Esplosione fuochi il sindaco: gentaglia da fermare
Reazioni alla sfida durante il fash mob in Piazza Vittorio Emanuele
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha detto la sua dopo l’esplosione dei fuochi di artificio contro la manifestazione pacifica di protesta in piazza Vittorio Emanuele. «Quanto è accaduto a ridosso di piazza Vittorio Emanuele, mentre era in corso una manifestazione silenziosa contro l’illegalità, è un atto insopportabile. Non può essere sottaciuto, tollerato, giustificato – scrive Minervini –. Liberi cittadini, insieme, per sottolineare la necessità di contrastare ogni forma di illegalità, a due passi i carabinieri e sulle loro teste i fuochi esplosi da chi, evidentemente, si sente in diritto di considerare quella piazza e gli spazi circostanti roba loro. E non ha paura a lanciare provocazioni che hanno il sapore della sfida. Bulli che alla dialettica e al rispetto delle leggi e degli altri sostituisce il rumore dei fuochi pirotecnici. Gentaglia che è necessario fermare per restituire serenità ai residenti di quella parte di città e a quanti, in altri quartieri, sono costretti a subire le stesse arroganti provocazioni. Cari signori, Molfetta non è cosa vostra. Molfetta è una città civile, fatta di persone oneste che tutti i giorni compiono il loro dovere tra sacrifici, rinunce, successi, insuccessi e rispetto delle regole. Molfetta non è cosa vostra. E’ una città che ha una storia. Ha orgoglio e coraggio. E’ una città di lavoratori e voi, cari signori, non ne siete degni. Scriverò immediatamente al Signor Prefetto, a tutte le Forze dell’Ordine e allo stesso Procuratore della Repubblica di Trani affinché, ciascuno per la propria competenza, intervenga in modo incisivo ed efficace. Molfetta non può continuare a tollerare questi comportamenti anacronistici e di beffa di tutte le Istituzioni».