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Energia pulita, ennesimo riconoscimento per l'azienda Sunlife di Molfetta
21 novembre 2009

MOLFETTA - Azienda internazionale sigla l’accordo d’esclusiva come centro di assistenza per il territorio di Bari con l’azienda Sunlife di Molfetta.
Un grosso riconoscimento per l’azienda molfettese che dimostra di puntare sull’energia pulita per risparmiare e uscire dalla crisi economica. Mentre la crisi economica pone problemi quali le bollette da pagare a fine mese, le risorse naturali diventano sempre più scarse e preziose per la sopravvivenza dell’uomo. L’idea consiste nell’utilizzare le fonti naturali per produrre energia e fornire al cliente degli strumenti utili per risparmiare sul gas, acqua ed elettricità nello svolgimento delle normali attività quotidiane, guadagnando anche sul piano economico.
Abbiamo incontrato il responsabile dell’azienda Sunlife  prof. Onofrio De Dato (foto), perito industriale, per conosce questa impresa di successo di Molfetta.
Quali sono gli ultimi risultati ottenuti dall’azienda?
«Abbiamo accresciuto la nostra notorietà presso il grande pubblico con lo slogan Sunlife prendi il lato Solare della vita,registrando un boom di consensi nell’esposizione del 15 maggio 2009 presso il Gran Shopping Mongolfiera di Molfetta, confermando un trend in continua crescita per questo settore».
E il riconoscimento di Centro di assistenza Cordivari conferma la considerazione che la Sunlife ha sul mercato?
«Il riconoscimento di centro di assistenza Cordivari testimonia l’impegno dell’azienda ad utilizzare materiali esclusivamente italiani per impianti progettati assieme al cliente, in funzione delle sue particolari esigenze.
Ad oggi più di 50famiglie molfettesi hanno scelto di installare per i propri terreni, abitazioni e uffici gli impianti solari termici e i pannelli fotovoltaici progettati direttamente dall’azienda Sunlife che si avvale di un team specialistico di esperti che aiuta il cliente in ogni fase del processo decisionale d’acquisto».
Quali sono i vantaggi degli impianti Sunlife sul risparmio energetico?
«Gli impianti installati da Sunlife erogano energia nella rete elettrica pari a 26 Mwh. Grazie a questi impianti c’è un notevole abbattimento di produzione di CO2 sia per un minor utilizzo delle caldaie per la produzione di acqua calda sanitaria, che per produrre energia elettrica da parte delle centrali elettriche smistate nel territorio».
Che tipo di assistenza garantite al cliente?
«Il cliente non è mai solo grazie alla possibilità di interagire direttamente con esperti 7 giorni su 7 per la risoluzione di qualsiasi problema tecnico o eventuali dubbi, nella massima disponibilità e cordialità, sia per la parte relativa all’installazione dell’impianto che alla successiva manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto. Normalmente un impianto ben realizzato non necessita di numerosi interventi ma giusto in caso di guasto che è molto remoto».
Quali altre attività caratterizzano la sua azienda?
«Sunlife è un’azienda che opera nel settore delle fonti energetiche rinnovabili, si occupa della progettazione, dell’installazione e manutenzione dei pannelli solari termici e degli impianti fotovoltaici i quali servono, rispettivamente, a produrre acqua calda ed elettricità mediante l’azione del sole. Oggi il tema ambientale è molto dibattuto e la gente prima di acquistare si preoccupa dell’impatto ambientale del prodotto a fine vita utile e degli aspetti relativi alla sua produzione/progettazione. Il rispetto per la natura e dell’uomo diventa il cuore della strategia di Sunlife: per questa ragione l’azienda decide di investire nel futuro sia sotto il profilo ambientale (questione energetica), che in quello delle risorse umane (corsi di formazione per giovani). Il 2010 è tempo di cambiamento e anche l’azienda Sunlife vi si adegua proponendo da gennaio alcuni corsi di formazione e prevedendone altri nei mesi futuri.
