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Estate molfettese: poca trasparenza, costosa e non per tutti
30 luglio 2002

MOLFETTA – 31.7.2002 L'estate molfettese è in corso con spettacoli e manifestazioni che avranno un costo finale abbastanza elevato, costo del quale il centro-destra, pur nelle sue dichiarazioni di trasparenza, continua a nascondere, soprattutto un costo inaccettabile perché gli spettacoli non sono fruibili da parte di tutti i cittadini, ma solo da chi ha la possibilità di pagare il caro-biglietto previsto per assistervi. Con questa iniziativa si perde il senso di quella che dovrebbe essere un'azione sociale e culturale (ma la giunta di centro-destra non sa nemmeno cosa sia, tant'è che non esiste ancora un assessore ad hoc) di un'amministrazione pubblica. Ecco perché il sindaco Tommaso Minervini e la giunta di simil-destra che lo sostiene hanno preferito occultare alcune cose e, per questo motivo, hanno cercato una visibilità nazionale, escludendo l'informazione locale dalle notizie e dalla conoscenza dello stesso programma dell'estate molfettese. Si è preferito invitare alla conferenza stampa di presentazione, i grandi giornali, che non conoscono i problemi locali, per dare una risonanza maggiore all'iniziativa, in sintonia con la politica di Berlusconi che punta all'apparire, piuttosto che all'essere. Del resto – avranno pensato gli amministratori comunali - quei “rompiscatole” dei giornali locali (o alcuni di loro, come “Quindici”) rischiano di fare domande imbarazzanti davanti alla stampa nazionale, con relativa figuraccia del sindaco, che sull'immagine ha giocato finora tutta la sua vuota politica. I giornali locali, per esempio, potrebbero indagare sui costi elevati, su eventuali biglietti omaggio assegnati con cencelliana memoria ad assessori e consiglieri o loro parenti e così via… Meglio tenerli fuori. Ci chiediamo: il sindaco e la sua destra dimostrano una incapacità di comunicazione, già rivelatasi in altre occasioni, oppure dietro questa incapacità esiste una scelta consapevole e dolosa di tenere fuori l'informazione locale dalle notizie, per evitare scomode critiche? Dall'analisi dei fatti, appaiono possibili, contemporaneamente, entrambe le ipotesi: dell'incapacità di comunicazione, questa maggioranza ha dato già ampie prove; del desiderio di “censura” (tipico della destra e della logica berlusconiana) questa vicenda è un'ulteriore conferma (è già avvenuta la stessa cosa in occasione dell'inaugurazione e contemporanea chiusura della piscina, ma qui la colpa l'hanno data al Coni). Nell'estate molfettese, poi, è stato dimenticato il centro storico, l'amministrazione si è limitata a una “mangiata” di bruschette per strada per stare tranquilli con la coscienza, anziché animare, con un programma articolato, una zona emarginata, ma che va valorizzata, anche dal punto di vista sociale. Il sindaco Tommaso Minervini farebbe bene a prendere esempio se non dai sindaci di sinistra, che ha rinnegato, almeno da quelli di destra che ha abbracciato. Felice de Sanctis
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