Gaetano Cataldo candidato nella lista de “l'Altra Europa con Tsipras” a Molfetta
MOLFETTA - “È nostra convinzione che l’Europa debba restare l’orizzonte, perché gli Stati da soli non sono in grado di esercitare sovranità, a meno di chiudere le frontiere, far finta che l’economia-mondo non esista, impoverirsi sempre più. Solo attraverso l’Europa gli europei possono ridivenire padroni di sé. Per questo facciamo nostre le proposte di Alexis Tsipras, leader del partito unitario greco Syriza, e nelle elezioni europee del 25 maggio lo indichiamo come nostro candidato alla presidenza della Commissione Europea. Il suo paese, la Grecia, è stato utilizzato come cavia durante la crisi ed è stato messo a terra: in quanto tale è nostro portabandiera. Tsipras ha detto che l’Europa, se vuol sopravvivere, deve cambiare fondamentalmente. Le larghe intese, le rifiutiamo in Italia e in Europa: sono fatte per conservare l’esistente.”
Sono stralci dell’appello a sostegno della lista “l’Altra Europa con Tsipras”, contro le politiche del rigore e del fiscal compact che stanno mettendo a dura prova la tenuta sociale dei popoli maggiormente colpiti dagli effetti della crisi economica.
Venerdì 3 aprile, ore 19 nella sala Zagami (sala stampa) dell’Aula Consigliare, il Comitato molfettese presenta la candidatura di Gaetano Cataldo (foto) Coordinatore SEL Puglia, forte dell’idea che ci vuole un di più di politica, ci vuole una visione politica, un progetto di trasformazione. La tecnica deve coadiuvare questo processo ma le scelte devono essere il frutto di un’elaborazione collettiva e non l’esito della corretta applicazione di leggi, normative e direttive. Oggi è cruciale la messa in discussione del governo del continente europeo, unito per buona parte nella moneta e nel mercato, ma diviso nei modelli di sviluppo, di crescita, d’istruzione, di welfare. E’questa l’altra Europa di cui abbiamo bisogno.
Come ha già avuto modo di esprimere durante la prima uscita ufficiale da candidato alle prossime elezioni europee Cataldo ritiene che “La sua candidatura non sia solo l’espressione di una singolarità ma di una storia collettiva alla quale devo molto e che mi auguro sia degnamente rappresentata in questa competizione elettorale, dove un’altra Europa è possibile”.