Giunta maschilista, ricorso al Tar contro il sindaco
MOLFETTA – 2.8.2001
Dopo la seduta di insediamento del consiglio comunale e dopo aver chiesto al sindaco di rispettare lo statuto comunale che prevede la presenza di un rappresentante femminile a pena di nullità, l’opposizione di centro-sinistra ha deciso di presentare ricorso al Tar.
A Molfetta, infatti, la giunta «è “maschio”: benchè il principio delle pari opportunità sia previsto dallo statuto del Comune: per questa ragione la commissione nazionale per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri ha deciso di sostenere il consigliere di opposizione di centro sinistra Maria Sasso (Democratici) che ha denunciato l’irregolarità al Tar.
Lo rende noto un comunicato della commissione nazionale per la parità. Maria Sasso (nella foto) ha chiesto, anche attraverso la presentazione di una mozione al sindaco e al consiglio comunale, l’applicazione dell’articolo 30 dello statuto del Comune stesso che - come previsto dal testo unico enti locali - «dà mandato alle amministrazioni locali - si legge nella nota - di assicurare la presenza dei due sessi negli organi esecutivi».
«La commissione nazionale parità - annuncia il presidente, Marina Piazza - sosterrà questa battaglia». «Ritengo - aggiunge - che quanto accaduto sia grave per le donne e per le istituzioni. L’atteggiamento del sindaco e dell’intera giunta infatti delegittimano lo statuto comunale stesso proprio in tempi di autonomia e federalismo spinto».
«Si ripete e replica il gap esistente tra realtà istituzionale e realtà quotidiana dove le donne sono sempre più presenti e più preparate degli uomini - conclude Piazza - dove c’è già una realtà fatta di leggi e direttive europee che promuovono in ogni ambito le pari opportunità a cominciare dalla politica dove appena sarà ultimata la modifica dell’art.51 della Costituzione, attualmente in esame al consiglio dei ministri, la presenza delle donne negli ambiti decisionali diverrà dettato costituzionale».
Michele de Sanctis jr.