MOLFETTA - La Gammauto Chevrolet Molfetta si rifà il look in vista della prossima stagione, la seconda consecutiva in Divisione Nazionale C. La società vuole dare un’identità prettamente molfettese al proprio organico, ancor di più rispetto allo scorso anno. La rosa 2012/13, presentata in conferenza stampa dal neopresidente Antonio Pucci al Silver Caffè, tra i nuovi della squadra, è composta da giocatori quasi tutti giovani, alcuni formatisi proprio nel settore giovanile (nella foto, Pucci, Gesmundo, Teofilo, Grimaldi, Amoruso, Barbera). Una scelta che permetterà al pubblico di casa di riconoscersi ancor di più nel progetto della società molfettese iniziato appena un anno fa.
Per il roster sono tre le conferme definitive provenienti dal gruppo della passata stagione: il capitano Domenico De Gennaro (pivot che ha dimostrato di poter disputare a buoni livelli il campionato DNC, mettendo a referto 3 punti di media e 4.5 rimbalzi a partita), il play foggiano Valerio Corvino e il play/guardia Stefano Di Lauro. Per i nuovi acquisti, è ufficiale l’ingaggio di Donatello Grimaldi, esterno barese, classe ’88, proveniente dal Pescara dove ha disputato il campionato di DNB e l’ arrivo del giovane play, classe ’95, Roberto Amoruso, e la guardia classe ’94 Riccardo Barbera.
Oltre alle varie riconferme, anche un ritorno: Francesco “Ciccio” Teofilo. L’ala di Conversano che nella passata stagione militava nel Monopoli, si è confermato per l’ennesimo anno tra i migliori giocatori del girone, piazzandosi al decimo posto nella categoria punti (15.3 di media), all’ottavo posto nella categoria valutazione (17.72) e quinto della categoria stoppate (0.75). Come confermato anche da coach Giovanni Gesmundo per completare il roster molfettese manca ancora un lungo. Molfetta quindi sta perfezionando la sua rivoluzione.
«Senza dubbio, la crisi economica sta gravemente colpendo il mondo del basket, ma noi ci siamo impegnati e ci impegneremo nel fare una squadra che sia compatibile con il nostro budget - le parole di apertura di Pucci durante la conferenza stampa -. L’obiettivo principale è arrivare al termine della stagione cestistica che tra poco prenderà il via con nessun euro di debito, proprio come avvenuto nella passata stagione». «Abbiamo ripreso il cammino dello scorso anno - ha aggiunto Felice Cirillo, presidente uscente - e posso dire che tutti insieme abbiamo fatto un grande lavoro,ricco di impegno e di passione per questo sport e per questa piazza».
Le parole del presidente Pucci rispecchiano esattamente la situazione della pallacanestro italiana in un periodo angosciante come quello attuale segnato dalla recessione. Numerose sono state le rinunce in tutte le categorie. Ad esempio, Scavolini ha deciso di mollare, Roma continua in grande economia, Bologna dichiara un budget molto inferiore rispetto all'anno precedente. Insomma, una grande recessione. In LegaDue e categorie minori la situazione è anche peggiore: Torino, Ostuni e Napoli hanno rifiutato la LegaDue, squadre che fino a poco tempo fa erano avversarie proprio della Gammauto Chevrolet Molfetta.
Due anni dopo la Gammauto Chevrolet Molfetta riparte facendo tesoro degli errori del passato, ma anche forte di un fulcro che non è stato dissolto e con una squadra che è stata costruita con una linea precisa, un tassello alla volta, partendo proprio dall’uomo che aveva impresso la svolta decisiva alla stagione precedente: Gesmundo ha individuato in Corvino il punto di partenza. E ha allestito una squadra che possa giocare a suo supporto e con la sua rapidità: età media bassissima, velocità, voglia di emergere.
Non è semplice individuare e ingaggiare giovani che possiedono un tasso tecnico e un’esperienza tali da poter garantire da un lato un grande rendimento e dall’altro ampi margini di miglioramento. La Gammauto Chevrolet Molfetta 2012-2013 parte dal concetto di squadra e non di atleta. Che è un po’ la filosofia sposata da coach Gesmundo già nella scorsa stagione quando in ogni partita il protagonista cambiava, caratteristica che metteva in difficoltà gli avversari e contribuiva a far cementare il concetto di gruppo.
Nessuna previsione sul valore del roster assemblato da Molfetta, anche perché manca ancora l’ultima pedina, quella che potrebbe spostare notevolmente l’ago della bilancia: il pivot che andrà a completare il team sarà fondamentale nell’economia della squadra e dunque il suo nome sarà determinante per chiudere il cerchio. Di certo si può apprezzare l’oculatezza con cui è stata realizzata, guardando la lentezza e la difficoltà con cui quasi tutte le altre società di seconda fascia si stanno muovendo.
A differenza di qualche anno fa, la società cestistica molfettese sta sfruttando con oculatezza il budget messo a disposizione dei tecnici, togliendosi persino la soddisfazione della finale play-off della passata stagione con Monteroni e sicuri che gli errori commessi in passato non si ripeteranno. La Gammauto Chevrolet Molfetta ha imparato a sue spese che il vero campionato inizia rispettando i conti.
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