MOLFETTA - La Giunta per le Elezioni della Camera, su proposta del coordinatore del Comitato per le incompatibilità, Pino Pisicchio (API), ha dichiarato l'incompatibilità tra la carica di deputato e quella di sindaco di Comuni con oltre 20mila abitanti. Dopo la comunicazione inviata da Gianfranco Fini, presidente della Camera, i deputati-sindaci interessati alla misura avranno 30 giorni di tempo per scegliere (sarà poi l'aula a decidere).
La mannaia dell’incompatibilità investe per prima la Camera dei deputati, dopo che la sentenza n.277 della Corte Costituzionale, depositata lo scorso 21 ottobre, aveva sancito l’incompatibilità tra parlamentare e sindaco di Comune con popolazione superiore ai 20mila abitanti.
Toccherà anche al Senato? Infatti, non è possibile che una decisione così importante riguardi i soli deputati, rischiando così di creare una sperequazione politico-amministrativa. Presto la scure dovrebbe abbattersi sui senatori. Dunque, sul sindaco senatore Pdl
Antonio Azzollini, anche presidente della V Commissione Bilancio, già messo sulla graticola dopo la
sentenza n.277, ma salvato in corner dall’indugiare della Giunta per le Elezioni del Senato.
Infatti, dopo ben 3 sedute sull’argomento (l’8 e 29 novembre, il 7 dicembre), la Giunta delle Elezioni e delle Immunità parlamentari non ha ancora preso una decisione in merito, continuando a poltrire e ignorando le negatività politico-amministrative determinate dal doppio incarico sia per il Parlamento, sia soprattutto per il Comune interessato (argomento che sarà affrontato sul prossimo numero di Quindici, in edicola tra pochi giorni)
Quali provvedimenti saranno ora assunti in Parlamento? Si continuerà ad indugiare, appellandosi ai cavilli giuridici, come accaduto nel
consiglio comunale dello scorso 28 novembre? Azzollini, verso la decadenza, ha già le valigie pronte? Ritorna lo spettro delle elezioni anticipate.
Ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.
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