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Estate, stagione di abbandoni per cani e gatti
24 agosto 2017

 

Cani e gatti (ma non solo, anche conigli, uccellini e via dicendo), inconsapevoli strumenti terapeutici per le nostre malinconie e solitudini, oggetti di passione, cure ed attenzioni per molti di noi, tornano inevitabilmente alla ribalta d’estate con le cifre, per altro sottostimate, relative al loro puntuale abbandono da parte di chi li detiene, significative  anche perché indicatrici del rapporto, spesso contraddittorio e superficiale, che ad essi ci lega. Degli 80.000 gatti e 50.000 cani che ogni anno vengono lasciati per strada, nei parcheggi e nelle campagne il 25, 30% è costituito da quelli che non possono essere gestiti, portati con sé o collocati nelle pensioni per motivi economici o di spazio nel periodo estivo, mentre gli altri, soprattutto i cani, vengono lasciati nella stagione venatoria o in prossimità di altri periodi di festa. Questo in barba all’articolo 727 del codice penale che ne impedisce il maltrattamento ed alla legge 189 del 2004 che  punisce con l’arresto fino ad un anno o un’ammenda da 1000 fino a 10.000 euro chiunque abbandoni animali domestici o che abbiano acquisito abitudini alla cattività.

E’ doveroso e sempre importante sottolineare che l’abbandono di un animale ma anche il trascurarlo, il disinteressarsi ad esso o detenerlo in condizioni non idonee al suo benessere  anche psichico,  non è solo un reato penale ma un vero e proprio crimine etico che ne determina la morte affettiva se non fisica,  nel peggiore dei casi una sopravvivenza disperata e randagistica.  Da qui la necessità di un’adeguata formazione e preparazione  degli addetti ai lavori (veterinari, addestratori e allevatori ma anche associazioni ed istituzioni) affinché  contribuiscano a sensibilizzare e a diffondere  in maniera efficace e capillare  una cultura dell’adozione responsabile,  fornendo informazioni utili e vigilando  attentamente su chi  acquista o prende con sé un animale.

Chi scrive questo articolo è da anni impegnato nella lotta contro il randagismo dei gatti, li conosce bene e può testimoniare, al di là della retorica e dei luoghi comuni che sembrano sempre infarcire i discorsi sul legame possibile tra uomo e animali, l’amore e la gratitudine che questi felini provano e riescono a dimostrare verso chi li rispetta,  li sfama e presta loro cure ed attenzioni.  Se si ha tempo, spazio e disponibilità affettiva, prenderli con sé  reca numerosi vantaggi psicologici e diventa, giorno per giorno, una vera e propria esperienza di vita, una lezione di  educazione  per adulti e bambini che potranno imparare a comprendere, attraverso i loro precisi schemi comportamentali così simili ai nostri, le  dinamiche che regolano relazioni e rapporti  all’interno dei gruppi, la forza dell’amore materno, la tenerezza degli adulti per i più piccoli, le  varie forme di accudimento e condivisione, l’importanza del gioco, le piccole gerarchie, l’interscambialità di certi ruoli e, al contrario, la rigidità di altri.  

La presenza di un solo gatto all’interno delle nostre famiglie può rivelarci di noi tutto ciò che non sappiamo e catalizzare  energie nascoste, migliorare l’umore, il carattere e persino l’autostima.  Queste sono le foto di alcuni gattini che cercano casa e che, siamo certi, la troveranno (chi volesse adottarli può chiamare il n. 349 265 6095).

Beatrice De Gennaro

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