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Dopo il nubifragio torna il pericolo lame. Un lettore: sono terrorizzato dopo quello che ho visto
15 settembre 2009

Quindici da tempo sta lanciando l’allarme del possibile allagamento delle lame. Il Comune e l’ufficio tecnico, in particolare, minimizzano questo pericolo. La copiosa pioggia di agosto ha fatto crollare molte presunte certezze che si basano su previsioni poco attendibili. Il sindaco ha tentato anche di imporre una sua verità nel corso di una recente conferenza stampa sulle lame, durante la quale ha anche impedito ai cittadini di parlare. Ebbene il 4 agosto il rischio paventato dall’autorità di bacino, ha avuto una sua conferma: se la pioggia fosse durata qualche ora, le acque avrebbero travolto ogni cosa. Quindici ha ricevuto una lettera accorata da un suo lettore che vi propone perché vale molto di più di tante affermazioni di principio. «Gentile Redazione, mi chiamo Antonio de Fazio. Abito nella nuova zona d’espansione nella zona di “Lama Martina”. La parola lama vi dice qualcosa? A me da oggi incuterà profondo terrore! Vi spiego perchè. Oggi pomeriggio, durante il fortissimo temporale che si è scatenato su Molfetta la zona di casa mia è pressochè scomparsa inondata in ogni dove dall’acqua piovana che pioveva oltre che dal cielo anche dai campi circostanti. Tutto era un enorme lago, come se la Natura abbia voluto farsi beffe di chi circa tre settimane fa si faceva beffe di lei in una conferenza dedicata proprio al rischio idrogeologico che pende su Molfetta come una spada di Damocle. Moltissime abitazioni si sono allagate, in diversi portoni l’acqua ha invaso tutto penetrando persino nei box e depositandosi addirittura nelle trombe delle ascensori. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. La provinciale che conduce a Bitonto all’altezza del ponte su Lama Cupa è divenuta impraticabile per non parlare dell’enorme quantità di detriti che dall’acqua venivano trascinati. Mi sto pentendo di aver preso casa in questa zona e d’ora in poi avrò paura ogni volta che pioverà! Probabilmente chi governa Molfetta, i giornalisti, i costruttori, durante il forte temporale del pomeriggio, erano al riparo nelle loro case e non hanno potuto rendersi conto della reale situazione. Noi invece eravamo lo stesso al riparo ma nelle nostre abitazioni “pericolose”!!». Ogni ulteriore commento appare inutile. La verità di questa lettera dovrebbe far riflettere chi ancora oggi nega l’evidenza.

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