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Felice Spaccavento, consigliere di Rinascere: per il nuovo mercato di Molfetta sperpero di denaro pubblico Deposita interrogazione: “Pasticcio amministrativo frutto di incapacità e improvvisazione per un’opera che costerà il doppio rispetto a quanto previsto. Quando riprenderanno i lavori?”
11 ottobre 2022

MOLFETTA - Il consigliere comunale del movimento politico “Rinascere”, Felice Spaccavento, accende un faro sulla questione dei lavori di realizzazione della nuova area mercatale di Molfetta, prevista nei pressi di Via Monsignor Bello.

“Questa mattina – spiega il consigliere Spaccavento – ho depositato una dettagliata e corposa interrogazione consiliare su questa vicenda perché la città ha diritto di sapere quello che sta succedendo e l’amministrazione comunale ha il dovere di fornire risposte concrete. I lavori di realizzazione della nuova area mercatale sono bloccati da tempo e al momento non si sa cosa intenda fare il Comune per completare l’opera. Si tratta di una questione molto delicata e complessa che dimostra tutta l’incapacità amministrativa del Sindaco e dei suoi collaboratori che sta determinando ingenti danni alla città”.

“La questione – prosegue Felice Spaccavento – prende le mosse nel novembre 2019 quando il Comune di Molfetta affidò a un’impresa di Brindisi i lavori di realizzazione della nuova area mercatale della città, un’opera attesa da anni per dare una sistemazione definitiva al mercato settimanale. Il costo previsto per l’opera era di circa 525.000 euro. A distanza di pochi mesi dall’inizio dei lavori, però, la ditta appaltatrice fermò tutto, comunicando al Comune di aver iscritto riserve per oltre 340.000 euro perché nel progetto messo a bando non erano state considerate dall’ente i costi da sostenere per smaltire in discarica una ingente quantità di rifiuti trovati nel sottosuolo a seguito delle operazioni di scavo. Il Comune, a questo punto, risolse il contratto con questa impresa, liquidandole però l’importo di circa 460.000 euro, nonostante i lavori effettivamente realizzati siano stati quasi nulli (solo “movimentazione terra” e realizzazione di alcuni cordoli prefabbricati).

A questo punto è il caos amministrativo: il Comune decide, a gennaio 2021, di affidare in via diretta (cioè senza alcuna gara d’appalto) il completamento dell’opera a un’altra azienda che si stava nel frattempo occupando dei lavori di sistemazione delle strade cittadine. Questo affidamento diretto, però, non aveva alcuna copertura finanziaria e lo stesso nuovo Responsabile Unico del Procedimento, nominato nel frattempo dal Comune, ha rilevato, tra le innumerevoli ombre di tutta questa storia, l’assoluta anomalia di una liquidazione di circa 400.000 euro attinti dallo stanziamento previsto per un altro appalto (quello per la sistemazione delle strade) e disposti a favore di questa seconda impresa per i lavori dell’area mercatale, tanto da ritenere indispensabile acquisire un parere legale.

Risultato di tutta questa storia? I lavori al momento sono completamente bloccati e l’amministrazione non sa letteralmente che pesci prendere, nonostante il legale incaricato abbia fornito una serie di indicazioni sul da farsi. Di sicuro il Comune ha già pagato circa 800.000 euro per la realizzazione di un’opera che avrebbe dovuto costare poco più di 500.000, e dovrà spenderne ancora chissà quanti per finire i lavori, col risultato che la nuova area mercatale (quando e se sarà completata) costerà ben più del doppio di quanto inizialmente previsto. Uno sperpero di denaro pubblico intollerabile. Intanto tutta quell’area è abbandonata a sé stessa in una condizione di degrado assoluto. Questa è la grande competenza amministrativa e la grande capacità gestionale del nostro sindaco Tommaso Minervini che è anche assessore al Bilancio!”.

“Su questa vicenda – chiude il consigliere Felice Spaccavento –, come noto, è in corso un’indagine della Procura di Trani e un’istruttoria della Procura della Corte dei Conti per gli eventuali profili di responsabilità erariale, ma a noi questi aspetti non interessano affatto. La giustizia farà il suo corso e ci auguriamo che tutte le persone coinvolte possano dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati. Ma la responsabilità politica di questo gigantesco pasticcio è tutta di chi sta amministrando la città. I cittadini vogliono sapere quando l’opera sarà completata e quanto costerà alla fine. Noi su questo ci aspettiamo risposte chiare in Consiglio comunale e non molleremo fino a quando non arriveranno”.

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