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Giovedì sera conferenza stampa del Partito Democratico sulla Capitaneria di Porto Giovanni Abbattista commenta: “E' necessaria una operazione verità su questa vicenda”
09 dicembre 2008

MOLFETTA - E' ancora di attualità il tema della nuova Capitaneria di Porto.Giovedì prossimo, 11 dicembre, alle ore 19.30 presso la sede del Partito Democratico, in Corso Margherita di Savoia, si terrà una conferenza stampa del gruppo consiliare del PD per presentare un “libro bianco” che ricostruisce tutti i passaggi di questa complessa vicenda al fine di evidenziare responsabilità e possibili prospettive.“E' necessario – ha commentato il coordinatore locale del PD, Giovanni Abbattista, nel presentare l'iniziativa – avviare una 'operazione verità' sulla nuova foresteria della Capitaneria di Porto, anche al fine di contrastare le mistificazioni del centrodestra che, come apparirà chiaro a tutti, ha enormi responsabilità in tutta questa vicenda, nonostante cerchi invano di nasconderle”. Abbattista ha anche colto l'occasione per commentare la notizia della nuova ordinanza del TAR Puglia che ha sospeso il provvedimento con cui, nei giorni scorsi, il sindaco Azzollini aveva bloccato i lavori di realizzazione dell'edificio:“Devo dire che questa ultima decisione del Tar non mi ha sorpreso affatto vista la abnormità dei provvedimenti che il Sindaco sta adottando nella infelice gestione di questa storia.In verità le motivazioni rese nell'ordinanza coincidono esattamente con i rilievi che avevamo mosso in Consiglio Comunale all'epoca della prima ordinanza di sospensione dei lavori.Il Sindaco non ha voluto ascoltarci, preferendo proseguire con ostinazione su una strada impraticabile che sta già producendo danni alla comunità e che inevitabilmente si ripercuoterà sulle tasche dei molfettesi.E' giusto che si sappia che i lavori della Capitaneria sono già sospesi da tre mesi e che oltre al Ministero anche la ditta appaltatrice ha promosso due contenziosi chiedendo la condanna del Comune di Molfetta ad un onerosissimo risarcimento dei danni.Ecco dove ci sta portando l'azione scomposta dell'amministrazione.La vicenda della Capitaneria nasce per le scelte sbagliate del Sindaco e della maggioranza di centrodestra che ha voluto questo Piano Regolatore del Porto che prevede la collocazione della Capitaneria esattamente dove oggi è in via di realizzazione.Ma come se non bastasse il Sindaco aggrava la situazione adottando provvedimenti chiaramente illegittimi, più volte stigmatizzati dai giudici amministrativi, che espongono la comunità a sicuri risarcimenti dei danni.Il Sindaco deve cambiare rotta, non può pensare di gestire la cosa pubblica al di fuori di ogni schema di legalità e non può pensare di chiedere ai molfettesi incolpevoli di accollarsi il costo dei suoi errori”.“Per questo – ha concluso Abbattista – spiegheremo ai cittadini la 'vera storia' della Capitaneria di Porto. E ognuno sarà chiamato a prendersi le proprie responsabilità”.
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Questa storia della foresteria della Capitaneria, come ho sempre affermato da circa tre mesi, sta assorbendo energie politiche, intellettuali, sociali di rilevanza spropositata. Osserviamo: Da una parte la cocciutaggine dell'amministrazione - o meglio del S.S.P. - nel difendere l'indifendibile, con l'aggravante di "arruolare" delle forze intellettuali che, non si riesce (o si riesce troppo bene) a capire come possano acriticamente sposare delle tesi così risibili come quelle invocate (La Basilica, il deturpamento del territorio, l'ecomostro: udite udite!). Non sarà certo bello il fabbricato della foresteria, lì dove si trova (se è per questo, nemmeno la tanto strombazzata zona residenziale nuova, appare così bella come dovrebbe); ma è questo sufficiente per fare tutto sto costosissimo (ancora non si conosce l'ammontare del danno già in atto e quello che verrà inevitabilmente) casino?. E nessuno adesso se ne venga col dire che chi scrive questo non ama la propria Città!: E' questa una forzatura inaccettabile ed ignobile, alla luce di quello che sta succedendo. A scanso di equivoci, io la mia città l'amo e vorrei che restasse, se non più vivibile, almeno quella che è, o meglio quella che è stata e non come la si vuole trasformare in un qualcosa fine solo all'intrapresa, con miraggi di ricadute benefiche su tutti - teorema di berlusconiana memoria: lasciate che i ricchi si arricchiscano - qualcosa, una volta pieno il bicchiere, colerà per tutti! - il problema è che il bicchiere della ricca borghesia è sempre di là da riempirsi. Dall'altra parte l'opposizione. Scoordinata, attendista, per certi versi supina. Come ha reagito alla campagna di disinformazione massiccia messa in atto dall'amministrazione? Sono mie impressioni ovviamente, che spero vengano sempre smentite da atti concreti... ma finora nulla. In questo circo, nel quale tutti noi Molfettesi siamo attori e spettatori, ci vorrebbe un maghetto qualsiasi che, con un colpo di bacchetta, ci trasformasse tutti in individui senzienti e coscienti che il bene di tutti è nelle mani di tutti. Ma che sto dicendo! E' curioso, ma mi sembra quasi di rimpiangere i tempi dei vari Boccardi, Zagami, Fiore, Morgese, Finocchiaro, il povero Carnicella e perché no, anche G. Minervini.


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