Tutti dovremmo ricordare la sdegnosa frase con cui il sig. Fini – allora Segretario di Alleanza Nazionale, costola istituzionalizzata del vecchio Movimento Sociale Italiano D.N., dopo il Congresso di Fiuggi – stigmatizzava l’azione vigliacca dell’allora leader della Lega Nord, U. Bossi che nel Dicembre del 1994 faceva “cadere” il primo Governo del sig. Berlusconi, formato da FORZA ITALIA, LEGA NORD, ALLEANZA NAZIONALE, C.C.D. e U.D.C.; eravamo nella XII Legislatura.
Per la cronaca, sette anni dopo, XIV Legislatura, nacque il 2° Governo Berlusconi che era una coalizione fra (indovina un po’?) FORZA ITALIA, ALLEANZA NAZIONALE, LEGA NORD, BIANCOFIORE (C.C.D. – C.D.U.), INDIPENDENTI.
Dunque gli uomini politici, al pari di qualunque altro comune mortale, separano accuratamente quanto dicono da quanto fanno: infatti l’onorevole Fini, non solo ha preso più di un caffè con l’onorevole Bossi, ma ha partecipato alla formazione di un'altra coalizione di Governo con lo stesso.
Come detto allora, fra il dire ed il fare, c’è dimezzo il mare: antica saggezza popolare che, nel caso giustifica la dimenticanza dell’onorevole Fini. Qualcuno la definirebbe: ragion di Stato, “real politik”. Entrambe le situazioni, sia quella della tradizione popolare, sia quella dell’alta politica, possono trovare giustificazione nel nostro Paese, nel quale ci siamo abituati a ben altro!
L’irruzione, nella scena politica nazionale, del MOVIMENTO 5 STELLE, la sua inusitata affermazione alle elezioni politiche del 2013, le modalità comportamentali, il linguaggio un po’ naif, se non scurrile (a volte) del suo leader, l’ex comico Beppe Grillo e di molti dei suoi Parlamentari, i più esagitati, ha cambiato un po’ le …regole. Il M.5S. ha professato, finora, la fede nello …”spazziamo via la vecchia politica; mandiamo a casa, se non addirittura in galera, alcuni attuali Parlamentari, quasi tutti mafiosi; nessun compromesso, alleanza, collaborazione con la vecchia partitocrazia. Si sono sprecati, con linguaggio sempre più truculento, gli epiteti - a volte davvero offensivi – nei confronti delle più alte Cariche istituzionali, ivi compreso il Presidente Napolitano! Quello a cui avevamo assistito, forse un po’ sbigottiti, nella solennità delle Aule parlamentari: esposizione di cappi da impiccagione, manette fatte tintinnare, abbuffate di mortadella, zuffe a livello personale, a mala pena sedate dai Commessi, sembravano marachelle, al confronto. Questo la dice lunga su chi siede sui più alti scranni del Parlamento! Ma, tutto sommato, siamo noi che ce li abbiamo mandati!
Il sig. Grillo, in due occasioni, ha sfoggiato tutta la sua verve istrionica: quando, subito dopo le elezioni politiche del 2013 – non perse dal Centro Sinistra – praticamente umiliò, in diretta streaming, l’allora Premier incaricato Bersani. Non si è fatto… mancare nulla neanche in occasione delle consultazioni del febbraio scorso, quando il Segretario del P.D. Matteo Renzi, venne incaricato di formare un nuovo Governo. Abbiamo “goduto”, in diretta streaming, il comportamento – lo definiremmo, al limite della cattiva educazione – del sig. Grillo, il quale con un’aggressività inusitata, impedì all’interlocutore, persino di parlare!
Il 25 maggio scorso, si sono celebrate le Elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e le Amministrative in moltissime Città. Il P.D. le ha globalmente stravinte. Il M.5S. le ha globalmente perse! Il signor Grillo, alla vigilia della consultazione, stra-sicuro di sbaragliare tutti, in uno dei suoi impeti oratori, aveva finanche adombrato la possibilità di un suo passo indietro, nell’ipotesi remota, quasi inconsistente, di un risultato negativo (quello che si è poi puntualmente verificato) del M.5S.!
(Per inciso, conviene ricordare che, nel 2000 in occasione delle elezioni Europee, perse dall’allora partito dei DEMOCRATICI di SINISTRA, il sig. D’Alema, premier in carica di un Governo di C.S., rassegnò le dimissioni sue e del Governo in carica: rarissimo esempio di dignità istituzionale, persino dal sig. D’Alema, definito vecchia politica).
Il sig. Grillo non ha fatto il passo indietro. Ha solo ingoiato qualche pastiglia di MAALOX!. Poi sta cercando di formare una sorta di coalizione, a livello di Parlamento europeo, con il Partito ultra-nazionalista inglese U.K.I.P.: ha incontrato già il suo leader Nigel Farage, scatenando le ire del “suo” WEB! Che, tuttavia, formalmente, sembra aver avallato la scelta. Nel suo movimento il dissenso ormai è quasi aperto. Le azioni conseguenti delle gerarchie sembrano indicare una notevole confusione. Sembrano lontani anni luce i bellicosi proclami che vietavano a chiunque di, non diciamo prendere un caffè, ma almeno avere contatti politico istituzionali con altri Parlamentari, ribadendo l’alterità e l’incontaminabilità dei Parlamentari M.5S..
Ultima novità: il M.5S., adesso è disposto (sic!) ad incontrare il Governo per discutere della propria proposta di Riforma elettorale!
La Politica è l’arte di rendere possibile l’impossibile (l’ha detto qualcuno). La Politica è anche l’arte di negoziare per raggiungere un determinato obiettivo. La Politica è anche tantissime altre cose! Non ci sembra che il sig. Grillo stia “facendo” politica.
Il sig. Grillo, nella sua vis distruttiva, ha usato parolacce per tutti! Ha definito il premier Renzi: Renzie, Ebetino, e, fin qui, poco male; poi è passato a locuzioni un po’ più …forti, con la metaforica Figlio di Troika!. Ha qualificato il Parlamento come un covo di mafiosi, tangentisti, burattini delle Banche e degli Industriali (chissà, forse in alcuni casi, questo format ci potrebbe essere, ma occorre ricordare sempre che gli eventuali mafiosi ed i tangentisti, sono stati eletti grazie ai nostri voti! ), con una maggioranza ottenuta ricorrendo a brogli elettorali in forma industriale. Ha definito il Presidente Napolitano boia e salma!.
Bene, dopo questo florilegio di epiteti non precisamente elevati, il nostro sig. Grillo chiede di poter negoziare con questi potenziali delinquenti.
Un progresso inaudito!
Questo quando si dice: mi piego ma non mi spezzo!
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Autore: Tommaso Gaudio