Gli Italiani che salvarono Parigi: 1918. Diario di un soldato pugliese, domani a Molfetta
Alle ore 18,30 nella Fabbrica di San Domenico, sala Finocchiaro, a cura dell'Associazione Eredi della Storia
MOLFETTA - Domani, sabato 14 aprile, alle ore 18,30 nella Fabbrica di San Domenico, sala Finocchiaro, l’Associazione Eredi della Storia presenterà il risultato di una approfondita indagine storica partita dalla consultazione di un diario inedito di un giovane soldato pugliese del ’99.
Si tratta di un frammento sconosciuto della Prima Guerra Mondiale, in quanto cancellato dagli storici, dagli intellettuali, e mai studiato o scritto nei libri di Storia. Si tratta delle vicende del 2° Corpo d’Armata Italiano trasferito in Francia dopo essersi ricostituito dalla disfatta di Caporetto (24 ottobre 1917) e posti su un fronte di 12 km circa tra il bosco di Bligny e Reims.
Ebbene dal ritrovamento di un diario inedito di un soldato pugliese (Andria) del ’99 , si è potuto risalire alle vicende del Corpo d’Armata cui apparteneva e alle vicissitudini del giovanissimo Vincenzo Sardano (soldato del ’99) - nonno dei molfettesi Onofrio ed Enzo Di Gennaro - che fatto prigioniero condusse mesi di stenti, (fame, freddo, fango, malattie) che condivideva con altri 2 fedelissimi amici. Contribuì con il suo coraggio, insieme ai suoi commilitoni a frenare lo slancio dell’ultima spallata offensiva tedesca, e ridurne l’avanzata sino all’arresto della spinta per esaurimento delle risorse (gravi perdite inflitte ed eccedente consumo di materiale bellico) al costo di un grande sacrificio di sangue italiano. L’esercito tedesco si ritira nelle posizioni di partenza e da quel momento potrà solo opporre una vana resistenza all’avanzata degli eserciti alleati (italiano compreso) sin oltre la Mosa, per poi essere costretto ad arrendersi.
Il convegno, organizzato dagli Eredi della Storia in collaborazione con “Quindici”, presenta quindi una pagina di Storia sconosciuta ai più, e taciuta negli ambienti militari Francesi per evitare di dover dire “grazie” all’esercito della Nuova Italia che con un Suo contingente, per la prima volta varcava i confini di uno stato straniero, con le bandiere spiegate al vento, e non per combattere al seguito di altri eserciti come in passato, ma come italiani, cittadini di uno Stato Sovrano.
Gli Eredi della Storia ringraziano il molfettese Onofrio Di Gennaro ex-dirigente Inail che, scoprendo il diario del nonno, ha voluto rendere partecipi della storia e dei sacrifici sostenuti dal congiunto, offrendo l’occasione di scoprire una pagina interessante, importantissima della Storia d’Italia.
Il convegno, che sarà arricchito da filmati e da una mostra di cimeli storici avrà come relatori il dr. Michele Spadavecchia, presidente Associazione Eredi della Storia, lo stesso dott. Onofrio Di Gennaro. Condurrà l’incontro il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno dott. Felice de Sanctis, direttore di “Quindici”.
Hanno patrocinato l'iniziativa la Regione Puglia, la Provincia di Bari e il Comune di Molfetta. Nella Fabbrica San Domenico sarà allestita anche una mostra fotografica “I Molfettesi nella grande guerra 1915-1918", che potrà essere visitata, da sabato 14 a venerdì 27 aprile, dalle 8 alle 13.30 e dalle 18 alle 21.