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Ecco la nuova Piazza Immacolata
15 giugno 2021

Da sempre la piazza è luogo di incontro, di aggregazione, di socializzazione; in essa si svolgono gli eventi, “si scende in piazza” per festeggiare o per protestare. La sua realizzazione o riqualificazione, dunque, coinvolge sempre l’intera collettività, non solo quella del quartiere in cui è ubicata. Non poteva sfuggire a questa regola, la riqualificazione di un luogo storico come piazza Immacolata, intervento che è stato accompagnato da numerosi confronti tra coloro che apprezzavano il progetto e coloro che, al contrario, rimpiangevano la struttura preesistente. Per la verità, la piazza antistante l’omonima chiesa è stata realizzata tra il 1871 e il 1903 su progetto dell’architetto Corrado de Judicibus ma nei primi anni Novanta del secolo scorso fu oggetto di un massiccio restyling. Obiettivamente, nel corso dei decenni si era trasformata in un parcheggio selvaggio (complice la cronica carenza di parcheggi nella zona). L’amministrazione comunale ha, dunque, deciso di intervenire, affidando la progettazione a giovani professionisti molfettesi: Lo scorso 30 maggio, con una festosa cerimonia piazza Immacolata è stata restituita ai cittadini. «È una emozione bellissima restituire questa piazza alla “chiesa nuova”, la piazza degli agricoltori – ha dichiarato il sindaco Tommaso Minervini – da sempre la piazza è il luogo di identità e di comunità, nella piazza c’è l’incontro della collettività. Una piazza senza persone è nulla». Sull’importanza di poter vivere la piazza si è soffermato anche il vescovo mons. Domenico Cornacchia, il ha sottolineato la necessità di creare osmosi tra l’interno e l’esterno, tra liturgia e vissuto quotidiano. Il sindaco Tommaso Minervini, il vescovo Domenico Cornacchia, il parroco don Nico Tempesta e tutti coloro che hanno reso possibile la ristrutturazione della piazza, dai progettisti (gli ingegneri Michele La Grasta e Antonio Piergiovanni, l’architetto Valentina Zaza, il geometra Claudio Binetti, l’agronomo Rosa Camporeale), al direttore dei lavori ing. Luca Lucanie, dai titolari della ditta esecutrice, ai rappresentanti delle maestranze hanno firmato le pergamene che sono state collocate al di sotto della iscrizione che commemora l’evento. Dopo la benedizione officiata da Mons. Cornacchia e un omaggio floreale da parte del sindaco Minervini e della sen. Carmela Minuto, sono state liberate tre bianche colombe, preludio alla solenne celebrazione eucaristica. La cerimonia, alla quale sono intervenuti anche il presidente del Consiglio comunale Nicola Piergiovanni, diversi assessori e consiglieri comunali, oltre ai referenti della Confraternita dell’Immacolata (che ha sede, però, nella parrocchia di San Berardino) e dell’Unitalsi, ossia delle altre istituzioni molfettesi legate all’Immacolata, si è conclusa con la distribuzione di candide rose. La serata è proseguita con il concerto “Preghiera e Lirica”, che ha visto l’esibizione del coro polifonico “Luigi Capotorti”, del soprano Carmela Lopes, del mezzosoprano Maria Candirri e del baritono Filippo Fontana, accompagnati dal pianista Giovanni Luca Palombella e diretti dal M° Nicola Petruzzella. Il concerto ha proposto brani di Verdi, Mascagni, Tosti, Donizetti, Rossini e Mozart. Sicuramente la piazza ha cambiato completamente volto. Eliminata la struttura che sormontava la cisterna ottocentesca (l’ultima cisterna pubblica realizzata a Molfetta prima dell’avvento dell’Acquedotto Pugliese e realizzata contestualmente alla chiesa Immacolata), sulla quale era collocata la statua marmorea della Vergine. La statua è stata inserita in un significativo monumento, collocato al centro della piazza. Ogni elemento del monumento è denso di simboli. Alla sua base c’è una fontana che ricorda la presenza dell’antica cisterna e, al tempo stesso, richiama la spirituale “fonte della vita”. Dalla fontana si erge una colonna composta da tre rocchi, leggermente disassati, in maniera da creare un movimento che porta lo sguardo verso la statua dell’Immacolata. Il settore più basso presenta una superficie molto ruvida mentre il più alto è perfettamente levigato: dalla pietra ruvida, dall’irregolarità, dall’imperfezione si giunge, pian piano, alla bellezza, alla perfezione della Vergine. Un’area è stata destinata a parcheggio ed è separata dal resto della piazza da una siepe e da un muretto sul quale è riportato il messaggio che don Tonino Bello inviò in occasione della prima ristrutturazione del sito, essendo impossibilitato a partecipare all’inaugurazione a causa delle sue condizioni di salute. Sul muretto, dunque, si legge, tra l’altro: “…Ogni volta che guarderete la statua della Madonna è come se guardaste una stella nel cielo o la luna in una notte d’agosto. Così è Maria per voi, è un segno di luce, di grande speranza per voi, per tutto il quartiere, per l’intera città”. A margine della manifestazione il sindaco Minervini ha annunciato che, a breve, nella piazza sarà aperto un ufficio che ospiterà una sezione decentrata dell’Assessorato ai Servizi Sociali, con la presenza di due assistenti sociali per poter ascoltare le problematiche dei residenti. La medesima struttura sarà anche sede di uffici delle Municipalizzate. Esigenza, questa, molto sentita da tantissimi cittadini che avevano difficoltà a raggiungere quelli ubicati nella zona artigianale.

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