Finalmente riapre la scuola, mi è mancata tanto La scuola è la casa della nostra mente
Tra pochi giorni, qualche ora e qualche minuto, la fortuna restituisce a noi bambini italiani, la scuola. Non la semplice, seppur importante, istruzione; quella possono farcela anche solo i libri, un video, un computer, i nostri genitori in una asettica stanza a casa. La scuola è istruzione ma è anche molto altro. La scuola è la casa della nostra mente, un regalo a noi privilegiati che abbiamo avuto la fortuna di nascere nel benessere che garantisce l’istruzione. A volte lo diamo per scontato e non apprezziamo ma è il dono migliore che Dio ci ha fatto; tanti bambini non hanno avuto questa fortuna. La scuola è acqua che aiuta noi, piccoli semi, a crescere bene, in pace con noi stessi e con il mondo, è la clorofilla che nutre quei semi diventati fiori, piante e alberi. La scuola è contatto e Unione e interazione di tutti i nostri sensi: nessuno schermo di computer può sostituire una lavagna e un gesso, nessuna didattica a distanza può farci sentire il profumo di una maestra, la sua voce, le sue carezze e perché no, i suoi rimproveri, Niente può sostituire la magia di una classe e di un insegnante che crescono insieme. Mi è mancata tanto nei giorni di lockdown questa magia. Mancava la sveglia al mattino, la colazione fatta in fretta, uscire di casa di corsa, preparare la cartella, indossare il grembiule, salutare i compagni, chiedere scusa per gli immancabili e inevitabili ritardi. Mancava il profumo di tutti noi messi insieme. Non mi è piaciuta affatto la didattica a distanza. Questo maledetto virus ha rubato i miei ultimi 100 giorni di scuola elementare Avevamo tanti progetti! Non abbiamo potuto realizzare la foto di classe, la recita di fine anno, non abbiamo più potuto abbracciarci, non abbiamo più potuto studiare insieme. Mi aspetta adesso un nuovo percorso scolastico, nuova scuola, nuovi insegnanti, nuovi compagni e ahimè forse nuovi banchi che ci terranno a distanza di sicurezza. Seguo con curiosità i lavori in corso già da diverso tempo per rendere la mia nuova scuola sicura. Sono fiduciosa, so che lo sarà, che sicuramente andrà tutto bene con il buonsenso di tutti deve vincere la cattiveria del Virus, l’ignoranza di chi lo ha sottovalutato e ignorato. Dobbiamo trarre da questa disgrazia un insegnamento importante, dobbiamo imparare a rispettare la vita e la natura e averne cura. Tutti dobbiamo collaborare per rendere tutte le scuole d’Italia e del mondo un posto migliore. Concludo con le parole pronunciate da Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice di un Premio Nobel per la Pace, davanti alle Nazioni Unite: “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”. Maria Alice Agrimi de Candia © Riproduzione riservata