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Gli Ultras di Molfetta e un certo sig. M. G.
29 dicembre 2016
MOLFETTA
- In relazione al recente
articolo sugli Ultras
, recentemente apparso sul quotidiano
Quindici
on-line
, il sig. M.G. in un suo scritto su FB, fa una interessante riflessione sugli ULTRAS: chi sono, come agiscono. Ci accusa, noi ”giornalisti di Quindici” di aver usato parole forti nel dare la
cronaca
di quell’orrenda scritta apparsa su un muro e firmata
ML ULTRAS
(che noi, arbitrariamente? abbiamo associato all’organizzazione di Ultras di una squadra di calcio di Molfetta); ci accusa di apostrofare gli Ultras come animali e fomentatori di odio; ci rimprovera di non aver dato lo stesso risalto all’azione di vera solidarietà del gruppo, quando ha sostenuto una raccolta fondi in favore dei nostri concittadini terremotati; parla di ‘
luoghi comuni
’ associati all’immagine degli ultras che vengono ripetuti… a ”pappagallo”. Infine ci dà una lezione di giornalismo, invitandoci – prima di scrivere su un qualsiasi fatto di cronaca, ad informarci (sul fatto) a 360°!. Ci invita a…
sentire l’altra campana,
cioè gli Ultras. A questo punto corre l’obbligo di ribattere – e, lo faremo punto per punto – ai ‘rilievi’ (abbastanza garbati) del sig. M.G. che, per quello che si capisce deve essere davvero un simpatizzante della squadra di calcio per la quale tifa, ma forse? un po’ meno etichettabile come ULTRAS! Dunque,
l’ “
ULTRA”
viene definito – nei dizionari di lingua – come un
sostenitore
intransigente
di
una determinata corrente di pensiero, di cultura, di fede
. Sono definiti tale, anche i
componenti di gruppi politici estremisti ed extra-parlamentari
. Per estensione, il termine viene usualmente applicato a coloro che tifando per una compagine sportiva, ne seguono le vicende sportive, con fede incrollabile, fino al punto di commettere anche azioni illecite in danno degli avversari (e, non dei
nemici!)
. Alcune degenerazioni estremiste di questo fenomeno, possono essere i famigerati
HOOLIGANS
del calcio britannico (indimenticabile finale di Coppa Campioni, stadio di Bruxelles) ed alcune frange violente dello sport di altre Nazioni (i più recenti fatti di un’altra finale di coppa, nella quale, un
signore! – il leader? -
particolarmente scalmanato ed esagitato, a cavalcioni su una recinzione di sicurezza, dettava i comportamenti dei suoi compagni; fu arrestato e rimpatriato anche per
istigazione all’odio
); per non parlare dell’ancor più recente fattaccio, in cui fu interrotto lo svolgimento della gara, perché gli ultras non apprezzavano l’andamento della gara medesima intimidirono e redarguirono violentemente i calciatori della propria squadra. Come potremmo definirli questi eventi, caro Amico? Costoro – e, mi scuserà l’amico M.G.,
ma le fonti che ho, sono le cronache che riceviamo dai
media,
tutti, compreso F.B
. - considerano sia la compagine avversaria, sia i suoi sostenitori,
non avversari, ma NEMICI!,
con tutto quello che significa la parola (riferimenti… scovati in data 12.01.2014). Egli sostiene che non è questo lo spirito che anima la sua e quella degli altri suoi compagni di
fede sportiva;
adombra il fatto che lo
scriteriato
che ha fatto lo scempio di cui stiamo parlando, possa essere… ‘
qualche ragazzino che non conosce nemmeno lo Stadio’.
Condanna lo scempio, ma – salvo prova contraria – non fa un minimo cenno ad un’azione di ‘contenimento’ verso
ragazzini o meno ragazzini
che hanno scritto e deturpato una proprietà privata, con scritte non proprio di…
amore sviscerato
. E, dovendo condannare, come detto, lo scempio, dovrebbe anche farlo per altri scempi similari, del tipo: ‘
emblema della Città di Molfetta, con la barra traversa contenente non già
S.P.Q.M.,
ma “
S.P.Q.U. ML ULTRAS,
accompagnato dallo slogan “
diffidati con noi”!
