Ecco la Lega del Filo d'Oro per sordociechi
Negli ultimi mesi si è molto “parlato” della Lega del Filo D'Oro forse non sapendo bene cosa fosse e di cosa si occupasse.
La lega è un ente dedito all'assistenza,l'educazione,la riabilitazione,il recupero e il reinserimento sociale delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
Dopo l'esperienza maturata ad Osimo ed il successo raggiunto a Ruvo di Puglia e in altre città la Lega,aprirà una sede proprio qui,nella nostra città, presso l'ex-Preventorio su via Terlizzi.
Questo è l'anno in cui ricorre il quarantennale della Lega del Filo d'Oro e non poteva esserci miglior modo di festeggiare se non con l'apertura di una nuova sede.
Per questo motivo si è tenuta la mostra “IO DENTRO IL MONDO” voluta e curata dalla stessa Lega,nel chiostro della Fabbrica San Domenico,con lo scopo di presentarsi e far conoscere la propria attività.
La mostra da un lato presentava un mondo di cui spesso ignoriamo l'esistenza dall'altro faceva comprendere il senso più vero e puro della vita.
Ricreava i quattro ambiti della vita quotidiana: abitativo,lavorativo, ludico ed educativo all'interno di spazi definiti ed interattivi dove il visitatore trovava oggetti simili e affini a quelli che si trovano nei corrispettivi ambienti reali
La lega aprirà un Centro socio-sanitario residenziale per persone sodocieche e pluriminorate psicosensoriali,principalmente pugliesi e delle regioni limitrofe che potrà ospitare 40 persone a tempo pieno e 15 a degenza diurna e circa il doppio degli assistenti,medici e specialisti per una completa ed efficiente assistenza.
Questo Centro,come manna dal cielo,soddisferà l'esigenza di assistenza che da molto tempo era richiesta dalle famiglie del sud Italia.
La sede non è ancora funzionante,ma si sta facendo di tutto per terminare i lavori,onerosi e impegnativi per adattarla alle nuove esigenze,entro il 2006.
Più volte si è parlato di persone sordocieche perciò bisogna soffermarsi per qualche minuto sulla questione per dissipare dubbi e concezioni sbagliate.
La mente umana ottiene il 95%delle informazioni e conoscenze attraverso la vista e l'udito,per cui è facile comprendere che la combinazione delle minorazioni visiva ed uditiva renda il sordocieco quasi del tutto incapace di svolgere attività “normali”in modo convenzionale.
Quando poi si uniscono altre minorazioni:mentali evolutive motorie comportamentali, abbiamo la pluriminorazione psicosensoriale.
Ma proprio grazie alla Lega ,ai volontari, ai medici e specialisti si cerca di aiutare chi è affetto da queste patologie ad esprimere la sua “normalità”nella vita quotidiana come fanno tutte le persone non affette da queste minorazioni.
Si cerca prima di fornire al sordocieco le cognizioni di spazio e di tempo,di se come individuo,con proprio ruolo e compiti. Questo spesso è possibile utilizzando però tipi di comunicazione non convenzionali.
La comunicazione è quindi l'altro aspetto di cui la lega si occupa con passione ed impegno. Comunicare è ben diverso da parlare,quindi si cercano canali alternativi a quello vocale come il tatto che in assenza dell'udito e della vista è molto sviluppato
Esistono quindi molte tecniche ognuna con caratteristiche differenti atte a soddisfare e ovviare a diverse difficoltà. Il “malossi”ad esempio utilizza la mano come se fosse una tastiera sulla quale digitare le lettere per formare parole e frasi, oppure il “braille” che è costituito da punti in rilievo corrispondenti a lettere e simboli. La “dattilologia” invece utilizza gesti fatti con le mani ai quali sono associati le lettere dell'alfabeto,o i “segni” (quelli che più comunemente si associano all'idea di sordità) che invece associano a gesti concetti di senso compiuto come casa,fame,amico ecc.
La lega mira all'educazione per lo più dei bambini e ragazzi,insegna loro a vivere veramente e a pieno sfruttando le loro capacità,garantisce per quanto possibile l'acquisizione dell'autonomia soprattutto per quanto concerne le attività più semplici e quotidiane.
Tutto questo è reso possibile attraverso veri e propri percorsi di apprendimento,attraverso l'utilizzo di ausili informatici,sensori luminosi o sonori e quanto altro possa essere utile allo scopo come ad esempio la scelta dei colori o delle forme.
La vita è un dono e come tale va vissuta a pieno,tutti devono poter avere le stesse possibilità e nessuno può negarlo,non esistono distinzioni ne differenze che ci possono permettere di catalogare la gente tra “normale”o “anormale”questo è il messaggio della lega:posti dinnanzi alle stesse difficoltà,muniti del giusto insegnamento,possiamo affrontarle ugualmente anche se in modo differente.
Maria Paola d'Amato