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I Ds di Molfetta: l'ass. Magarelli si scusi per la manifestazione di Azione Giovani contro i DICO Una squallida pagliacciata la scenetta del matrimonio tra due omosessuali
20 maggio 2007

MOLFETTA - Che la manifestazione organizzata da Azione Giovani contro i contro la proposta di legge sui diritti dei conviventi, comunemente denominata DICO, abbia suscitato polemiche ed urtato la sensibilità dei cittadini democratici lo testimoniano gli innumerevoli interventi di lettori sul sito di Quindici on line. Sono ora i Democratici di Sinistra di Molfetta ad esprimersi, stigmatizzando l'accaduto e chiedendo con fermezza le scuse dell'assessore Mauro Magarelli, che, lo ricordiamo, si è prestato con tanto di fascia tricolore a celebrare una sorta di matrimonio farsa fra due uomini. Lo fanno con un comunicato stampa, che di seguito pubblichiamo, firmato dal segretario cittadino e consigliere comunale, Mino Salvemini. “Nel pomeriggio di sabato 12 maggio i giovani di Alleanza Nazionale, (Azione Giovani), hanno organizzato una manifestazione contro la proposta di legge sui diritti dei conviventi, detta DICO, che si è tenuta al Corso Umberto. Tale iniziativa è stata preannunciata da un comunicato che costituisce un deplorevole esempio della più becera demagogia, specie, a tacer d'altro, dove si proclama che risulterebbe evidente che tale proposta sarebbe il primo passo per il riconoscimento legislativo del matrimonio tra omosessuali, cosa notoriamente ed assolutamente falsa. Addirittura comica è poi apparsa la motivazione della raccolta di firme che, secondo gli organizzatori, sarebbe servita “ad abolire la proposta di legge sui DICO”, proposizione del tutto insensata sotto il profilo logico per non parlare di quello giuridico. Ma quel che non si può passare sotto silenzio è la squallida pagliacciata della scenetta del matrimonio tra due omosessuali, innanzitutto assolutamente pretestuosa in quanto non aveva nulla a che vedere con la materia del contendere (l'opportunità di disciplinare i diritti e i doveri dei conviventi: il matrimonio non c'entrava nulla); in secondo luogo, le modalità della messa in scena denunciavano un feroce disprezzo nei confronti degli omosessuali, che dimostra senza ombra di dubbio che i lavacri nelle acque di Fiuggi non possono spianare la schiena ai gobbi. Il tutto poi si è svolto all'insegna del cattivo gusto più bieco, ma, come è noto, il buon gusto è come il coraggio di Don Abbondio, se uno non c'è l'ha non se lo può dare. Ciò che tuttavia è apparso assolutamente intollerabile è stata la partecipazione, in qualità di “celebrante” munito addirittura di fascia tricolore, dell'assessore dott. Mauro Magarelli, già vicesindaco nella prima amministrazione di Tommaso Minervini, persona, peraltro, che gode di larga stima quanto a correttezza politica e garbo istituzionale. E' infatti evidente che, accettando di recitare la parte del sindaco celebrante, il dott. Magarelli ha inteso dare una sorta di imprimatur alla sordida messa in scena sia in quanto dirigente di Alleanza Nazionale sia, e qui la cosa è ben più grave, come membro della civica amministrazione, non avendo avvertito neanche l'evidente inopportunità di cingere la fascia tricolore, rivestendo egli una funzione che lo legittima effettivamente alla celebrazione del matrimonio civile. Così agendo, inoltre, egli si è reso complice di una iniziativa caratterizzata dalla pubblica irrisione verso tutti i cittadini molfettesi di diverso orientamento sessuale, venendo meno al dovere di rappresentare la comunità cittadina senza discriminazioni di sorta come prescritto dalla Costituzione repubblicana, oltre ad avere offeso il prestigio dell'istituzione locale strumentalizzata per scopi di polemica politica di infimo conio. E' quindi motivo di rammarico e stupore dover constatare che il predetto assessore, ad oggi, e nonostante gli inviti che gli sono stati rivolti in tal senso, non abbia chiesto ancora scusa ai cittadini molfettesi di diverso orientamento sessuale e alla città tutta per il suo deplorevole errore. Noi attendiamo ancora, così come attendiamo un illuminato parere del Sindaco al riguardo, dal momento che egli discetta continuamente del “rigore” che connoterebbe la condotta della sua compagine di governo. Quale migliore occasione, dopo una serie di dubbie prove al riguardo di cui parleremo nelle sedi opportune, per dimostrare il suo senso delle istituzioni e del rispetto di tutti i cittadini molfettesi? “.
