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Forum sulla sanità a Budapest: farmaci per pazienti o per l'industria?
20 giugno 2008

BUDAPEST - Organizzato dall'Ambasciata Italiana in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura e dell'Istituto per il Commercio Estero si è tenuto un convegno sul tema: “Farmaci per pazienti o per l'industria?” L'incontro si è svolto nella sede dell'Istituto di Cultura Italiano, alla presenza di un folto pubblico altamente qualificato ed attento, nonché di esperti del settore di altissimo livello. Dopo l'intervento di S.E. Paolo Guido Spinelli ambasciatore italiano a Budapest e dell'addetto scientifico dell'ambasciata dr. Leonello Dori, hanno preso a parlare gli oratori ufficiali. Per l'Italia il Prof. Silvio Garattini direttore l'Istituto M. Negri di Milano, per l'Ungheria la Prof.ssa Szoke Eva docente di farmacodinamica presso l'Universita Semmelweis di Budapest. Gli oratori hanno spaziato su argomenti come, il crescente consumo di farmaci, le strategie delle industrie farmaceutiche per incrementare il mercato dei farmaci; il budget delle strutture sanitarie. Si è parlato delle nuove frontiere, come la medicina biomolecolare della farmacogenomica e della terapia genetica, ormai entrate nel lessico quotidiano, sottolineando anche che, su queste nuove discipline non si conosce ancora bene, quali gli effetti che eserciteranno sulla salute e sulla nostra vita. Queste nuove frontiere, questi nuovi aspetti professionali potrebbero cambiare il vecchio rapporto esistente tra la medicina e l'uomo. Sia il Prof. Garattini che la Prof.ssa Szoke hanno disegnato, per grandi linee il quadro delle questioni etiche, morali, sociali e professionali delle ricerche farmaceutiche e degli esami farmacologici. Un pomeriggio di alto valore scientifico, in un momento, non certo felice per la sanità italiana, sempre alle prese con fenomeni corruttivi e scandali di varia natura. Alla fine abbiamo avvicinato il Prof. Garattini al quale abbiamo chiesto quali i rimedi possibili, per arginare la crescente corruzione nella sanità. “Ci vogliono più controlli, mirati e costanti, è stata la sua risposta, medici più onesti e meno famelici, anche perché, non esistono solo i soldi. Per fortuna, ha subito aggiunto, i medici corrotti sono solo una esigua minoranza”. Abbiamo anche chiesto un giudizio sull'AIFA – Torino. Penso, ci ha detto, che forse la stampa abbia un poco esagerato; adesso spetta alla Magistratura verificare i fatti, riconoscendo all'AIFA il merito di aver abbattuto la spesa farmaceutica italiana del 6 %, quando in tutta l'Europa la spesa farmaceutica cresceva e non di poco. Al Forum era presente anche il nostro presidente, Vitangelo Solimini di Molfetta.
Autore: Anna Apostol
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