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Enzo de Cosmo la politica col coraggio della verità
15 aprile 2017

È passato un anno dalla scomparsa, il 25 aprile, dell’on. Enzo de Cosmo e ci ritroviamo a ricordarlo brevemente dopo l’ampio articolo pubblicato a maggio del 2016. «Non esagero nel sottolineare la correlazione tra informazione e sviluppo della città, specie dei piccoli centri – scriveva – quando la mia mente va al ricordo di un’antica discussione scientifica tra due famosi storici economici della fine del ‘900, Henri Hauser e Amintore Fanfani, ripresa successivamente dallo storico economico molfettese Lorenzo Palumbo, secondo la quale ogni piccola notizia, la più piccola cronaca, ogni piccolo chiarimento sulla realtà e sulle attività di una comunità cittadina, contribuiscono allo sviluppo anche economico dei piccoli centri, forse più di curve ed elaborazioni statistiche sapientemente studiate…». In questa frase, che ci piace riproporre, c’è tutto l’uomo e il politico attento ai piccoli bisogni di una comunità e c’è anche il rispetto per l’informazione e la critica. Non ne aveva paura, né voleva manipolarla. Un rispetto che si sono perduti da parte dei politici di oggi, di destra e di sinistra, più attenti alle lodi che alle critiche, più desiderosi di avere pretoriani al seguito anziché uomini liberi pronti a far crescere la comunità attraverso la critica e il contraddittorio non servile, ma costruttivo. La mancanza di cultura nella nostra classe dirigente si avverte proprio nel modo con cui il politico si pone verso l’esterno e i propri cittadini, non prendendoli in giro, non cercando di manipolarli con studiata demagogia, ma non nascondendo le criticità di un progetto o di un programma. Ecco a Enzo de Cosmo non è mancato il coraggio della verità, non ne ha avuto paura, forte della sua fede cristiana che proprio sulla verità fonda la sua essenza. E poi, come sindaco di Molfetta, è stato un uomo del fare, non a parole come tanti amministratori degli ultimi anni, ma con i fatti, i progetti mai solo annunciati, ma sempre realizzati. Anche a costo di fare un passo indietro, non ha ingannato la gente. Ancora oggi incontriamo persone umili, perfino ex militanti nell’allora partito comunista, che ricordano con rispetto e non interessata gratitudine il suo lavoro al governo della città. Il rispetto verso tutti, amici e avversari (non nemici, come qualche parlamentare attuale considera chi ha opinioni diverse e non è servo), con i quali confrontarsi senza insulti o aggressioni, è stata l’altra sua caratteristica, frutto di una grande cultura di vita. Ma ci piace ricordare anche il marito e il padre esemplari, pronti a fare un passo indietro per la famiglia. Enzo de Cosmo, contrariamente a coloro che sono attaccati alla poltrona e al potere, ebbe il coraggio e l’umiltà di ritirarsi dall’attività pubblica, sia per lasciare spazio agli altri, sia perché comprese l’importanza di uscire di scena al momento giusto e nel modo migliore. Per questo oggi in tanti lo ricordano con rispetto e affetto, e lo indicano a modello a coloro che continuano a servirsi della gente, anziché servirla. E questo lo avvicina molto al nostro amato vescovo don Tonino Bello. Di questi politici d’altri tempi, oggi si sente molto la mancanza.

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