Guglielmo Minervini e “La Puglia del Fare”
“Il 90% delle imprese pugliesi sono micro, piccole e medie e sono 320mila le organizzazioni che danno lavoro a oltre 1 milione di pugliesi. Vogliamo puntare su loro”. Si è presentato così, Guglielmo Minervini, candidato alla presidenza della Regione Puglia, alla platea di imprenditori che hanno animato una delle tappe della “Forza tour”: “La forza è l’impresa” (nella foto: Paolo Bevilacqua, Guglielmo Minervini, Corrado Laforgia e Nicola Intini).
Imprese che devono aprirsi ai mercati internazionali e che, nelle intenzioni di Minervini, “devono diventare punto di leva del progresso della regione”.
“La Puglia che vogliamo è amica delle micro, piccole e medie imprese e delle giovani start up che guardano al futuro, non solo producendo beni e servizi per il mercato, ma intraprendendo forme di produzione socialmente ed ecologicamente sostenibili”, ha detto Minervini.
Minervini ha poi presentato la sua ricetta scaccia crisi che partirà dalla riduzione dell’addizionale regionale Irap (pari al 4,82%) ed è nelle sue intenzioni anche potenziare e agevolare tutte le azioni regionali (Cofidi) per diffondere l’accesso al credito da parte dei piccoli imprenditori. “Promuoveremo la costituzione di fondi di garanzia per l’investimento sui progetti. Vogliamo sostenere la Puglia che osa”, ha affermato Minervini.
Fondi europei saranno utilizzati per la nuova programmazione (alle imprese sono destinati circa 2 miliardi di euro); in modo selettivo e propulsivo per le Pmi e le reti che investono nell’innovazione e non solo di tipo tecnologico, ma anche di prodotto, di processo, di approccio al mercato. Particolare attenzione sarà data alle start up innovative “per la loro capacità di aprire nuovi mercati e dare nuove occasioni di lavoro ai pugliesi”.
Sarà costruita una struttura, agile, snella, ma efficace per coordinare e integrare tutte le politiche di internazionalizzazione nei settori dell’industria, dell’agricoltura e del turismo. L’apertura di uno sportello regionale accompagnerà le micro, piccole e medie imprese in tutti i procedimenti, segnali le opportunità, raccolga i loro bisogni, incroci le progettualità, condivida i programmi.
“Ci faremo promotori di accordi di programma capaci di associare all’insediamento industriale effetti significativi e misurabili sul piano occupazionale e sul versante della inseminazione del sistema produttivo”, ha assicurato Minervini.