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CARISSIMI, ESSENDO ORMAI STUFA DI SENTIRE cretinate RIGUARDO AL DISEGNO DI LEGGE DEI DICO (SI è SOLITI INVENTARE ARTICOLI COME + MI PARE E PIACE)ORA AVETE L'OPPORTUNITà (FINALMENTE) DI LEGGERE DI COSA SI TRATTA(VISTO CHE DA COME PARLATE SI CAPISCE CHE NN L'AVETE ANCORA FATTO) E POTRETE BEN AMMIRARE CHE NN S PARLA DI MATRIMONI O DI ADOZIONI MA SEMPLICEMENTE DI ELEMENTARI DIRITTI CHE NN SONO MINIMAMENTE PARAGONABILI A QUELLI DI CUI GODONO COLORO I QUALI SONO SPOSATI. DOPO CHE LEGGERETE ATTENTAMENTE,ALLORA SARò DISPOSTA AD ACCETTARE LE VOSTRE CONTESTAZIONI PURCHè ESSE SI BASINO SU CIò CHE è REALMENTE TRATTATO NEL DISEGNO NO DI QUELLO CHE MI CONVIENE CHE SIA. ECCOLO QUA.. diritti immediatamente fruibili nell'attuale proposta sono: Decisioni in materia di salute e in caso di morte - ciascun convivente può designare l'altro quale suo rappresentante: a) in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e volere, nei limiti previsti dalle disposizioni vigenti, per quanto attiene alle decisioni in materia di salute; b) in caso di morte, per quanto riguarda la donazione di organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie, nei limiti previsti dalle disposizioni vigenti. E la designazione è effettuata mediante atto scritto e autografo; in caso di impossibilità a redigerlo, viene formato un processo verbale alla presenza di tre testimoni, che lo sottoscrivono. Permesso di soggiorno - si consente al convivente straniero (comunitario e extracomunitario) che è già legalmente in Italia per altri motivi (ad es. turistici) di ottenere il permesso di soggiorno per ragioni affettive. Alloggi di edilizia pubblica - la materia rientra nelle competenze regionali; varie regioni stanno già introducendo punteggi aggiuntivi per i conviventi. La norma di principio introduce un vincolo per tutte le Regioni, un livello essenziale dei diritti, le modalità sono scelte dalle Regioni. Utili di impresa - il convivente partecipa agli utili dell'impresa dell'altro convivente, come avevano riconosciuto i giudici, ma solo recentemente. Tassa di successione - oggi per il convivente è fissata all'8%, scende al 5% . I diritti fruibili dopo un determinato periodo di tempo sono: Contratto di locazione - in caso di morte di uno dei conviventi, che sia conduttore nel contratto di locazione della comune abitazione, l'altro convivente può succedergli nel contratto, purché la convivenza perduri da almeno tre anni ovvero vi siano figli comuni. La disposizione si applica anche nel caso di cessazione della convivenza nei confronti del convivente che intenda subentrare nel rapporto di locazione. Agevolazioni in materia di lavoro con tre anni di convivenza sono facilitati trasferimenti e assegnazioni di sede dei conviventi. Trattamenti previdenziali e pensionistici - questo diritto verrà regolamentato dalla prossima riforma delle pensioni, con l'intenzione del legislatore di garantire diritti soprattutto a favore dei conviventi più deboli. Diritti di successione - con nove anni di convivenza, fatti salvi i diritti dei cosiddetti legittimari (quelli i cui diritti sono comunque intangibili) al convivente spettano i diritti di abitazione nella casa adibita a residenza della convivenza e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Quando si fa testamento non cambia nulla rispetto ad oggi; si può disporre liberamente, salvi i diritti intangibili dei riservatari (la cosiddetta riserva, dove invece il convivente non è ricompreso). Quando manca il testamento, il convivente ha dei diritti