HOCKEY - H.C. Molfetta, ora l'obiettivo è la salvezza
MOLFETTA – 20.2.2003
Tanto acuta è l'idiosincrasia alla vittoria in trasferta per l'Hockey Club Molfetta che anche il modesto Sandrigo, umiliato all'andata col punteggio di 11 a 6, rispedisce in Puglia i nostri giocatori a mani vuote.
Ma la settima sconfitta in terra avversaria ha dei contorni tutti particolari, quasi surreali. Sul pari due, a dieci secondi dalla fine della gara, il Molfetta usufruisce di una punizione di prima che , se trasformata, porterebbe con tutta probabilità al primo successo lontano dal “Don Sturzo”. Un Agrimi frastornato lascia la panchina per la prima volta durante il match: il coach Poli ha affidato a lui la realizzazione del tiro decisivo dopo aver saggiato l'umore della truppa. Quello entra in campo, scatta, arriva all'altezza dell'area di rigore e scocca il colpo di stecca. Il portiere vicentino para, la pallina giunge ad un difensore del Sandrigo che spara su Mastropasqua; l'estremo difensore biancorosso si oppone ma Marozin ribatte in rete: 3 a 2 dei padroni di casa ad un secondo dalla conclusione. “Non ho mai visto niente di simile”- è il commento di Agrimi il giorno dopo.
Un altro episodio che testimonia l'annata storta del team di Fiorentini. Ora il Molfetta, smesso di ambire alla zona play-off (-14 dalla quarta), dovrà iniziare a guardarsi le spalle (+5 sulla quart'ultima), per non trasformare il limbo in cui si trova nell'inferno dei play-out.
Prossimo impegno casalingo: Molfetta-Roller Novara il 22/2.
Eugenio Tatulli