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Giovani ed imprese insieme per un lavoro dignitoso: al Seminario Vescovile di Molfetta va in scena il Job Day
18 maggio 2015

MOLFETTA - Sembra ormai una frase fatta: “I giovani sono senza lavoro. Il tasso di disoccupazione sale sempre di più…”, la si ascolta in tv, la si legge sui giornali, la si sente pronunciare quotidianamente e quasi non ci impressiona più, pur toccandoci molto da vicino. Non ci tocca perché ormai abbiamo appurato che questa è la situazione, siamo oltre, abbiamo ora solo bisogno di reagire.

E per lanciare un messaggio di speranza ma anche per dare soluzioni un po’ più concrete che presso il Seminario Vescovile si è tenuto il Job Day. Per il terzo anno consecutivo, la nostra Chiesa locale, in collaborazione con l’Associazione Cattolica diocesana e l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti, ha organizzato questo incontro con il fine di costruire uno spazio dedicato alla promozione delle aziende locali e di permettere ai giovani, e non, di creare un contatto con le eccellenze della nostra realtà industriale.

Dopo due interessanti workshop inerenti alla tematica, nella seconda parte della giornata si è tenuta una conferenza riguardante i giovani ed il lavoro, opportunità e strategie sul nostro territorio.

Moderato da Onofrio Losito, direttore dell’Ufficio diocesano per i Problemi Sociali ed il Lavoro, questo incontro è stato aperto dai saluti del Vescovo Mons. Luigi Martella che ha affermato, sulla scia delle parole di Papa Francesco, quanto il lavoro sia importante per la dignità dell’uomo e quindi quanto questo problema sia davvero grande. Ci vuole speranza però, ha continuato il Vescovo, non bisogna piangersi addosso anche se a livello politico e sindacale ci sono diversi problemi. Ha presentato, infine, il “Progetto Policoro”: dal 1995 l’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali ed il Lavoro, il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile e la Caritas Italiana, attraverso l’annuncio del Vangelo ed una formazione culturale, cercano di aiutare i giovani, con gesti concreti come l’incoraggiare l’imprenditoria giovanile, a districarsi nel mondo del lavoro (Nella foto: Piccinonna, Vinci, D'Elia, Losito).
Don Vito Piccinonna, direttore dell’Ufficio Caritas della Diocesi di Bari – Bitonto ha affermato di vedere, purtroppo, troppi giovani ripiegati su se stessi che non solo non trovano ma che nemmeno cercano lavoro, scoraggiati da questa situazione; per questo è importante scendere in campo tutti insieme e darsi una mano per cercare soluzioni.

L’Ing. Angelo Michele Vinci, presidente di Confindustria a Bari-BT ha affermato pure lui, sulla scia dei precedenti interventi, che bisogna affrontare il problema con la volontà di superarlo, bisogna il più possibile reinventarsi, facendo riferimento alla sua personale esperienza lavorativa in proprio, affrontata come una vera e propria sfida. A livello locale, i dati sulla disoccupazione giovanile sono ancora più preoccupanti che a livello nazionale e c’è un enorme dislivello tra ambiti lavorativi ormai saturi ed ambiti che invece trovano con difficoltà gente preparata; bisogna, allora, dare ancor prima giuste indicazioni ai giovani sul percorso formativo da intraprendere, indirizzandoli verso quegli ambiti più produttivi oggigiorno.

Ha chiuso l’incontro l’intervento del Dott. Annibale D’Elia, dirigente dell’Ufficio Politiche Giovanili e Legalità – Regione Puglia. Musicista di belle speranze, una volta trovatosi alle prese con la ricerca di un lavoro “serio”, in crisi, si è accorto che erano in moltissimi i giovani nella sua stessa situazione. Accortosi, studiando, che il problema dell’occupazione non dipendeva da un suo demerito ma dal mondo che stava rapidamente cambiando ha trasformato il suo problema in lavoro e così sono nate le due iniziative “Bollenti Spiriti” e “Principi Attivi” che pian piano sono diventate sempre più importanti. La disoccupazione giovanile è gravissima e purtroppo non si può controllare perché sono in atto e ci investono complicate dinamiche a livello mondiale. Certo, ci sono diverse iniziative a livello politico come “Garanzia Giovani” e la nuova legislazione sul lavoro ma solo più in là potremo vederne i risultati. Siamo nel bel mezzo di una nuova rivoluzione industriale che vede le macchine sostituire l’uomo nel lavoro. Ma l’uomo ha una cosa che le macchine non potranno mai avere, ha continuato D’Elia, hanno l’inventiva: il mondo ha bisogno di nuove idee, di giovani educati all’intraprendenza. Questi non possono però fare tutto da soli, hanno bisogno di spazi per sperimentare e mettersi in gioco, per questo è indispensabile l’aiuto di tutti.

L’Ufficio delle Politiche Giovanili è una bellissima realtà in Puglia. Ma come mai, allora, i dati sulla disoccupazione locale sono così gravi? Semplice, è stato utilizzato solo l’1% delle risorse che la regione potrebbe mettere a disposizione. Si potrebbe fare certamente di più.

© Riproduzione riservata

Autore: Daniela Bufo
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