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Franco Visaggio: Fitto ha pagato i tagli alla sanità Parla il consigliere regionale del Nuovo Psi
15 aprile 2005

Dal terremoto politico che ha travolto il centro destra a Molfetta si è salvato Franco Visaggio, candidato della lista Nuovo PSI – PRI a sostegno del presidente della regione uscente Fitto. Nel numero di febbraio di “Quindici” Visaggio si era detto praticamente certo di essere eletto nell'assise regionale, dimostrando, quindi, doti di veggenza. In questa intervista, un Visaggio molto pacato spiega i perché della sconfitta della “Casa delle Libertà” nella sfida per la Regione e fa un bilancio del suo operato in qualità di assessore. Carica che si appresta ad abbandonare a breve. Assessore, ci dia un suo parere su queste elezioni regionali. “Un dato incontrovertibile, emerso da queste consultazioni, è che si sta realizzando un cambiamento radicale nel panorama politico pugliese. Cambiamento dovuto anche ad un giudizio negativo sull'operato del governo Berlusconi, mentre il centro sinistra viene chiamato al difficile compito di ricompensare la fiducia degli elettori, dimostrando di essere capace di cambiare realmente le cose in Puglia”. Secondo lei, cosa ha sbagliato Fitto nel corso di cinque anni di governo e durante la campagna elettorale? “Sicuramente Fitto ha pagato lo scotto di un piano di riordino ospedaliero sommario e abbastanza iniquo, soprattutto per quel che riguarda gli ospedali di Molfetta e Terlizzi, che vantavano molti reparti di eccellenza. Non credo che ci siano stati grossi errori comunicativi durante la campagna elettorale, salvo forse una eccessiva demonizzazione di Vendola, cosa che non ha evidentemente convinto gli elettori”. Queste elezioni sono state caratterizzate dal voto disgiunto, soprattutto nel suo caso, molti elettori del Nuovo PSI hanno votato per Vendola come presidente. Secondo lei, questo è dipeso dalla volontà dei suoi elettori di vedere il suo partito più vicino al centro sinistra? “È chiaro che il corpo elettorale del nuovo PSI, che si trova alleato con il Polo per opportunità politica, tenda ad esprimersi verso il rappresentante del partito e verso quell'area politica naturalmente più congeniale alla storia che fino a dieci anni fa tutti hanno vissuto”. Lei ha più volte dichiarato a “Quindici” di voler riportare il Nuovo PSI nell'ambito del centro sinistra; questa intenzione rimane o dopo il voto è cambiato qualcosa? “Dopo il voto è cambiato tutto, si renderà conto che da oggi sono l'unico referente del partito in consiglio regionale, quindi devo attenermi alle direttive della segreteria regionale e nazionale. Né si può pensare che, per opportunità o per situazioni politiche diverse, la coalizione nella quale agisco in Consiglio regionale sia diversa da quella nella quale mi trovo in ambito locale, sarebbe paradossale. Io sono sempre stato socialista, soprattutto negli atteggiamenti in ambito politico, ma questo non mi autorizza a tradire la fiducia che gli elettori mi hanno accordato quando mi hanno eletto rappresentante in Consiglio regionale. Nulla osta, però, che sulla scia del nuovo assetto politico del Paese, lo stesso De Michelis non decida di rivedere i rapporti con il Polo, che già durante l'ultimo congresso aveva definito “temporanei”. Secondo lei, il risultato delle elezioni regionali può essere considerato come un campanello d'allarme per l'amministrazione di centro destra? “Indubbiamente il dato politico è netto, la vittoria di Vendola a Molfetta spezza una catena di risultati positivi che il centro destra aveva messo a segno in questa città. Tra il 2001 ed il 2004, infatti, abbiamo mantenuto un buon distacco dal centro sinistra; questo però non vuol dire che alle amministrative del prossimo anno le percentuali saranno le stesse, viste le diverse caratteristiche delle forze in campo a Molfetta”. Lei , per legge, non potrà più essere assessore per incompatibilità delle cariche. Se dovesse fare un bilancio di questi quattro anni di amministrazione? “È sicuramente un bilancio positivo, basti pensare alla realizzazione della nuova zona residenziale vicina all'ospedale, ormai quasi completata. Inoltre è già pronto un progetto per il recupero del campo sportivo in Zona 167, che con ogni probabilità sarà adibito ad area per il mercato settimanale; la ristrutturazione della rete idrica è un'altra delle opere ormai completate. L'elenco delle cose fatte sarebbe, dunque, lunghissimo”. È già stato deciso il nome del suo successore alla carica di Assessore ai Lavori Pubblici? “No, il nome del mio successore sarà deciso dal direttivo del partito nei prossimi giorni; le posso, comunque assicurare che la carica sarà affidata ad un compagno del Nuovo PSI e che questo nome dovrà essere gradito anche al sindaco Tommaso Minervini”. Vito Piccininni
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