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I cittadini dicono "no" al sottopasso dell'incrocio Via Terlizzi-Via Salvucci
24 settembre 2004

MOLFETTA – 24.9.2004 E' nato il Comitato cittadino contro la realizzazione del sottopasso di Via Terlizzi (nella foto la piantina dell'opera che coinvolgerà l'incrocio con via Salvucci). Già consegnate al sindaco, il 21 settembre, 1124 firme raccolte fra gli abitanti dei quartieri interessati, Poggiofiorito, 167 e Lotto 10, per chiedere: “La revoca immediata del Progetto approvato dalla Giunta Comunale con delibera n° 238 del 25/05/2004 e la contestuale sospensione della procedura di gara indetta con Determinazione Dirigenziale del Settore Lavori Pubblici n° 102 del 22/07/2004”. Così si legge nella lettera, a firma del dott. Enzo Massari, rappresentante del Comitato, che ha accompagnato i fogli sottoscritti dai cittadini. La petizione chiede, inoltre “la convocazione di un Forum dei Cittadini, ai sensi dell'art. 58 dello Statuto Comunale, per discutere pubblicamente delle ipotesi alternative finalizzate alla soluzione dei problemi di viabilità legati in particolare, ma non esclusivamente, ai quartieri Poggiofiorito e Lotto 10. Il Comune di Molfetta ha deciso di costruire un sottopasso all'incrocio di Via Terlizzi-Via Berlinguer-Via Salvucci che modificherà sostanzialmente la viabilità. In una lettera ai residenti, il Comitato sottolinea che quello approntato dal Comune è un “progetto che presenta non poche pecche, come già evidenziato in riunioni precedenti tenutesi con le autorità del Comune e dei Vigili Urbani. In particolare si verrebbero a creare: lunghi e complicati percorsi per poter attraversare Via Terlizzi e per poter entrare/uscire dalla Città lungo l'asse di Via Terlizzi, nei due sensi di marcia; ampie aree, non solo quelle già edificate del nostro quartiere, ma anche alcune di prossima costruzione e del Quartiere Paradiso, rimarranno quasi isolate poiché diventerà difficile poter accedere a “tutte le direzioni” ed alle scuole all'Ospedale; i residenti si troveranno ad avere, praticamente in città, una pericolosa zona a scorrimento veloce; questo progetto, se realizzato, procurerà anche disagi ai cittadini residenti nelle altre zone della città poiché per raggiungere alcuni punti della città, provenendo da via Terlizzi, si dovranno fare dei giri assurdi, sovraccaricando ulteriormente altre “strettoie”; l'impatto ambientale dell'opera ed enorme e, una volta fatta, non potranno più essere realizzate opere meno invasive”. Non si tratta di bocciare il toto l'opera, ma di proporne una revisione, visto che, affermano ancora i rappresentanti del Comitato: “Esistono numerose alternative possibili più efficaci e con minore impatto ambientale, come le ormai supercollaudate “rotonde” o “rondò”, che hanno sostituito i semafori in gran parte d'Europa e dell'Italia del Nord e che hanno, inoltre, il vantaggio di una percorribilità continua ed a velocità ridotta”. Lella Salvemini
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