ereditari significativi ma non del tutto equivalenti al coniuge.) Sicché accade che il convivente ha diritto a: un terzo dell'eredità, se concorre un solo figlio; un quarto dell'eredità, se concorrono due o più figli; metà in caso di concorso con ascendenti legittimi (genitori o nonni) o con fratelli e sorelle; tutta l'eredità in mancanza di figli, di ascendenti (genitori o nonni), di fratelli o sorelle e, in assenza di altri parenti entro il terzo grado. Doveri previsti Autocertificazione - Il primo dovere nasce dalla scelta stessa di due persone, anche dello stesso sesso, di regolare il loro vincolo affettivo con un DICO, e si sostanzia quindi nell'obbligo di prestarsi reciproca assistenza e solidarietà materiale e morale. Obbligo alimentare - L'assegno alimentare qui disciplinato vuole garantire al soggetto in situazioni di disagio economico, che verosimilmente ha prestato affidamento sul perdurare della convivenza, un sostegno economico di sopravvivenza «per un periodo determinato in proporzione alla durata della convivenza» sempre che la convivenza duri da almeno tre anni. L'assegno pertanto risponde a ragioni meramente solidaristiche ed è assimilabile a quello pure previsto a carico dei congiunti (ascendenti, discendenti etc.). L'obbligo alimentare invece non può essere assimilato a quello che grava sul divorziato che deve invece sempre mantenere per l'ex coniuge il tenore di vita precedente. Effetto retroattivo - La legge avrà effetto retroattivo e i conviventi avranno nove mesi per mettersi in regola. SCUASTE X L'INTERVENTO CHILOMETRICO MA LO RITENGO DAVVERO NECESSARIO.
GIACOMO ROSSIELLO se ci tieni tanto alla famiglia, tu la tua te la fai e non stai a pensare a quello che fanno gli altri seguendo la loro SENSIBILITA', parola a cui voi della destra arrogante e decisionista rispondete con la classica ottusità e arretratezza. Di fesserie ne hai scritte troppe e sei fondamentalmente ridicolo. Se ciò che ti preoccupa è la possibilità che i gay possano adottare figli (cosa a cui io sono contrario per primo) non vai a manifestare contro i DICO, che sono una copia sbiadita dei PACS, che sono a loro volta una copia incolore della equiparazione delle coppie di fatto alla famiglia, che sono a loro volta lontane dai matrimoni fra gay, che poi non implicano affatto la possibilità di adottare un figlio. Voi non siete razzisti, sono loro che sono gay!! Intanto alla manifestazione romana del family day chi c'era e chi la sosteneva?? Ecco i principali leader del centrodestra: - Silvio Berlusconi, 2 volte sposato - Elio Vito, divorziato - Gianfranco Fini, sposato con una divorziata, e reduce da una love story con la Prestigiacomo - Pierferdy Casini, divorziato, oggi convive con la compagna - Umberto Bossi, sposato 2 volte - Roberto Calderoli, sposato 2 volte. L'elenco degli ipocriti potrebbe continuare a lungo. Abbiate rispetto vero della famiglia, che vuol dire ben altro dal propagandarla come fosse un vestito firmato o un qualunque prodotto commerciale in vendita ai supermarket. Abbiate anche rispetto nei confronti di chi (come me) vede meglio altre forme di convivenza. Chi fa politica il rispetto verso i gay e verso coloro che scelgono altre forme di convivenza lo manifestano approvando leggi che tendono a riconoscere dei diritti, come sanità, pensione, diritto alla casa etc. e non con il classico bla bla che nei fatti non viene mai tradotto in nulla. Avere rispetto dei gay non vuol dire semplicemente non chiamarli froci o culattoni. A voi manca solo quello.



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