Exprivia, inizio complicato, ma con l’arrivo di mister Gulinelli si torna a sorridere e sognare
In estate abbiamo spesso parlato di quanto questa stagione di Superlega UnipolSai sarebbe stata difficile. Di quanto il livello fosse salito. Di quanto la squadra costruita dall’Exprivia quest’anno fosse giovanissima e quasi del tutto nuova e di conseguenza del bisogno di più tempo per creare un amalgama perfetto tra i giocatori, da fare invidia anche alle grandi. Le previsioni non si sono sbagliate. Tra giocatori da recuperare dall’infortunio, quelli impegnati in nazionale ed arrivi dell’ultimo minuto, la preparazione al campionato non è stata tra le più serene. Difficile quindi l’inizio della stagione molfettese, tanto da arrivare anche al cambio di allenatore dopo solo sei giornate. Ora l’Exprivia è in netto recupero, ma andiamo con ordine riassumendo un mese e mezzo di gare. Ai blocchi di partenza l’Exprivia si è presentata guidata da mister Vincenzo Di Pinto, in diretta prosecuzione del lavoro svolto lo scorso anno. Priva però del suo primo palleggiatore Thiaguinho, fermato da un infortunio al polso, Di Martino e Olteanu impegnati con le rispettive nazionali, oltre che senza quarto schiacciatore. Quindi subito in campo Gregor Ropret in regia, ragazzo sloveno classe ‘89, al centro i due centrali Polo e Vitelli. Di banda, accanto al solito João Rafael, capitan Del Vecchio. Nell’esordio casalingo contro la Revivre Milano, la squadra molfettese si è vista subito costretta a rincorrere. Dopo i primi due set persi, l’Exprivia ha trovato la reazione nel terzo set e stava per chiudere il quarto set in suo favore se non fosse stata frenata da decisioni arbitrali non così limpide, sul quale ora sarebbe sterile discutere. Senza cambiare il sestetto l’Exprivia è stata ospitata dalla Calzedonia Verona. Partita questa a senso unico. Troppo forte il predominio della squadra di casa, contro i molfettesi ancora in emergenza giocatori. Solo quattro giorni dopo l’Exprivia è andata di scena a Vibo Valentia: l’incontro ha visto finalmente l’esordio del palleggiatore brasiliano Thiaguinho. Recuperati anche i due altri atleti nazionali, per la prima volta il sestetto molfettese si è presentato al completo. Il 3-1 rifilato agli avversari ha rappresentato un po’ la conferma delle previsioni di cui sopra. Inoltre Vibo è stata la prima volta anche di un nuovo giocatore, il capitano della nazionale cubana Javier Jimenez, primo cubano arrivato in Italia con il consenso della federazione del suo Paese. Il cammino dell’Exprivia però non ha subito lo scossone sperato dopo l’innesto delle nuove forze. Infatti, nonostante una buona partenza contro la LPR Piacenza e la vittoria dei primi due set, il sestetto di Di Pinto si è perso a partire dal terzo set. Senza storia il quarto set. Tardi è arrivata la reazione nel tie break, vinto dal Piacenza degli ex Hierrezuelo ed Hernandez. Da qui in poi solo sconfitte, nell’ordine con Padova, Ravenna e Latina. Soprattutto le prime due hanno dimostrato che il sestetto ha ancora bisogno di tempo per trovare un suo equilibrio. Il campanello d’allarme è il calo di prestazioni di Polo e Sabbi, protagonisti invece nelle prime giornate, i quali ancora non sono riusciti ad interpretare al meglio il gioco veloce di Thiaguinho. La sconfitta contro Latina è costata cara a mister Di Pinto, subito dopo esonerato. Al suo posto è tornato a Molfetta mister Flavio Gulinelli, già allenatore dell’Exprivia nelle prime giornate dello scorso campionato e poi andato via dopo aver accettato l’incarico di CT della Nazionale dell’Egitto in vista delle Olimpiadi di Rio 2016. Il compito di Gulinelli era tra i più difficili, occuparsi di una squadra ferita a livello mentale dopo le numerose sconfitte, arrabbiata e con il desiderio di esprimere tutto il suo potenziale. L’opportunità di riscatto è arrivato nell’incontro con Sora, altra squadra in difficoltà. Aldilà comunque dei demeriti degli avversari, l’Exprivia ha dato buon segnale. Difesa organizzata, giocate anche spettacolari e la grinta sono il risultato di un lavoro fatto soprattutto a livello mentale e poi tecnico. La calma, l’intelligenza tattica infatti hanno facilitato anche le cose che fino all’incontro precedente non riuscivano. Dopo tre giorni è arrivata poi la complicata trasferta in quel di Perugia, una delle big di questa stagione. I molfettesi hanno lottato con il cuore su ogni pallone, esprimendo nuovamente un gioco ben organizzato e per pochissimo non sono riusciti a spuntarla nel tiebreak. Ma il punto conquistato aveva il dolcissimo sapore di un nuovo inizio. Nella stessa settimana, infine, Molfetta ha ospitato gli attuali campioni d’Italia del Modena, orfani di Ngapeth infortunato, ma con una gran voglia di rifarsi dopo la precedente sconfitta con Monza. In diretta Rai, le cose però sono andate diversamente, un’immensa Exprivia ha messo a ferro e fuoco il PalaPoli, trasformatosi in una bolgia come non succedeva da tempo, lasciando shockati i modenesi che son tornati a casa a mani vuote. 7 punti conquistati nelle ultime tre partite, morale finalmente risollevato. La strada è sicuramente quella giusta, l’Exprivia torna a far paura anche alle grandi. E nonostante la complessità dei prossimi incontri che chiuderanno il girone d’andata, i molfettesi finalmente ci sono, cominciando a divertirsi ed a divertire i tanti loro tifosi preoccupati per quell’inizio di stagione poco positivo. L’Exprivia è tornata a far parlare di sé, delle sue imprese, del suo magnifico tifo a livello nazionale. Questa bellissima favola, allo stesso tempo realtà, non solo continua ma è più viva che mai.
Autore: Daniela Bufo