Per inciso, siete stati diffidati? Da chi e per che cosa? Lo si ritiene un provvedimento giusto oppure no? Allora, caro Amico, perché non dichiari la tua dissociazione – tu ed i tuoi compagni – da questi comportamenti; che non avete nulla a che vedere con gli
hooligans
(malgrado quel che si vede in una foto – innocente? - del tuo
diario
(06.02.2015), in cui compare un
banner
, orgogliosamente esposto sotto la zona occupata dai fedelissimi). Nel porgerti ogni augurio per il nuovo anno, ti assicuro che una smentita concreta e la relativa dissociazione, chiariranno un indesiderato equivoco. Non è intenzione di alcuno, e men che meno nostra, impedire di ‘appartenere’, tifare per una compagine sportiva; sono le degenerazioni di questa appartenenza/tifo,magari ad opera di
scriteriati
che costringe noi “comuni mortali” a non saper distinguere, fare di tutta l’erba un fascio. Un cordiale saluto. © Riproduzione riservata
Autore:
Tommaso Gaudio
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tommaso gaudio
02 Gennaio 2017 alle ore 09:24:00
Ecco! C.V.D.: se ci fosse stato bisogno di una dimostrazione 'plastica' di quello che sono/pensano gli ULTRAS, il sig. ultras ce ne da una dimostrazione inconfutabile: ..."se non vince spacca tutto"! Roba da non credere; e poi nessuno venga a dire che sono manifestazioni di "goliardia".
Rispondi
tommaso gaudio
31 Dicembre 2016 alle ore 17:26:00
C.V.D.! Auguri anche a te, "mite" ULTRAS!!!!
Rispondi
ULTRAS
31 Dicembre 2016 alle ore 09:12:00
CHE VINCA IL MIGLIORE? I MIGLIORI SIAMO NOI, SEMPRE NOI, VINCIAMO NOI E, SE NON VINCIAMO, SPACCHIAMO TUTTO PERCHE' I MIGLIORI E VINCITORI SIAMO SEMPRE E SOLO NOI.
Rispondi
tommaso gaudio
30 Dicembre 2016 alle ore 15:50:00
Caro giovane amico M.G. ti ringrazio per la replica che trovo particolarmente gradita. Forse, dico forse, per te non è appropriata la definizione lessicale del termine ULTRA! Ma, me ne darai atto: alcuni ultras sono ... Parli dell'asimmetria che registri fra la cronaca di "cattive" azioni di SCRITERIATI - che vanno isolate e condannate e, da chi se non da voi TIFOSI? - e la 'continua denuncia e cronaca di azioni meno buone che si verificano sugli spalti e non solo. Bene, io sono dell'opinione che anche una sola azione SCRITERIATA lede la dignità delle altre "buone azioni". Ho apprezzato la dialettica intercorsa; rinnovo gli auguri di buon anno e, ...che vinca il migliore! P.S.: Sentiamoci e/o scriviamoci.
Rispondi
Silvestro l'ambidestro
30 Dicembre 2016 alle ore 13:18:00
Quanta passione per il calcio, per una palla presa a calci: avete altre passioni cui dedicate tutto il vostro fervore o siete indifferenti a tutto quello che non riguarda lo spettacolo calcio? Ci sono in giro e in largo tante altre "cose" cui far parte, parteciparvi, interessarsi, discutere.......arrabbiarsi e incazzarsi, a volte anche frenare la voglia di spaccare tutto!
Rispondi
Renzo Mattei
30 Dicembre 2016 alle ore 12:43:00
"Il male del calcio sono i quattrini". Bum! Colpito e affondato. Allora, miei cari Ultras, perché perdete tempo, energie (positive) e rischiate salute e libertà personale per qualcosa che è CHIARAMENTE FINTO da anni e anni ormai, infiltrato dalla malavita per le scommesse. Usate quelle energie positive per qualcosa che le meriti davvero. Il calcio è un malato terminale
Rispondi
x Mauro Abbatista
30 Dicembre 2016 alle ore 00:41:00
Sign. Mauro Abbatista,in risposta al suo commento : lei che segue la Molfetta credo che si ricorderà anche che in serie D c'eravamo al 90' dell ultima partita della stagione,eravamo colmi di gioia su un tetto di un palazzo in quel di Bitonto,campo neutro,vero per squalifica. Vero, questo è un altro eccesso(ricordiamo però che i nostri poltici locali hanno benpensato di sistemare il settore ospiti adiacente al settore della tifoseria locale,lo sappiamo bene...basta un niente,uno più esagitato che le cose vadano nel verso sbagliato...c'è da assumersi la responsabilità della squalifica ma qualche altro politico scellerato e chi ha fatto quella scelta dovrebbe fare altrettanto ! ) Tornando a noi,quello gioia per il tanto aspettato salto di categoria dal 90' al 93' si trasformò in una delusione atroce...S.severo Mola da 0-1 a 2-1 negli ultimi minuti ! Si condannano sempre gli ultras ma chi muove i "fili" e gioca con i sentimenti di tutti sono altri !! Per quanto riguarda i playoff dell'anno prima...si ricorda Terlizzi Molfetta e quello che combinarono i difensori centrali? Casaulità?! Il male del calcio sono i quattrini...guardiamole bene le cose prima di puntare il dito su chi nel bene e nel male alla fine ci mette il cuore e rispettiamoci tra tifosi,siamo Molfettesi e tifosi della Molfetta...tutti !