1. per impianti solari termici
2. per impianti fotovoltaici
3. corsi post qualifica, post diploma e professionalizzanti sull’energia alternativa».
Quindi, grazie ai vostri corsi, offrite ai giovani una formazione utile per inserirsi nel mondo del lavoro?
«Convinta che non ci può essere innovazione senza formazione, l’azienda si impegna costantemente per la formazione pratica e teorica dei giovani che vogliono entrare da subito nel mondo del lavoro. Diventando il fulcro delle attività informative e formative, l’azienda è stata certificata da Cordivari come centro assistenza del territorio barese dei propri prodotti (certificazione ITALIANA garantita). Se in Italia tutti si dotassero di impianti ad energia pulita, si potrebbe ridurre la dipendenza energetica del nostro Paese verso altri (l’Italia è il Paese del Sole, eppure il numero di installazioni è inferiore a paesi quali la Germania, con un livello di solazione di gran lunga inferiore) ed evitare un inutile consumo di risorse».
Utilizzando le fonti energetiche naturali si risparmia dal punto di vista economico perché si riducono le bollette da pagare, e si rispetta maggiormente l’ambiente dal momento che si riducono le emissioni di sostanze inquinanti.
Nasce il fenomeno della produzione autonoma di energia elettrica e il fenomeno dell’autoconsumo: oggi ognuno di noi può produrre autonomamente energia per il sostentamento di sé e per la propria famiglia.

Autore: Carlo Gadaleta
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ENERGIE NON RINNOVABILI. PETROLIO: il petrolio è la maggiore fonte energetica del mondo. Ma è già chiaro che un giorno non lo sarà più. Non esauriremo le risorse, ma saremo costretti a diminuire il consumo. Dal 1979 il consumo mondiale è sceso del 14 per cento. - CARBONE: il carbone è il combustibile fossile di cui c'è più abbondanza. L'uso del carbone sta aumentando del 3 per cento all'anno: ciò aggraverà il problema delle piogge acide e dell'anidride carbonica. GAS NATURALE: il gas rappresenta il 18 per cento del budget energetico mondiale. E' probabile che tale percentuale aumenterà perchè il gas comincerà a sostituire il petrolio in vari settori, anche se dovrà essere estratto da aree remote. Ma la distribuzione è irregolare, il trasporto difficile. Energia nucleare: l'energia nucleare, che un tempo sembrava la risposta a tutti i problemi energetici, adesso soddisfa il 2 per cento del fabbisigno totale. Ci sono attualmente 282 centrali in funzione in 25 paesi. Forse entro il Duemila ce ne saranno altre 100, ma l'aumento dei costi è forte. RINNOVABILI. BIOMASSA: che è materiale vegetale o animale trasformabile in combustione, soprattutto sotto forma di legno, principale combustibile per 80 per cento degli abitanti del Sud. ENERGIA IDRAULICA: l'acqua produce il 25 per cento dell'elettricità globale. C'è ancora molto spazio per il suo utilizzo. ENERGIA SOLARE: neglimultimi anni sono molto aumentati gli investimenti in tecnologie per sfruttare l'energia solare. ENERGIA DEL MARE: il potenziale finale è notevole, ma forse riusciremo a sfruttarne solo una piccola frazione. ENERGIA GEOTERMICA: i soffioni vengono sfruttati direttamente, o per pridurre elettricità. VENTO: l'energia eolica è proporzionale al cubo della velocità del vento: se la velocità raddoppia, cioè, l'energia aumenta di 8 volte. I mulini possono generare elettricità. - GAIA BOOK _ LONDON 1970 -
