Guglielmo Minervini: ospedale don Tonino, un significato profondo
MOLFETTA - Guglielmo Minervini commenta l' intitolazione dell'Ospedale di Molfetta a don Tonino Bello: “Una scelta dal significato profondo” “Assegnare un nome a una cosa significa collocarla nella realtà, attribuirle una vocazione, affidarle uno scopo. Si inizia sempre dando un nome alle cose. Anche nella Bibbia la vicenda dell'uomo trae avvio dall'atto di denominazione delle cose. La scelta di legare l'Ospedale di Molfetta alla memoria di 'don Tonino Bello' ha un significato profondo, denso, persino provocatorio.
Evoca l'urgenza di stabilire un nuovo inizio. Non per l'ospedale di pietra che c'è già e su cui comunque grava il dovere si risultare continuamente rigenerato. No. L'urgenza di un nuovo cominciamento è rivolta all'ospedale di carne, quello composto dalla comunità dei cittadini e operatori che lo abitano e lo frequentano.
La scelta di legarsi alla testimonianza di don Tonino Bello afferma, inequivocabilmente, l'impegno a rinnovare l'originaria vocazione alla cura. Con questa intitolazione stiamo affermando la nostra volontà a trasformare questo ospedale in luogo della cura delle persone e delle relazioni. Non solo un presidio di assistenza sanitaria, quindi, ma uno spazio in cui la cura si dilata fino a farsi esercizio sensibile e delicato di attenzione verso la fragilità del bisogno, del disagio, del dolore.
Questa intitolazione riguarda il nostro futuro, non il nostro passato. Indica, come orizzonte verso il quale camminare, un'idea di servizio pubblico nel quale finalmente la qualità delle prestazioni sanitarie si coniughi con una vera umanizzazione delle relazioni di cura, specie verso i più deboli e indifesi. A queste condizioni, mi piace immaginare, don Tonino Bello sarebbe stato lieto di prestare anche il suo nome”.