Rispondi
M.g.
30 Dicembre 2016 alle ore 00:13:00
Sign. Gaudio,il mio era un intervento per reindirizzare il lettore del vostro "forte" precedente articolo su una visione più chiara dell'argomento.E' ormai luogo comune pensare questo degli ultras,soprattutto se i media continuano a parlare solo di episodi come quelli da lei citati. Ci sono degli eccessi è vero, nessuno lo nasconde...la scritta è uno di questi e senza giri di parole è stata condannata. Ma si parla solo di questo purtroppo.Per la raccolta fondi abbiamo contattato tutte le testate giornalistiche...ignorati completamente ! Gli ultras dice bene,molte volte vivono di eccessi...il problema è che si parla solo di eccessi negativi e chi non ne fa parte non può che farsi un idea distorta e parziale. Nell'ultimo incidente ferroviario a corato,giusto per ricordarlo gli ultras della provincia si sono mobilitati ed erano lì con i soccorritori,come lo è stato per i terremoti del centro Italia ecc.ecc. eccessi negativi ? vero! Ma l'ultras ha anche un gran cuore...non ultimO il tifare la squadra della propria città,sarebbe stato facile per noi tifare gli squadroni come fanno praticamente tutti non crede?chi ce lo fa fare tifare una squadra che non vince mai e che milita in una categoria anonima?ce scit facen dicono... Amore e orgoglio d'appartenenza per la città prima che la squadra di calcio,difficile spiegarlo,difficile essere capiti ! La saluto sign. Gaudio,sperando che questo cordiale scambio di opinioni sia stato distensivo e utile in qualche modo,queste "piazzate" non sono gradite ma è stato giusto fare delle precisazioni. Forza Molfetta
Rispondi
Vecchia Guarda
29 Dicembre 2016 alle ore 16:16:00
Al di là delle scritte, di chi è stato, degli articoli dedicati a quello che è successo, penso che gli ultras dovrebbero tornare a fare quello che hanno sempre fatto benissimo, TIFARE PER LA MOLFETTA. La contestazione in corso non so da quanto tempo ormai, non fa altro che dividere ancora di più il tifo molfettese e non ottenere niente. Lanza, secondo me, rimane al posto suo o loro entrano o loro non entrano. L'alternativa è l'ennesima nuova squadra con i soliti nomi dietro, che è in zone alte in Promozione, cioè almeno per il momento niente di esaltante. Giornalisti, occupatevi di cose più importanti di un muro scritto e ultras tornate a tifare!!!
Rispondi
Mauro Abbatista
29 Dicembre 2016 alle ore 12:57:00
Spett.le Redazione, sento il dovere di associarmi a quanto l'estensore dell'articolo scrive e, da tifoso e abituale frequentatore del calcio locale, mi preme sottolineare solo un episodio, ne potrei aggiungere molti, sempre sulla stessa falsariga. il Sig. M.G. e quanti si dichiarano tifosi o ultras alla Molfetta Sportiva ( i violenti, per intenderci!), si rendono conto che la nostra città è stata privata della possibilità di poter giocare in sere D sin dal 2013, solo ed unicamente per colpa loro? Addirittura, fatto inedito per la mia memoria, riuscirono dopo aver costretto la Molfetta a giocare i play off del campionato 2012/13 fuori casa (si poteva vincere il campionato, se non avessero commesso nefandezze con la gara del Manfredonia!). Non contenti di tanto, durante queste gare, giocate fuori casa ed in assenza di pubblico, riuscirono ad invadere il terreno di gioco, con le conseguenze che ancora oggi si pagano. Ironia della sorte fu proprio il Manfredonia a salire in serie D. Anche l'economia ne ha risentito!! Grazie per l'ospitalità. Infiniti auguri.
Rispondi
Francesco del Vescovo
29 Dicembre 2016 alle ore 10:27:00
A parte l'inconsapevole superficialità con la quale chi scrive con le vernici produce danni nei confronti di persone che non c'entrano niente con il loro odio e con i loro stupidi campanilismi, perché questa gente non volge un attimo lo squardo ad altri sport dove l'avversario è tale solo in campo e poi alla fine si fraternizza con le tifoserie avversarie, la partita diventa occasione di incontro anziché scontro, perché non si vanno a vedere per esempio (ormai si documenta tutto in video..) la scena in cui i nostri tifosi della pallavolo hanno organizzato alla fine della partita con la Lube Macerata un bel buffet durante il quale il famoso giocatore cubano Janturena che tanto ci ha fatto sognare alle Olimpiadi di Rio degusta e apprezza il calzone molfettese... ed è solo un esempio della lezione di vita che viene da quello sport..
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