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Giovani e politica a Molfetta: Giacomo Rossiello, Teresa Zaza e Sergio Zaza al Liceo Scientifico Confronto fra tre giovani candidati al prossimo consiglio comunale
06 aprile 2008

MOLFETTA - Una discussione quasi surreale, quella al Liceo Scientifico di Molfetta “A. Einstein”, venerdì, in occasione dell'assemblea d'Istituto. Essa, infatti, è quasi riuscita a creare la piacevole illusione di una politica a misura di giovani, vicina, palpabile. Una politica nuova, che vede tre ragazzi, Giacomo Rossiello, Teresa Zaza e Sergio Zaza, candidati Consiglieri, cercare nei giovani le proprie conferme e nei problemi di questi ultimi il proprio principale movente. La loro appartenenza a tre liste diverse, ognuna per un candidato sindaco diverso, è passata quasi in secondo piano di fronte all'esigenza di un rinnovo, di un'inversione di tendenza da parte di una politica troppo cristallizzata, nei volti e negli obiettivi. Per una politica che parta dalla gente e dalla materia prima dello sviluppo intellettuale e sociale: i giovani. Giacomo Rossiello, rappresentante della lista “Molfetta in azione”, parlando delle proposte di quest'ultima a favore dei giovani, richiama il credito sulla fiducia dei giovani, con opportunità di corsi di formazione, e la “carta giovani”, che offrirebbe agevolazioni, offerte, sconti in diversi settori ai ragazzi dai 15 anni. Egli fa appello inoltre ad un maggiore incentivo nelle scuole all'educazione alimentare e stradale. Teresa Zaza , rappresentante del PD, illustra l'innovativa proposta del Consiglio Comunale Giovani, che comprenderebbe i ragazzi dai 16 ai 30 anni. A questo dovrebbe essere riservata una quota del bilancio da indirizzare ad attività socio-culturali. In più l'organo potrebbe risultare sicuramente più attento a questioni scolastiche come l'autogestione, un diritto spesso sottovalutato dello studente, per cui i rappresentanti d'istituto sono quasi sempre costretti a combattere o a scendere a compromessi, quasi si trattasse di un'iniziativa diseducativa e la partecipazione fosse una bestemmia. Problemi senz'altro ben lontani dagli austeri indirizzi delle attività dei nostri governanti. Teresa Zaza richiama anche il piano regionale di “Bollenti Spiriti”, una “cittadella” di giovani artisti, un'iniziativa costruttiva che valorizza finalmente la creatività e la solidarietà collettiva. Un riguardo anche al corrente problema del precariato, tanto discusso e osteggiato, quasi fosse un pretesto per dar voce alla retorica dei politici. La candidata parla di un corso per aiutare i giovani disoccupati ad inserirsi nel mondo del lavoro, sostenendoli nelle ricerche, nella compilazione e nell'invio dei curriculum, nel reperire contatti e informazioni utili. Anche Sergio Zaza, rappresentante della lista “Arcobaleno”, si riporta al progetto “Bollenti Spiriti”, ma soprattutto evidenzia il fondamentale ruolo di aggregazione della piazza. Un ruolo che le è stato negato dal sindaco uscente, che ha voluto la chiusura delle piazze a tutte le attività politiche, culturali e sociali. E' fondamentale inoltre, per il candidato della sinistra Arcobaleno, il ripristino della collaborazione e della cooperazione fra gli studenti, che prima facevano riferimento al Movimento Studentesco, e che oggi sembrano scomparse a favore di un egoismo atomistico che non ha alcun riscontro nel valore della collettività. I tre candidati concordano non solo sull'importanza della partecipazione politica e sociale giovanile, ma anche sull'alto valore del voto. Un voto che deve rappresentare il rapporto del giovane con la realtà che lo circonda, che deve costituire lo specchio ultimo della sua posizione,la direzione verso cui proiettare il proprio futuro. Non un'occasione per svendere al miglior offerente una semplice crocetta, incentivando quel brutto fenomeno che chiamiamo voto di scambio. Solo in questo modo la politica potrà subire una svolta rispetto all'attuale situazione ferma negli stessi volti, nelle stesse parole. Su questo argomento, Sergio Zaza è orgoglioso di vantare la propria presenza in una lista che non ha mai visto la propria partecipazione allo scambio di voti. Emblematico è lo slogan dell' ”Arcobaleno”, “la prima volta non si scorda mai”, col quale Zaza ricorda l'importanza di non vendere se stessi, soprattutto per coloro che si apprestano per la prima volta al voto. Se fra Sergio Zaza e Giacomo Rossiello c'è una sorta di rispetto nella coerenza politica delle proprie rispettive liste, molto contestata