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Gianni Porta, candidato sindaco della sinistra a Molfetta: Dèp con noi, un altro passo avanti. Insieme
05 maggio 2017

MOLFETTA – Il candidato sindaco di Rifondazione comunista, Gianni Porta (foto) si avvia ad essere candidato della coalizione dell’intero centrosinistra, dopo che tutti i frammenti della galassia dispersa dopo la traumatica fine dell’amministrazione Natalicchio, si stanno ricongiungendo attorno alla sua candidatura. Ultimo in ordine di tempo il gruppo Dèp (Democrazia è partecipazione) ex area di Guglielmo Minervini. Resta ancora fuori il Movimento “Linea Diritta” di Bepi Maralfa che questa sera terrà un incontro dei suoi sostenitori all’Auditorium Madonna della Pace.

«Un altro passo avanti. Insieme – commenta lo stesso Porta in un comunicato -. E' quello che si è fatto grazie al movimento Democrazia è Partecipazione che decidendo di sostenere la mia candidatura allarga la coalizione alternativa ai due centrodestra guidati rispettivamente da Tommaso Minervini e Isa De Bari. A loro va il mio ringraziamento politico sentito e sincero.

La presenza di un'area democratica, progressista garantisce la rappresentanza di istanze, culture e sentimenti riformisti che rendono più ricco e plurale un percorso partito con Rifondazione Comunista e Compagni di strada, cresciuto con la scelta di Sinistra Italiana e ora arricchitosi con Democrazia è Partecipazione.

Così siamo in grado non solo di riprendere il percorso amministrativo interrotto nella primavera 2016, proponendo un'alternativa sia al trasformismo "civico-cinico" che al ritorno al passato, ma stiamo già costruendo una nuova alleanza tra le forze progressiste locali.

Stiamo seminando adesso il centrosinistra che verrà... a questa fase di semina, di investimento e di fiducia reciproca siamo chiamati a contribuire tutti, dalle forze di sinistra a quelle progressiste, dalle autentiche forze civiche a quelle moderate della città. 

Un ruolo di primo piano di Area Pubblica e dei moderati indisponibili alla scelta trasformista del Pd locale rafforzerebbe una proposta unitaria non solo l'11 giugno ma anche e soprattutto dopo il passaggio elettorale nei prossimi anni.

Va inaugurata una nuova fase in cui in prima linea ci siano le identità collettive, il sentire comune e le storie dei gruppi organizzati e non le individualità con i loro limiti, i loro veti, i loro rovelli.

Ognuno di noi rappresenta un mondo che può e deve incrociare la strada dell'altro. Abbiamo iniziato a muoverci su questa strada di riconoscimento, nonostante tutte le scorie del passato, tutti gli errori degli ultimi mesi. Ecco ora serve un altro colpo di reni per essere riferimento plurale di una comunità politica e civica che da troppo tempo aspetta l'unità, aspetta di ricomporre fotografie del tempo che fu...

A tutti spetta il proprio lavoro, a tutti la propria parte, come sempre insieme, ogni giorno, con unità e umiltà.

Ognuno con la sua storia, con la sua vita, per costruire la strada di tutti, per sentirsi a casa». 

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