Viviamo in una società "dello spreco". Verso una società del risparmio? Finora abbiamo avuto una sorta di economia da Far West, e siamo partiti dal presupposto che ci fossero sempre pascoli nuovi oltre l'orizzonte. Ora sappiamo che non ci sono nuovi orizzonti da esplorare e sfruttare: il nostro pianeta è un ecosistema chiuso, e non possiamo andare oltre i limiti della nostra biosfera. Così l'immagine della Terra non è tanto quella di un pianeta, quanto quella di un'astronave, dove la maggior parte dei materiali dev'essere riciclata. Per diventare a tutti gli effetti cittadini della società del risparmio, dobbiamo però cambiare convinzioni e atteggiamenti radicati. Dobbiamo capire che non ci sono quasi mai cose "da buttare via", ma ci sono piuttosto materiali che a volte finiscono nel posto sbagliato. In parte la rivoluzione è già iniziata. L'industria europea dell'acciaio ricicla i rotami di ferro, con un risparmio di energia che arriva al 50 per cento. Nel caso del rame, il risparmio raggiunge il 90 per cento, e in quello dell'alluminio il 95 per cento. Riciclare un contenitore di vetro fa risparmiare solo l'8 per cento; ma adesso in certe zone degli Stati Uniti i cittadini che comprano una bottiglia di bibita o di birra pagano un deposito che ritirano quando riportano la bottiglia vuota. Se tutti i contenitori di bevande fossero riciclati, solo negli Stati Uniti, si risparmierebbero annualmente mezzo milione di tonnellate di vetro, più quasi 50 milioni di barili di petrolio utilizzati nel processo di produzione. Buttando via un barattolo di alluminio per bibite si butta via l'equivalente di metà latta di benzina. Produciamo un miliardo di tonnellate di rifiuti all'anno. Il ritmo al quale li produciamo è strettamente connesso al prodotto nazionale lordo. Il riciclaggio contribuisce anche a rendere meno grave il problema dell'eliminazione dei rifiuti. In definitiva la società del risparmio dipende anche dall'impegno dei singoli individui. - GAIA BOOK 1970 -

By permission of Gaia Book - London - 1970- Sappiamo tutti che l'energia ci fornisce luce e calore. Ci consente di muoverci e spostarci: Fa funzionare le nostre macchine. Ma l'energia influisce sul nostro tenore di vita anche in modi meno evidenti. Sfruttando i combustibili fossili del pianeta, che sono in realtà energia solare immagazzinata biologicamente per millenni, siamo riusciti a edificare e mantenere in funzione una civiltà industriale che è radicalmente diversa, sia pure per natura che per dimensioni, da quelle precedenti. Una singola tonnellata di petrolio genera un'energia equivalente a quella prodotta da 660 cavalli in 24 ore. Nel frattempo il genere umano, con tutte le sue industrie, ha alterato sensibilmente alcuni dei più importanti cicli chimici del pianeta. Abbiamo incrementato del 20 per cento il ciclo del carbonio, del 50 per cento quello dell'azoto, e di più del 100 per cento quello dello zolfo. Abbiamo aumentato il flusso di tossine nell'aria, nell'acqua e nella catena alimentare. Abbiamo ridotto il manto verde del pianeta, e gli scarichi delle nostre industrie arrivano fino all'atmosfera superiore, e fino al cuore dell'oceano. Inoltre più crescerà la popolazione umana, più cresceranno elementi di disturbo. Il sole irradia nello spazio più energia di 200.00 di milioni dei nostri più grossi reattori nucleari per uso civile, anche se la Terra riceve solo un miliardo di questa enorme produzione. Il potenziale della biomassa è ancora poco utilizzato, ma esistono le basi per un più intenso sfruttamento in futuro. E indubbio che le fonti energetiche non rinnovabili, soprattutto i combustibili fossili e i reattori nucleari continueranno a soddisfare in misura notevole il nostro fabbisogno di energia. Ma occorrerà anche sfruttare le più promettenti fonti rinnovabili se vorremo evitare di avere problemi nel corso del Ventunesimo secolo. -

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