Recupero Password
Femminicidio? Basta, si ribellano i ragazzi delle scuole di Molfetta
27 novembre 2013

MOLFETTA - No al femminicidio, questo lo slogan della manifestazione nella "sala Finocchiaro", organizzata dalla consulta femminile. Durante la manifestazione hanno partecipato un'associazione contro il femminicidio, il vicesindaco Bepi Maralfa, il sindaco Paola Natalicchio e tutte le scuole di Molfetta. Ad aprire la manifestazione è stata Alina Gadaleta Caldarola, presidentessa della consulta femminile del Comune di Molfetta, che ha illustrato l’importanza di questa iniziativa.

Il sindaco Paola Natalicchio con un linguaggio semplice e determinato, rivolgendosi ad un pubblico formato maggiormente da ragazzi tra i 16 e 19 anni, li ha invitati ad interessarsi alla propria società, a "guardarsi intorno" e inoltre, rivolgendosi alle ragazze, ha aggiunto: "non abbiate paura, noi vi aiuteremo". Trasmettendo ai ragazzi un messaggio di speranza, conforto e coraggio.
La manifestazione è continuata con l'illustrazione di un filmato sul femminicidio. In seguito c'è stata una rappresentazione teatrale nella quale due ragazze hanno interpretato due donne morte, una uccisa dal suo fidanzato e l'altra da un uomo che non era "suo" , che non conosceva!
Successivamente c'è stata la testimonianza da parte di una parente di una ragazza uccisa a soli 23 anni da un uomo che le non aveva mai amato.
Infine si è data la parola ai ragazzi delle scuole presenti. Le alunne delle Scienze Umane hanno letto una poesia scritta da una loro docente in onore dell'amica di sua figlia uccisa a martellate dal proprio marito.
La giornata si è conclusa con un flash mob (dall’inglese flash, lampo, inteso come evento rapido, improvviso, e mob, folla) è un termine coniato nel 2003 per indicare un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita per protesta o per denunciare qualcosa. A Molfetta è stato dedicato alle donne che subiscono e non parlano, trasmettendo loro coraggio facendo capire loro che non sono sole. L'amore può essere paragonato ad una rosa bianca indicando tranquillità e felicità, non con una rosa rossa, rosso come il sangue di chi viene ucciso!

© Riproduzione riservata

Autore: Alessia De Blasi
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""




Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet