Gli ingegneri indagati Altomare e Balducci chiedono al Comune di Molfetta un milione di euro di risarcimenti
MOLFETTA - Dal tribunale penale a quello civile e del lavoro. Sembra essere questo il percorso di due indagati eccellenti della cronaca per presunti illeciti che vengono contestati loro dai magistrati su due scottanti vicende giudiziarie cittadine: l’edilizia e il porto.
Parliamo di ingegneri, di due personaggi indagati nei più grossi scandali cittadini dell’amministrazione di centrodestra di Antonio Azzollini, l’ing. Rocco Altomare, ex dirigente comunale del settore Territorio, accusato di presunti illeciti in materia edilizia e l’ing. Enzo Balducci, ex dirigente del settore lavori pubblici e responsabile unico del procedimento del porto, accusato per presunti illeciti nella vicenda della costruzione del nuovo porto commerciale (nella foto: Balducci e Altomare).
Entrambi arrestati e poi successivamente scarcerati, con le indagini ancora in corso e quindi senza che i tribunali penali abbiano certificato la loro estraneità ai fatti che vengono loro contestati, hanno deciso di percorrere la strada dei tribunali civili e del lavoro per vedersi riconosciuti risarcimenti milionari a carico del Comune di Molfetta e quindi dei cittadini. Costringendo, perciò, le martoriate casse comunali ad affrontare un’altra spesa per difendersi ed evitare altri esborsi milionari: per ora 18.000 euro per la nomina dei difensori l’avv. Pierluigi Balducci per il primo e l’avv. Enzo Augusto, giuslavorista, per il secondo ingegnere.
Complessivamente il risarcimento preteso ammonta a circa un milione di euro.
Altomare vuole dal Comune ben 87.994,93 euro come compenso per il progetto del Pino particolareggiato del comparto B2 e 51.914,95 euro per la redazione del Piano particolareggiato dell’agro (da tener presente che questo piano è sub iudice, ed è oggetto dell’inchiesta della magistratura sui presunti illeciti edilizi. Una sfrontatezza senza limiti da parte dell’ing. Altomare.
Balducci invece chiede al giudice del lavoro di ottenere la retribuzione come dirigente a tempo determinato (incarico non più riconfermato sotto l’amministrazione Natalicchio), grazie alla nomina quinquennale fattagli nel 2012 dall’ex sindaco sen. Azzollini e che quindi scade il 2017.
Queste le pretese di Balducci: 356.961,78 euro a titolo di compenso e 450.000 euro come risarcimento danni.
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