Gli scout al servizio di Molfetta vecchia
Il “Molfetta 1” da sempre impegnato nell’azione educativa
Oltre il degrado gli scout del gruppo Agesci Molfetta 1 hanno voglia di osare. La triste condizione ambientale e strutturale che sempre più si manifesta nel suo squallore, ma sempre meno è in grado di coinvolgere l’opinione pubblica per la sua tragicità, potrebbe esserlo ancor più se non vi fossero a tutte le ore bambini e ragazzi ad animarne le strade meno fatiscenti. Anche loro sono sempre di meno, molti si sono trasferiti negli edifici di edilizia residenziale pubblica, e gli altri sono sempre più vittime del degrado.
Fortunatamente la parrocchia, la cooperativa “Koinos”, i volontari che ogni pomeriggio fanno doposcuola e gli scout del Molfetta 1 cercano di non lasciarli troppo soli, ma questo potrebbe non bastare.
Il gruppo scout ha, infatti, scelto ormai da due anni di «fare di Molfetta Vecchia il luogo privilegiato della propria azione educativa», così come è espresso dal Progetto Educativo dell’associazione, redatto dalla Comunità capi.
Lo scoutismo, il cui metodo già in passato è risultato adattato a penetrare in parecchie aree a rischio delle nostra penisola, come ad esempio in alcune località della Sicilia, vuole mettersi al servizio della realtà giovanile del Centro antico di Molfetta.
Concretamente il progetto di sviluppo è stato affidato a tre persone che, in stretta collaborazione con il parroco don Ignazio, e con il supporto di tutti gli altri capi, seguono da vicino l’evolversi delle situazioni di alcuni ragazzi.
Inoltre per avvicinare e sensibilizzare i ragazzi dell’associazione al quartiere ogni branca ha svolto e continuerà a svolgere attività in tale area geografica al fine di conoscere progressivamente il territorio entro cui si muovono i bambini con i quali giocano e le loro famiglie, cercando di capire ed essere interpreti di esigenze e difficoltà.
Fra gli obbiettivi c’è anche quello di coinvolgere maggiormente i ragazzi nella vita della parrocchia e «portare la proposta scout ai bambini e ai ragazzi del centro storico per poi eventualmente integrarli» nelle branche.
I ragazzi più grandi, i rover e le scolte, svolgono servizio quasi tutti i giorni della settimana, cercando per un paio d’ore al giorno di coinvolgere i bambini ed i ragazzi in simpatiche animazioni, giochi e danze, per poter in maniera graduale e attraverso il gioco introdurre sane regole di condotta nella loro vita di gruppo e nelle relazioni con gli altri.
Michele de Sanctis jr.