MOLFETTA - «Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio e il cuore» (Henri Cartier-Bresson). È su questo canone, quello dell’immagine pensata, osservata, interiorizzata dalle emozioni (in pratica l’immagine si fa arte) che si muove Davide Pischettola, fotografo freelance, photoreporter per passione che svolge attività di informatico da 12 anni e da 3 anni appassionato alla fotografia. Ha anche fondato con alcuni amici fotoamatori l'Associazione Fotografica “Steve Mc Curry”. Cultore d’immagini e di emozioni, fotografo di Quindici, creatore delle splendide copertine del mensile, espone fino alla prossima settimana al Lido Nettuno le sue creazioni migliori.

Tutto è nato da una foto notturna di Torre Calderina, sotto uno splendido cielo stellato. Le stelle sono state immortalate sopra la torre con una tecnica particolare, lo star trails (scia delle stelle) che consente di immortalare un’immagine raffigurante le “tracce” (trails) lasciate dalle stelle mentre “ruotano” intorno al polo celeste. La sensazione sorprendete è che quelle stelle sembravano, invece, roteare introno alla torre nell’immagine ripresa da Davide Pischettola.

La tecnica è di quelle particolari che consente sorprendentemente di dare alle immagini un aspetto magico. Una linea continua prodotta su una lastra fotografica con l'immagine di una miriade di stelle, durante un'esposizione in cui la fotocamera o telescopio non segue il moto diurno della stella o segue il movimento di qualche altro corpo celeste (come la stella polare, per esempio) su cui si è puntato l’obiettivo. Il risultato è vedere queste stelle roteanti nella foto, che sembrano quasi muoversi ancora, se il visitatore indugia sull’immagine. In pratica, la macchina fotografica fa ripetuti scatti ad intermittenza e l’effetto, man mano che la terra gira e con essa per converso la volta celeste, crea delle scie luminose che danno l’immagine sensazionale del fantastico.

Questa foto, pubblicata sul profilo facebook dell’autore, ricevendo un coro di consensi e apprezzamenti, ha spinto i gestori del Lido Nettuno a richiamare l’autore per esporre alcune sue opere all’interno della struttura. Tra queste, non solo immagini di Molfetta (una in particolare con uno splendido tramonto color giallo), ma altre soprattutto con effetti cromatici incredibili, quasi delle visioni pittoriche, dei veri e propri quadri.

 

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