MOLFETTA - Famiglia, continuità, cambiamento, questi le tre enfasi che, secondo il presidente internazionale Kalyan Banerjee devono guidare i rotariani e il Governatore del Distretto 2120, Mario Greco (a sinistra nella foto), le ha ricordate nella sua visita al Club di Molfetta che ha celebrato la Festa della Carta ottenuta il 21 novembre del 1972.
Greco ha sottolineato come questi tre principi siano fondamentali per realizzare un mondo di pace, perché, come ricordava Madre Teresa di Calcutta, la pace comincia in noi stessi e nelle nostre famiglie. Se nel mondo c’è tanta sofferenza è perché c’è poco amore nelle case e all’interno delle famiglie, tutti hanno fretta e si interessano poco delle madri e dei bambini. La famiglia, insomma, come punto di partenza anche per l’azione di servizio del Rotary a favore delle famiglie bisognose, povere di servizi igienici, di istruzione.
L’altra enfasi, la continuità, è anch’essa una priorità perché è legata ai nostri progetti siano essi piccoli o grandi, la dimensione non conta, l’importante è la volontà di soddisfare quei progetti, raccogliendo il testimone di quelli che ci hanno preceduto. E qui il Governatore ha richiamato ancora una volta Madre Teresa di Calcutta quando a chi le diceva che lei così piccola e minuta non poteva cambiare il mondo, rispondeva con molta umiltà: “faccio quello che posso, con quello che ho e dovunque mi trovo”. E queste parole occorre ricordare quando ci troviamo in difficoltà anche di fronte a progetti che, pur piccoli, sembrano irrealizzabili.
Ultima enfasi: il cambiamento. Qui, secondo Greco, occorre battere il chiodo in alcuni campi dove abbiamo dimostrato grande capacità di saper voltare pagina. Due in particolare: l’effettivo e l’immagine. Migliorare l’effettivo, facendo crescere il numero dei soci (c’è stato un calo complessivo negli ultimi anni e in Italia è stato di 253 unità, nel Distretto di 15 unità), ma con cautela, mirando alla qualità. Abbiamo bisogno di energie nuove, di giovani, per raggiungere un obiettivo ambizioso, quello di abbassare a 45 anni la media di età e questo lo possiamo fare con l’apertura alle donne e alle nuove professioni delle giovani generazioni.
Per quanto riguarda l’immagine pubblica del Rotary, il Governatore ha registrato una nota dolente: facciamo tante cose buone, ma non riusciamo a comunicarle e farle conoscere all’esterno. La causa principale è la scarsa informazione e formazione dei soci che non sanno veramente cosa sia il Rotary, il nostro modo di essere e di agire. Ecco perché occorre acquisire una leadership nella comunicazione. Perciò effettivo e comunicazione devono interagire: i soci di qualità portano all’esterno la nostra azione e la nostra immagine positiva, che a sua volta aumenta la simpatia nei nostri confronti e porta al Rotary nuovi soci. E tutto questo con l’orgoglio dell’appartenenza, per quello che rappresentano e per quello che facciamo a livello internazionale a favore della comunità.
E l’orgoglio della nostra cultura del pacifismo ci deve guidare nella nostra azione, dalle borse di studio alle azioni in campo sanitario, dobbiamo dimostrare che la nostra azione umanitaria ha sempre come finalità la pace. E questo obiettivo ci ha permesso, fin dal 1947, di conquistare un posto all’interno delle nazioni Unite per i nostri valori e principi etici, per il nostro servizio disinteressato a favore della comunità. Questo è il nostro patrimonio morale, immateriale che abbiamo e che dobbiamo far valere per migliorare questa società in crisi e guardare con speranza a un futuro migliore.
Ma l’episodio che ha reso unica e insolita la Festa della Carta di Molfetta è stato l’insolito annuncio della nascita diffuso in diretta della nipotina di Mario Greco: la piccola ha raccolto i suoi primi applausi proprio dai soci del Club, per la gioia del nonno Governatore, che non ha voluto rinunciare all’impegno rotariano, malgrado il previsto lieto evento familiare.
Il presidente del Club di Molfetta, Domenico Aiello (a destra nella foto), ha portato il saluto dei rotariani di Molfetta alle autorità rotariane presenti e in particolare al socio e PDG Tommaso Berardi, al Segretario Distrettuale Donato Intonti e alla moglie Angela, al Rappresentante del Governatore Beppe di Liddo e alla moglie Annalisa, alle presidenti del Rotaract Mariangela De Fazio e dell’Interact Margherita Nappi.
Aiello ha anche ricordato che il Club di Molfetta si accinge, il prossimo anno, a compiere 40 anni, nacque nel 1972 per iniziativa di 18 soci fondatori: Agrimi Raffaele, Calò Andrea, Calò Corrado, Capurso Domenico, Ciccolella Ignazio, Claudio Leonardo Aldo (detto Uccio), D’amato Leo Vittorio, Rev. De Candia Giuseppe, Degennaro Corrado, De Vanna Nunzio, Gadaleta Corrado, Laganara Pasquale, Nappi Corrado, Nappi Dino, Papa Vincenzo, Resse Arnaldo, Sciancalepore Giacomo e Spaccavento Guido.
Il presidente ha poi illustrato alcune delle attività già realizzate e quelle in programma per i prossimi mesi. Per l’effettivo si punta al mantenimento degli attuali soci e naturalmente all’incremento di nuove unità. Per l’immagine pubblica è stato realizzato un sito web per avere maggiore visibilità esterna, aggregazione e coinvolgimento dei soci. Poi si punta ad inserirsi in un social network come Facebook per promuovere le iniziative del Club. Per le giovani generazioni meritevoli torna il Premio Rotary Scuola giunto alla 26ª edizione con borse di studio e iscrizione dei vincitori al Ryla. Non sono stati dimenticati gli anziani con il progetto “Anziani mai più soli” con la collaborazione e la consulenza dei soci medici, azione che sarà sviluppata anche a Terlizzi e Ruvo.
Continuano gli interclub con altre realtà service del territorio, sulla valorizzazione dell’artigianato anche come possibilità di sbocchi occupazionali e sulla celiachia. Fiore all’occhiello del Club resta il service per il Burkina Faso e per la lotta alla denutrizione in un orfanotrofio di Toffo, con un programma anche di istruzione culturale e professionale dei ragazzi ospitati in quel centro.
Per l’enfasi famiglia sono state organizzate visite guidate al centro storico, incontri accanto al caminetto, serate di beneficenza, donazioni di sangue e infine la celebrazione del primo anniversario dell’Interact, che rientra anche nel progetto delle giovani generazioni e dello scambio giovani. Infine c’è anche come obiettivo il monitoraggio del territorio sui problemi economico-sociali con incontri e dibattiti con i rappresentanti delle istituzioni, primo fra tutti quello sul nuovo porto commerciale di Molfetta che tanto fa discutere tra opportunità e rischi della sua realizzazione. Infine sono previste visite guidate al Calvario restaurato con il contributo del Club e un progetto di alfabetizzazione degli immigrati, con la collaborazione delle mogli dei soci che lavorano nell’ambito scolastico.
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