risulta essere la coalizione di “emergenza democratica” con Mino Salvemini candidato sindaco. Alle accuse, da parte degli altri due candidati, di aver creato un minestrone politico, una “polpetta avvelenata” come dice Sergio Zaza riprendendo la definizione del candidato sindaco dell'Arcobaleno, Teresa Zaza risponde rivendicando il fatto che l'esigenza primaria della coalizione è di eliminare il potere accentratore di Azzollini. Il sindaco e il programma sono stati designati dal PD, dunque il ruolo egemone spetta al PD, a detta della candidata. Mino Salvemini aveva espresso anche la propria contrarietà ad accettare nella coalizione quantomeno gli “ex condannati”. Ma l'UDC ha fatto appello alla Costituzione, ottenendo il consenso. Dunque il “patto politico” è stato violato, e lo stesso Mino Salvemini ha preso le distanze da certi elementi della propria coalizione, dichiarando di non essere “assemblato” alle altre liste. La loro alleanza è solo propedeutica all'opposizione ferrea alla politica di azzolliniana matrice. Le sue “zero trasparenze”, il potere economico indipendente da ogni approvazione di Consiglio e Giunta, appaiono infatti intollerabili. Inizialmente, inoltre, come dice Teresa Zaza, il Pd aveva chiesto l'alleanza della sinistra Arcobaleno. Un discorso che non regge per Sergio Zaza, che dichiara impossibile una convergenza di opinioni in una coalizione priva di una tendenza politica precisa, priva di un'ideologia. Inoltre egli rinfaccia gli innumerevoli comunicati di richiesta di coalizione da parte de'll'Arcobaleno. Comunicati che non hanno mai avuto risposta, vista la volontà del PD di ricercare liste centriste a cui affiancarsi. La lista dell'Arcobaleno, come ribadisce Zaza, non è una lista di bandiera, ma una lista forte e compatta con un validissimo e rappresentativo candidato sindaco, e con una positiva e determinata volontà di vincere. La discussione si riaccende sul tema dell'ambiente, un tema molto caro alle tre coalizioni e che mette al primo posto il problema dell'educazione. Giacomo Rossiello ricorda la passata manifestazione del gruppo di cui è presidente, “Azione Giovani”, all'insegna della pulizia delle spiagge e dei muri. Ben più provocatoria è l'accusa di Sergio Zaza nei confronti della Powerflor, la centrale a Biomasse. Per Zaza si tratta di una vergogna per Molfetta, che deve essere abbattuta. “Essa con la scusa di alimentare le serre alimenta città come Giovinazzo e Molfetta”, afferma Zaza. I suoi effetti saranno disastrosi sia sui campi vicini, sia, naturalmente, per l'inquinamento. Del resto, Antonio Azzollini non ha mai risposto alle accuse del comitato “No centrali”. E' importante dunque impegnarsi nel diffondere la raccolta differenziata attraverso l'informazione e favorire la gestione da parte del comune dei rifiuti, indirizzandola verso la produzione di un compost di qualità a base di scarti naturali. Un cenno anche allo sfruttamento dei pannelli solari, e al ripristino come spiaggia balneabile del lungomare, che costituirebbe un comodo e piacevole appiglio estivo per famiglie e ragazzi. Un ragazzo interviene rivolgendo un'accusa verso il porto, che sarebbe una fotocopia dei porti di Taranto e Brindisi e avrebbe ben poco di turistico, anzi costituirebbe un' ottima ulteriore fonte di inquinamento, a danno della salute dei cittadini, pur continuando a fungere da cavallo di battaglia dell'amministrazione uscente. Dunque un impegno, da parte dell'Arcobaleno, che va oltre il vantaggio economico della città, e che mira alla salute degli abitanti, al rispetto dell'ambiente e alla difesa delle spiagge, che di recente sono state rese quasi interamente private, da un momento all'altro. Certamente i candidati hanno rispecchiato, nelle proprie battute, i programmi più o meno già sentiti dai rappresentanti delle rispettive coalizioni. Il dibattito ha però dimostrato come tra la gente che si sta proponendo in gran massa al panorama politico, ci siano persone disposte ad avvicinarsi con l'idea, ormai quasi estinta, che la politica parta dal confronto, e che non possa costituire una realtà autosufficiente, chiusa e statica. Finalmente un candidato di destra, una candidata di centro-sinistra e un candidato di sinistra sono riusciti a manifestare le proprie ideologie, o almeno le proprie idee, col sapore dell'umiltà, derivante dal fatto che una futura posizione politica possa partire dalle proposte, e maturare da esse, e non essere già decisa sulla base dei volti.
Autore: Giacomo Pisani
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