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ESCLUSIVA QUINDICI Asm, cosa c'è dietro le dimissioni di Mezzina Tutto quello che si è detto nel Cda
15 febbraio 2012

Molfetta, 28 dicembre 2011, ore 9:30. Campo Asm. Inizia la partita tra il presidente dell’Asm e il Consiglio d’Amministrazione. L’avviso pubblico dell’AMIU Bari per la raccolta indumenti dismessi (determinazioni in merito alla partecipazione) e le “comunicazioni” del presidente, gli argomenti più bollenti. RE.MA.RI, qui est? Primo punto all’odg, l’avviso pubblico dell’AMIU Bari, indetto per selezionare un soggetto in possesso di determinate autorizzazioni e adeguate caratteristiche imprenditoriali, cui affidare la raccolta differenziata di indumenti, scarpe e borse usate, su tutto il Barese. Il bando è stato pubblicato e poi sospeso per le osservazioni formulate da varie aziende, il rilievo del presidente Giovanni Mezzina, che segnala la possibilità di partecipare alla gara con RE.MA.RI, azienda che da tempo collabora con l’Asm. E invita il direttore a fornire maggiori dettagli per valutare la convenienza economica del servizio. La collaborazione con la ditta RE.MA.RI, ratificata nel 2006 con deliberazione GC n.169 (primo mandato di Antonio Azzollini), prevede due linee d’azione: lo sviluppo delle raccolte differenziate degli indumenti (segmento di mercato ben conosciuto da RE.MA.RI, soprattutto i “canali” di commercializzazione), e la realizzazione di un centro di selezione (gli indumenti rivenienti dalla raccolta differenziata hanno un valore commerciale superiore a quello degli indumenti). Ma nel corso della collaborazione, si è determinata una considerevole esposizione della RE.MA. RI nei confronti dell’Asm di circa 110mila euro, garantita da un atto fideiussorio in scadenza nel febbraio 2012. Qui l’inghippo. RE.MA.RI e il “conto aperto”. Mezzina, verificata motu proprio della fideiussione, rivela l’esistenza di un accordo per il rientro da tale esposizione in quattro rate, la prima con scadenza al 31 dicembre 2011. La somma rimanente, sarebbe stata garantita da nuova fideiussione. Il direttore, contrariis reiectis, afferma che la ditta per alcune difficoltà economiche ha chiesto verbalmente di eseguire il pagamento della prima rata all’inizio del 2012 e in modo frazionato, riservandosi di far pervenire formale richiesta in tal senso. Quali difficoltà economiche? È possibile fissa-re verbalmente un accordo finanziario con cui frazionare il rateo di un debito già frazionato? Insoddisfazione totale di Mezzina che accusa alcuni consiglieri di scarsa partecipazione all’azione amministrativa e altri d’inopportuna attività. Concetto ben chiaro, dopo le dichiarazione post dimissioni. L’AMIU ha indetto la gara con aggiudicazione in favore del concorrente che avesse offerto il più elevato “corrispettivo unitario”, la precisazione del direttore, e RE.MA.RI, che ha già svolto quel tipo servizio, ha offerto di partecipare in RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese), ciascuno beneficiando dei requisiti dell’altro. Perciò, secondo il direttore, la partecipazione congiunta sarebbe più utile per la convenienza economica (per chi?), se i margini, a fronte di costi per circa 120mila euro all’anno, raggiungono circa 20mila euro all’anno. L’aggiudicazione del servizio consentirebbe anche di raddoppiare le quantità d’indumenti raccolti, per il direttore azione più importante della realizzazione del centro di selezione. Infine, l’espansione dell’attività di raccolta concretizzerebbe i patti contrattuali in essere, in particolare l’“addendum” sottoscritto a febbraio del 2011. Quali i benefici per l’Asm? Quanto ha guadagnato l’Asm in questi anni dal rapporto contrattuale con RE.MA.RI? Cosa prevede l’“addendum”? Deliberare la partecipazione alla gara congiuntamente a REMARI nella forma di RTI, la proposta del direttore. Ma, secondo Mezzina, è opportuno verificare le condizioni per la realizzazione del centro di selezione degli indumenti usati, ad oggi solo auspicato e mai realizzato. Chiusa la discussione, il CdA delibera di partecipare alla gara con RE.MA.RI. Specifica richiesta al direttore di verificare il rispetto dei presupposti del contratto tra Asm e RE.MA.RI., i requisiti richiesti dall’avviso di gara e il pagamento della somma di 2.227 euro. Anche se la partecipazione congiunta dovrebbe essere preceduta dalla sottoscrizione di un patto per evitare ripercussioni negative sull’ASM per eventuali (probabili) inadempienze di RE.MA.RI. “Paolo Ragno”, casus belli. La “comunicazione” di Mezzina: il 31 dicembre 2011 è scaduto il mandato del consigliere Paolo Ragno quale rappresentante dell’Asm presso il direttivo della Confservizi Puglia. Insoddisfatto per l’azione svolta da Ragno alla Confservizi (vacui i risultati conseguiti per il settore ambiente e per l’ASM), Mezzina annuncia la propria disponibilità a ricoprire l’incarico perché le altre aziende municipalizzate sono rappresentate dai presidenti. Discussione accesa e convulsa. La consigliera Eleonora Caputi chiede, con i consiglieri Biagio de Candia e Ragno, di non deliberare, vista la non specifica inclusione nei punti all’odg dell’argomento, invitando Mezzina a rimandare la discussione a un successivo CdA. Nessun dietro front del presidente, perché il consiglio aveva rimandato verbalmente la discussione della vicenda proprio alla fine del 2011. Spalle al muro, la Caputo e de Candia hanno espresso parere favorevole alla riconferma di Ragno (solo de Gioia ha aderito alla proposta di Mezzina). Poi il fuggi fuggi generale. Infine, Ragno ha espresso la propria volontà nel continuare a rappresentare l’Asm in Confservizi, non solo per i pareri espressi dalla Caputi e dal de Candia, ma soprattutto in considerazione del «maggior supporto ottenuto dal partito di riferimento» (il centrodestra). Rassegnate le dimissioni irrevocabili, Mezzina, allontanatisi Ragno e il direttore generale Silvio Binetti, alle ore 12.10 ha dichiarato sciolta la seduta.

Autore: Nicola Squeo
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