giunta andasse cambiato e non andasse approvato: perché?
Un Pd al centro della crisi amministrativa e sostanzialmente chiuso, che non rinnova la sua classe dirigente e non dà spiegazioni alla città, vince come premio lo svolgimento della festa provinciale del partito proprio a Molfetta: perché?
I Giovani Democratici non hanno l'anello al naso. Pretendono una ripartenza, perché sanno che a queste domande non c’è risposta. Denunciano che c’è stato un cambio di pelle del partito molfettese rispetto al 2013, una mutazione genetica talmente profonda da rendere inammissibile il silenzio. E si riprendono la voce per dirlo. Finalmente. Forza ragazzi. Sapete bene che milito in un altro partito, ma non posso che dirvi, con il rispetto di sempre: andate avanti con coraggio. Lo dissi e lo ripeto: la buona politica nel Partito Democratico di Molfetta è nelle vostre mani
».

Insomma, l’autunno caldo della politica molfettese è cominciato. Ne vedremo delle belle e noi saremo qui a raccontarvi quello che gli altri non dicono, senza veline, né suggerimenti occulti come piace ad altri.

SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA MENSILE “QUINDICI”, IN EDICOLA ALLA FINE DELLA SETTIMANA, ARTICOLI E APPROFONDIMENTI SULLA DERIVA DEL PD E SULLA SITUAZIONE POLITICA A MOLFETTA

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