E torna l'abusivismo edilizio: sequestrate 4 villette di una cooperativa
Ultimamente sembra che a Molfetta ogni volta che l'autorità giudiziaria butti la lenza, peschi sempre qualcosa. A non sottrarsi a questa “pesca giudiziaria” l'espansione urbanistica. Precisamente nella zona di Levante (alle spalle dell'ospedale) dove sono in fermento decine di gru, per la costruzione di fabbricati relativi all'edilizia pubblica.
Su una precisa segnalazione, gli uomini del Nucleo operativo attività Edilizia della polizia municipale, coordinato dal maresciallo Antonio Picca, di concerto con i tecnici dell'Utc, alla metà di gennaio, si sono recati nei comparti 7-8, dove la cooperativa “Ciffarelli” sta realizzando undici villette a schiera, facenti parte di un unico blocco. In pratica, invece di costruire un fabbricato in verticale lo si fa in orizzontale, con il vantaggio che ogni appartamento è una villetta composta da piano interrato, piano rialzato e primo piano, più il terrazzo.
I vigili urbani e i funzionari, però, si sono trovati di fronte ad un contesto diverso da quanto riportato dal tabellone del cantiere: undici villette in costruzione, anziché le sette autorizzate. In particolare, sette villette ricadenti nella parte pubblica e quattro su un suolo ancora privato, perché non ancora acquisto dal Comune, quindi senza il relativo permesso a costruire.
La procedura per l'edilizia pubblica è che il Comune acquista i suoli dai privati per girali poi alle cooperative assegnatarie. Riepiloghiamo: la cooperativa “Ciffarelli”, che doveva costruire undici villette a schiera in un unico blocco tra i comparti 7-8, aveva le autorizzazioni per solo sette villette, in attesa di ottenere dal Comune l'altra porzione di suolo per le altre quattro villette. Invece, la cooperativa ha pensato bene d'anticipare i tempi e continuato a costruire anche dove non doveva. In pratica un vero e proprio abuso edilizio.
Quest'evidente violazione ha fatto scattare subito il sequestro precauzionale del cantiere, relativo alla quattro villette abusive, da parte dei vigili, convalidato poi dal Pm, Giuseppe Maralfa, che ha disposto l'affidamento dell'area sotto sequestro alla stessa impresa costruttrice.
A questo punto, saranno sicuramente chiamati a rispondere la cooperativa “Ciffarelli”, l'impresa edile ed il direttore di lavori, quando sarà individuato.
Anche se il reato ipotizzato, abusivismo, è di tipo penale, probabilmente la cosa potrà risanarsi con una bella multa, pari ai costi dovuti per le urbanizzazioni primarie, secondarie e di costruzione, una cifra di non meno di 40mila euro.
Quest'episodio, oltre ad essere indicativo di un certo modo di fare, dove basta poco per sconfinare nell'illegalità, sicuramente ha allertato molte antenne su ciò che sta succedendo in maniera visibile ed invisibile nel grande fermento edilizio in atto nella nostra città. Qualcuno invoca un monitoraggio a tappeto per verificare se quello che si sta costruendo corrisponda a quanto previsto nelle autorizzazioni e concessioni.
A proposito di violazioni urbanistiche, anche a Molfetta Outlet c'è stata una scivolata: un gazebo in legno lamellare di 50 metri è stato posto sotto sequestro perché abusivo. Ma anche in questo caso, basterà una multa per risanare tutto. Si potrebbe anche andare oltre nell'elenco degli abusivismi grandi e piccoli.
C'è un gazebo in Via Orsini, nei pressi della Villa comunale, risultato un po' più grande di quanto autorizzato. Oppure in Via Sant'Orsola, dove, approfittando di lavori di consolidamento statico e di ristrutturazioni, si è lucrato sui volumi.
Non c'è che da cercare e l'abusivismo, se si vuole, si trova.
Francesco del Rosso
francesco.delrosso@quindici-molfetta.it